Sipm
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il SiPM o Silicon Photomultiplier è un nuovo tipo di fotomoltiplicatore al silicio.
Diversamente dai fotomoltiplicatori tradizionali (PMT o Photomultiplier Tubes), costruiti con tubi a vuoto, i SiPM sono prodotti direttamente da un wafer di silicio impiantando in esso matrici di microcelle lette in parallelo ciascuna delle quali è un diodo a valanga (Avalanche Photodiode (APD)) che lavora in modalità Geiger.
Le dimensioni tipiche di un Sipm sono da 1x1 mm fino a 3x3 mm ma in linea di principio sarebbe possibile produrre geometrie arbitrarie. Le singole microcelle hanno dimensioni tipiche che vanno dai 20x20 μm ai 50x50 μm.
Rispetto ai tradizionali PMT presentano numerosi vantaggi quali ad esempio la bassa tensione di funzionamento (da 30 a 80 V a seconda del modello e del costruttore) e l'insensibilità al campo magnetico essendo stati provati fino a 4 T senza nessun degrado di prestazioni. I loro limiti applicativi sono dati dalla temperatura ambientale, diventando eccessivamente rumorosi oltre i 30 °C, e dal danneggiamento da radiazioni. Un significativo peggioramento delle prestazioni è stato osservato anche solo dopo una irradiazione con 900 Rad di protoni. Appaiono invece più robusti nei confronti dei raggi gamma.
I SiPM sono stati prodotti per la prima volta in Italia nel 2005 dall'IRST di Trento nell'ambito di un programma di ricerca tecnologica svolto insieme all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).