Storia dello Yemen
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[modifica] Storia antica
Parte meridionale dell'Arabia Felix, al tempo dei romani passavano dallo Yemen le mussole dello Sri Lanka, le sete della Cina, le spezie dell'Indonesia, le pietre preziose e i gusci di tartaruga dell'India e ancora avorio, animali esotici e schiavi dall'Africa.
Era originaria dello Yemen la biblica regina di Saba, sovrana di un popolo che adorava la Luna e che, narra Strabone, ricavava dal commercio "innumerevoli oggetti d'oro e d'argento, come letti, treppiedi e case sontuose".
Nello Yemen si trova una delle località archeologiche più famose del Vicino Oriente, la grande diga di Ma'arib, costruita per raccogliere le sporadiche piogge e consentire all'uomo la sopravvivenza in quell'arido territorio. La diga, costruita molti secoli prima di Cristo, crollò attorno alla metà del VI secolo d.C..
Il re ebreo Dhu Nuwas, dopo aver preso il potere, perseguitò i cristiani del suo regno, massacrando le comunità cristiane a Najran attorno al 524; apparentemente ciò avvenne come rappresaglia per le persecuzioni bizantine degli ebrei [1]. Secondo la tradizione musulmana egli sarebbe la persona maledetta nel Corano per aver bruciato vivi i credenti (Corano 85:4-8.).
[modifica] Dopo Maometto
[modifica] Storia del Nord
Dal IX secolo il nord è la roccaforte dello zaidismo, un ramo dell'Islam sciita che sostiene le rivendicazioni di una linea di discendenza dal profeta (la terza), che si costituì in dinastia di imam nell'893 e che, dopo oltre un millennio di rivolgimenti, nel1918 conquistò la definitiva indipendenza dal potere ottomano con l'imam Yohyà. In seguito aderì alla Lega araba (1946), e poi alla Repubblica Araba Unita (1958). Nel 1962 con un colpo di stato militare e l'appoggio dell'Egitto, fu deposto il monarca Mohammed al-Badr. Il 26 novembre fu proclamata la Repubblica.
Il nuovo stato, appoggiato direttamente da Nasser, non esiterà ad usare i gas asfissianti, lanciati da piloti egiziani su aerei di fabbricazione sovietica, per stroncare la rivolta delle tribù montanare, fedeli al deposto imam.
[modifica] Storia del Sud
A partire dal 1839 si erano stabiliti, attorno al porto di Aden, gli inglesi che, traendo il pretesto di un attacco di pirati a una loro nave, avviarono l'occupazione dell'area circostante il porto e poi dell'intero territorio, compresa l'isola di Socotra, più vicina alla Somalia che non alla penisola araba. Nel 1937 venne dichiarato possedimento coloniale della Corona britannica.
Nel 1963 cominciò la lotta armata contro le forze britanniche, guidata dal Fronte di Liberazione Nazionale, di ideologia marxista.
Ottenne l'indipendenza dall'Inghilterra il 30 novembre 1967 col nome di Repubblica Popolare dello Yemen meridionale, mutato nel 1970 in Repubblica Popolare Democratica dello Yemen. La capitale fu posta ad Aden. Il Fronte impose l'unico regime comunista di tutto il mondo arabo.
[modifica] Il processo di riunificazione
I complessi negoziati furono avviati già nel 1972, ma furono bloccati dalla situazione internazionale, perché nessuna superpotenza voleva cedere niente all'altra.
Il processo subì un'accelerazione dopo la fine del blocco sovietico, portando alla fusione tra Nord e Sud nel 1990.
Durante la Prima guerra del Golfo, provocata dall'invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein, lo Yemen si schierò a favore del dittatore iracheno.
Nel 1994 la nomenklatura ex-comunista del Sud si pentì della decisione presa e tentò una secessione, che l'esercito del Nord represse nel sangue.
Formalmente lo Yemen è oggi una democrazia, ma il fatto che il presidente Alì Abdullah Salih alle ultime elezioni abbia preso il 96,3% dei voti ne indica bene i limiti.