Santa Casilda da Toledo
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Santa Casilda da Toledo è una santa spagnola del XI secolo.
Il suo nome è registrato negli antichi registri dei santi della Diocesi di Toledo e Burgos, ma non abbiamo documenti risalenti al tempo in cui è vissuta: si parla di lei solo alcuni secoli dopo la morte, sulla base di notizie tramandate oralmente, e spesso arricchite di partcolari leggendari.
[modifica] Vita
Casilda era una giovane musulmana figlia del emiro di Toledo al-Mamun (ma secondo altri, figlia del governatore di Cuenca, Ben Cannon); Toledo era allora capitale religiosa della Spagna Islamica. Nella città tutti la conoscevano la ragazza per la sua generosità, e soprattutto perché era sempre disposta a aiutare i cristiani prigionieri. Ciò isospettisce il padre.
Un giorno la sorprendono mentre porta del pane a quegli infelici; ma, al momento della "perquisizione", le pagnotte che porta con sé si trasformano in rose. Accade poi che Casilda sia colpita da una malattia misteriosa, che nemmeno i più famosi medici arabi del tempo riescono a curare. Consigliata dai suoi amici cristiani, si fa portare nella zona di Burgos, a Briviesca, per immergersi nell’acqua della fonte di San Vincenzo (molto celebre per le sue acque, ritenute prodigiose, cui facevano uso i pellegrini specie quelli affetti da emorragie).
Quell'acqua la guarisce, e Casilda decide di farsi cristiana. Ma senza clamore: ricevuto il battesimo, abbandona la vita della città e dei palazzi, scegliendo la condizione anacoretica. Si ritira cioè in un eremo, lontana da tutto, come ha sentito raccontare che facessero gli antichi “Padri del deserto”. Decide di condurre una vita solitaria e penitente presso la fonte miracolosa che in seguito prese il suo nome.
E nel suo eremo rimane fino alla morte, mentre già corrono voci di miracoli. La vergine penitente visse molti anni, si dice centenaria; l’anno della sua morte non è stato possibile individuarlo; il suo corpo fu sepolto nella chiesa di San Vincenzo.
Il 21 agosto 1750 le sue reliquie ebbero una solenne traslazione in un nuovo santuario.
Artisti famosi, per lo più spagnoli, come il Murillo, Zurbarán, Bayeu y Subias, la raffigurano vestita con gli abiti sontuosi e regali della loro epoca.
[modifica] Ricorrenza
Dalla moree in poi la santa è stata ed è oggetto di venerazione. La festa liturgica si celebra il 9 aprile.
La chiesa a lei dedicata a Briviesca, con annesso ospedale, è tuttora meta di pellegrinaggi.