Vedeseta
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Vedeseta | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Bergamo | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 820 m s.l.m. | ||
Superficie: | 19,8 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 12,32 ab./km² | ||
Frazioni: | Avolasio, Reggetto, Lavina | ||
Comuni contigui: | Barzio (LC), Brumano, Cassiglio, Fuipiano Valle Imagna, Moggio (LC), Morterone (LC), Taleggio, Valtorta | ||
CAP: | 24010 | ||
Pref. tel: | 0345 | ||
Codice ISTAT: | 016230 | ||
Codice catasto: | L707 | ||
Nome abitanti: | vedesetesi | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio Abate | ||
Giorno festivo: | 17 gennaio | ||
Vedeseta è un comune di 244 abitanti in provincia di Bergamo.
Indice |
[modifica] Geografia
[modifica] Morfologia
Vedeseta si adagia sul versante settentrionale della Val Taleggio, caratterizzata di vasti prati, boschi e alberi da frutto. Numerosi torrenti e ruscelli - il Chignolo e il Bordesigli i principali - attraversano il comune prima di immettersi nel torrente Enna, principale corso d'acqua della valle. Dista 41 chilometri dal capoluogo di provincia Bergamo e circa 90 chilometri dal capoluogo della regione Lombardia, Milano.
[modifica] Viabilità
Vedeseta è raggiunta da due strade provinciali: in entrambe (la strada provinciale 25 San Giovanni Bianco-Bordesigli, che collega la Val Brembana alla Valtellina e la strada provinciale 24 Valle Brembilla che, come dice il nome, arriva a Vedeseta dalla Val Brembana percorrendo la Val Brembilla), Vedeseta si trova al km 42.
Vedeseta è collegata a San Giovanni Bianco da una linea di autobus che effettua quotidianamente cinque corse andata e ritorno, esclusa la domenica.
[modifica] Storia
[modifica] Le origini
Le prime testimonianze scritte su Vedeseta e sulla Val Taleggio risalgono ad un'epoca non inferiore al secolo XI. Varie ipotesi si sono fatte sui primi insediamenti in valle, ma quasi certamente i primi abitanti provenivano dalla vicina Valsassina. C'è chi sostiene che i primi ad insediarsi nelle zone ora occupate dal comune di Vedeseta, fossero i pastori che passavano l'estate in Val Taleggio, ben ricca di pascoli; altri invece, tra cui Giuseppe Locatelli che nacque e visse a Lavina di Vedeseta lo scorso secolo, pensano che vi si fossero rifugiati gli abitanti valsassinesi in quanto, essendo la valle circondata da alture all'epoca difficilmente valicabili, forniva una buona protezione contro le orde di barbari provenienti dal Nord Europa.[1]
[modifica] Dal Medioevo a Napoleone
All'epoca di Carlo Magno, la Val Taleggio divenne feudo del vescovo di Milano. Da allora, Vedeseta è rimasta sotto l'influenza della diocesi di Milano, fino al 1995 quando il cardinal Martini e il vescovo Amadei sottoscrissero l'accordo per il suo passaggio alla diocesi di Bergamo[2].
Nel 1237 i Milanesi in ritirata dopo la dura sconfitta subìta contro Federico II nella battaglia di Cortenova, cercarono rifugio in Valsassina dove trovarono ospitalità grazie a Pagano della Torre, al quale, come ricompensa, venne affidata la Signoria delle Valli Taleggio e Averara. Sanguinose furono le battaglie per il possesso della valle e portarono gli abitanti dei due comuni a schierarsi su due fronti differenti: Taleggio dalla parte guelfa, a sostegno dei Torriani (che con i Visconti erano una delle casate più importanti della Lombardia), e Vedeseta dalla parte ghibellina, a sostegno dell'Arcivescovo di Milano.
Questa divisione e le lotte che ne seguirono, portarono gli abitanti della valle a costruire castelli e case torri. A Vedeseta la più famosa torre era probabilmente ubicata dove ora c'è la Parrocchiale, infatti sembra che i materiali che componevano la torre furono poi utilizzati per la costruzione del vecchio campanile, poi demolito per far posto a quello attuale. Fu costruita nel XIV secolo da Orlando Arrigoni su un angolo della sua casa e fu quindi chiamata Torre d'Orlando.
La pace fu firmata nel 1395, ma non durò molto.
Nel XV secolo, infatti, la valle subì un'ulteriore divisione. La Repubblica Veneta prese possesso della provincia di Bergamo, ma Vedeseta rimase comunque territorio del Ducato di Milano. Le pietre di confine tra il Ducato e la Repubblica, chiamate termenü, definiti dopo un'immancabile serie di lotte tra i sudditi di Milano e quelli di Venezia, sono ancora presenti in Val Taleggio e oggi segnano il confine tra i comuni di Vedeseta e Taleggio.
Per trovare Vedeseta e Taleggio sotto la stessa bandiera, bisogna aspettare Napoleone Bonaparte, che nel 1797 le incluse entrambe nella Repubblica Cisalpina, dopo secoli di scontri, lotte e divisioni.
[modifica] Tempi odierni
La storia recente di Vedeseta, racconta soprattutto il fenomeno della spopolazione del comune. I 766 abitanti che si contavano nel 1921 sono diventati 244 nel 2005. Ciò è dovuto alla quasi totale assenza di industria e, soprattutto, di infrastrutture, al devastante fenomeno digital divide che colpisce la zona.
Nel 2005, non solo Vedeseta, bensì tutta la Val Taleggio, hanno rischiato addirittura di perdere l'unica struttura sanitaria presente in valle, un ambulatorio presso Olda di Taleggio[3].
Inoltre tutte le vie di accesso che portano a Vedeseta sono di non facile praticabilità: il passo che porta in Valtellina in inverno capita di trovarlo chiuso per neve; la strada per San Giovanni Bianco, passa per l'Orrido della Val Taleggio che, sebbene suggestivo, è spesso luogo di frane[4]; la strada per Brembilla, nonostante sia la migliore, annovera la presenza di curve decisamente strette e pericolose, nel tratto tra Peghera di Taleggio e Gerosa.
Tutte queste ragioni hanno scoraggiato - e tuttora scoraggiano - i giovani a rimanere a Vedeseta, spingendoli a cercare migliori condizioni professionali e di vita verso i peasi della pianura.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
- L'antica parrocchiale di San Bartolomeo
- La parrocchiale di Sant'Antonio Abate
- Il prato Giugno, presso Avolasio
- La frazione abbandonata Roncalli
[modifica] Cultura
[modifica] Sport
A Vedeseta esistono due strutture sportive adibite al gioco del calcio, di cui una nella frazione Reggetto. Il campo principale viene utilizzato dalla squadra del paese, il Vedeseta Sport che milita nel campionato di calcio a sette nella federazione sportiva provinciale denominata Centro Sportivo Italiano Comitato di Bergamo[5].
[modifica] Ambiente
Nel comune è presente una sede di Legambiente della sezione di Bergamo, che organizza periodicamente eventi di educazione ambientale, orientati principalmente ai più giovani.
[modifica] Economia
[modifica] Industria casearia
Grazie alla conformazione del territorio di Vedeseta, fin dai tempi antichi le attività economiche preminenti di basano sulla pastorizia e sulla produzione di prodotti caseari, tra cui i formaggi Quartirolo, Stracchino Taleggio e Strachitunt, che in tempi remoti venivano usati come merce di scambio con le popolazioni delle valli adiacenti. Ad oggi il latte necessario alla produzione di questi ed altri formaggi proviene da allevamenti industrializzati, però a Vedeseta resistono tuttora alcune industrie di stagionatura.
[modifica] Turismo
Anche il turismo ha una sua valenza a Vedeseta. Apprezzata dagli escursionisti e dagli amanti del trekking, è la fitta rete di mulattiere e di sentieri (tra cui una parte del Sentiero delle Orobie) che s'intrecciano sul territorio. Tuttavia questa caratteristica e la totale assenza di impianti di risalita e di strutture per sport invernali, rendono Vedeseta una località turistica prettamente estiva. Anche le strutture ricettive sono piuttosto insufficienti: nel comune esiste un solo albergo ristorante, nonostante un po' più numerose siano le offerte di case vacanze in affitto.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Marianna Pezzoli dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0345 47036
Email del comune: comunedivedeseta@tin.it
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Voci correlate
Val Taleggio
Formaggio Taleggio
Parco delle Orobie Bergamasche
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Note
- ↑ Giuseppe Locatelli, "Cenni e osservazioni sulla vallata di Taleggio"
- ↑ ComuneVedeseta.com
- ↑ Eco di Bergamo, 8 aprile 2005
- ↑ Eco di Bergamo, 26 settembre 2006
- ↑ Comitato Sportivo Italiano - Comitato di Bergamo Cat. Dilettanti a 7, Gruppo D Girone F