Tocco Caudio
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Tocco Caudio | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Benevento | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 500 m s.l.m. | ||
Superficie: | 27 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 59 ab./km² | ||
Frazioni: | Acquasanta, Arco Marucci, Aspro, Baracca, Capitino, Cesche, Chiano, Ciesco Coppole, Cornito, Folletta, Friuni , La Pietra, La Riola, Le Martine, Lotola, Maione Lunario, Maione Stingio, Monticella, Pantaniello, Paodone, Pisciariello, Pretola, Ripoli, S. Biagio, San Cosimo, San Gaudenzio, San Martino, Serra, Serratola, Sperara, Tasignano, Vigna, Vignali, Vocito, Vecchio Centro Storico | ||
Comuni contigui: | Bonea, Bucciano, Campoli del Monte Taburno, Cautano, Frasso Telesino, Moiano, Montesarchio, Sant'Agata de' Goti | ||
CAP: | 82030 | ||
Pref. tel: | 0824 | ||
Codice ISTAT: | 062075 | ||
Codice catasto: | L185 | ||
Santo patrono: | SS. Cosma e Damiano | ||
Giorno festivo: | 27 settembre | ||
Sito istituzionale |
Tocco Caudio è un comune di 1.605 abitanti della provincia di Benevento.
Indice |
[modifica] Geografia
Il comune di Tocco Caudio ha un'estensione di kmq. 27,16 ed è situato sul versante orientale del Monte Taburno. Il territorio è prevalentemente montuoso e si caratterizza per la sua natura incontaminata. Il clima mite, che si ha in estate, e le numerose aziende agrituristiche, presenti nella zona, ne fanno una delle mete turistiche del Sannio. La popolazione non è molto numerosa; lo scarso sviluppo economico, causato anche dai terremoti del 1962 e del 1980, che hanno colpito duramente il paese, ha contribuito a far registrare, negli ultimi lustri, un decremento del numero di abitanti. Le principali attività economiche sono l’agricoltura e l’allevamento. Prima del sisma del 1962, il fulcro del paese era l’attuale centro storico, completamente abbandonato dopo il movimento tellurico del 1980. Oggi, l’abitato non presenta un vero centro. La maggior parte dei servizi sono concentrati in località Friuni; altra frazione importante è la Riola.
[modifica] Storia
Varie sono state le ricerche effettuate per stabilire le origini dell’abitato di Tocco Caudio. L’attuale centro storico, comunemente definito “Tocco Vecchio”, presenta una conformazione urbanistica di impianto Longobardo, ma secondo alcuni studiosi risalirebbe, addirittura, ad epoca sannita. In alcuni scritti di Plutarco si legge che Tocco fu, addirittura, la "metropoli" dei Sanniti e, secondo Strabone, Solino e Giovio, era il luogo dove questi solevano riunirsi per i consigli di guerra. Nel 1138 fu assediata e conquistata dal re normanno Ruggero. Nel 1220 divenne feudo di una famiglia che prese, da Tocco, il nome. Nel corso dei secoli, il paese è stato colpito da numerosi terremoti di considerevole entità. Nel 1456, l'antica città fu distrutta da un sisma; rasa al suolo, fu ricostruita e passò in feudo ad altre famiglie. A causa di tale evento nefasto, perse prestigio, tanto da divenire un umile casale, a cui venne attribuito il nome di Tocco di Vitulano. Nei secoli seguenti, il paese fu gestito prima dai baroni Della Ratta di Caserta e, poi, dal marchese di Montecassino. In seguito alla riorganizzazione politica ed amministrativa del territorio, avuta con l'unità d'Italia (1861), a Tocco fu aggiunto, nel 1864, l'appellativo di Caudio, in modo da distinguersi da Tocco Casauria, in provincia di Pescara. Con il terremoto del 1962, l’economia del paese subì, di nuovo, un duro colpo. A causa dei danni provocati dal sisma, molti abbandonarono le loro abitazioni nell’attuale centro storico, per ricostruire in altre zone del territorio tocchese. Numerose furono, inoltre, le persone che decisero di emigrare; dal 1961 al 1971 il numero di abitanti passò da 2.091 a 1.769. Con il terremoto del 1980, il centro storico fu completamente abbandonato ed i servizi furono spostati in località Friuni.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Monumenti
- Centro storico
- Capitello corinzio appartenente, probabilmente, alla antica cattedrale di San Pietro, che esisteva a Tocco nel Medioevo
- Stemma dell'Università di Tocco, risalente al 1618, scolpito sulla pietra; la figura, che rappresenta un leone rampante, è oggi lo stemma del comune
- Resti di muraglie di un antico castello, di epoca angioina
- Pietra scolpita, raffigurante un bucranio (testa di vitello), risalente a tarda epoca romana
[modifica] Chiese
- Chiesa di San Vincenzo Martire
- Cappella del SS. Corpo di Cristo
- Santuario dei SS.Cosma e Damiano
- Chiesa di S. Michele Arcangelo
[modifica] Natura
- Parco Regionale del Taburno-Camposauro
- Pietra di Tocco: gigantesco masso di pietra calcarea sfruttato, in epoca antica, per realizzare avvistamenti
[modifica] Cultura
[modifica] Manifestazioni
- Estate Tocchese, dal 1 al 14 agosto
[modifica] Feste religiose
- Festa in onore dei SS. Cosma e Damiano, 25 - 26 - 27 - 28 settembre
[modifica] Personaggi illustri
- Carlo di Tocco, giurista, visse tra la fine del sec. XII e la prima metà del sec. XIII
- Fra Guglielmo da Tocco, teologo, visse nel sec. XIII
- Guglielmo di Tocco, nobile, discendente della famiglia dei Tocco, visse nel sec. XIII
- D.Donato da Tocco, abate, visse nel sec. XV
- D.Pio Milone (23 aprile 1625 - 15 maggio 1628), abate, fu uno dei tre abati generali che governarono per un decennio il Monastero di Montevergine
- Nicola Sala (Tocco Caudio, 7 aprile 1713 – Napoli, 31 agosto 1801), compositore e insegnante
- Giuseppe Marcarelli (Tocco Caudio, 1883 – Napoli, 1967), scrittore
- Amedeo Marcarelli (Tocco Caudio, 1896 – 1971), poeta
[modifica] Galleria fotografica
- Commons contiene file multimediali su Tocco Caudio
[modifica] Collegamenti esterni
- Parco Regionale del Taburno-Camposauro
- Comunità Montana del Taburno
- Sito web dedicato alla cittadina di Tocco