Spada (arma)
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Con il termine generico di spada si intende un'arma bianca da punta e taglio, composta, nella sua struttura fondamentale, da una lunga lama e da un'elsa o fornimento, ossia l'impugnatura e quella parte che provvede alla protezione della mano.
La lama è normalmente in acciaio, con almeno un lato affilato, ed adatta a colpi di punta e taglio. L'elsa è composto da un'impugnatura in legno o osso, spesso ricoperto con cuoio o materiali affini, in una guardia in metallo e in un pomolo.
La lama viene idealmente divisa lungo la sua lunghezza, la divisione più comune è quella in tre parti più o meno uguali in lunghezza: debole, medio e forte. Il debole è la parte più lontana dalla impugnatura, il forte quella più vicina e il medio quella situata fra i due. Durante l'uso, la spada ferisce con il debole, poiché dotato di maggiore velocità, e para con il forte, poiché maggiormente stabile. I lati affilati della spada prendono il nome di filo dritto e filo falso. Il filo dritto è quel filo che guarda l'avversario ed è nella stessa direzione delle nocche di chi impugna la spada. Il filo falso è quello che rimane rivolto verso chi la impugna e nella direzione del pollice, all'attaccatura. In alcune spade il filo falso viene affilato solo per metà della lunghezza. Se la spada presenta solo un lato affilato (il filo dritto), essa prende il nome di mezza spada.
Spesso la lama della spada presenta delle scanalature lungo la sua lunghezza. Queste servono per alleggerirne la struttura.
Il concetto fondamentale alla base dell'arma è costante, ma le tecniche di utilizzo e la forma stessa dell'arma variano ampiamente attraverso le epoche e nelle varie culture che la utilizzano. Questa forma d'arma ha comunque mantenuto un'enorme importanza simbolica (per esempio per i cristiani rappresentava la croce, per musulmani la mezzaluna) attraverso tutte le culture che l'hanno utilizzata, come si può facilmente riscontrare dalla vasta terminologia specifica, e dalla sua ricorrente presenza in tutte le opere mitologiche e letterarie.