Vito Volterra
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Vito Volterra (Ancona, 3 maggio 1860 - Roma, 11 ottobre 1940) matematico e fisico italiano, uno dei principali fondatori dell'analisi funzionale e della connessa teoria delle equazioni integrali; noto anche per i suoi contributi alla biologia matematica.
Nasce ad Ancona, allora parte dello Stato Pontificio, e cresce in una famiglia molto povera (suo padre muore nel 1862). Trascorre i suoi primi anni a Torino, poi a Firenze, dove studia presso la Scuola tecnica Dante Alighieri e successivamente presso l'Istituto tecnico Galileo Galilei. Fin da giovane (a 13 anni, dopo aver letto Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, calcola la traiettoria di un proiettile sotto gli effetti del campo gravitazionale della Terra e della Luna, una versione ristretta del Problema dei Tre Corpi) dimostra una straordinaria propensione per gli studi di fisica matematica che può compiere grazie agli aiuti economici del suo professore di fisica, Antonio Roiti, e di uno zio, l'ingegnere Edoardo Almagià. Si iscrive all'Università di Pisa nel 1878 e l'anno successivo viene ammesso alla Scuola Normale Superiore, dove conosce Enrico Betti che sarà il suo mentore. Nel 1882 ottiene la laurea in fisica con una tesi di idrodinamica. Nel 1883, a soli 23 anni, diventa professore di meccanica razionale all'Università di Pisa. Qui inizia subito il suo programma di sviluppo della teoria dei funzionali che lo conduce ad occuparsi fattivamente delle equazioni integrali e delle equazioni integro-differenziali. Il suo lavoro viene riassunto nel suo libro Teoria delle equazioni funzionali e delle equazioni Integrali e Integro-differenziali (1930).
Nel 1892, dopo la morte di Betti, diventa professore di meccanica alla Università di Torino. Dal 1892 al 1894 si dedica alle equazioni alle derivate parziali e particolarmente alle equazioni delle onde cilindriche. Nel 1900 diventa professore di fisica matematica all'Università di Roma.
Volterra cresciuto nell'ultimo periodo del Risorgimento (quando lo Stato Pontificio viene progressivamente annesso al Regno d'Italia), anche in conseguenza dell'influenza esercitata su di lui da Enrico Betti, sviluppa un patriottismo entusiasta. Nel 1905 viene eletto senatore del Regno. In quello stesso anno comincia a sviluppare la teoria delle dislocazioni nei cristalli che successivamente diventerà cruciale per la comprensione del comportamento dei materiali duttili.
Alla entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale il cinquantacinquenne Volterra entra nel Corpo Militare degli Ingegneri del Regio Esercito Italiano dove si occupa di problemi di calcolo del tiro di cannoni montati su dirigibili e dello sviluppo di dirigibili e palloni aerostatici agli ordini di Giulio Douhet. A lui si deve l'idea di usare per questi aeromobili l'elio inerte invece dell'idrogeno infiammabile; inoltre, avvalendosi delle sue capacità di leader, si dedica ad organizzare la sua fabbricazione. Egli compie anche vari viaggi in Francia e in Inghilterra per promuovere collaborazioni scientifiche.
Dopo la Prima Guerra Mondiale Volterra rivolge la sua attenzione alle applicazioni delle sue idee matematiche alla biologia, principalmente riprendendo e sviluppando il lavoro di Pierre François Verhulst e ispirandosi anche alle ricerche sperimentali dello zoologo Umberto D'Ancona, suo genero. Il suo risultato più famoso di questo periodo riguarda le equazioni riguardanti il problema preda-predatore, cioè quelle che ora sono note come equazioni di Volterra-Lotka. Viene nominato presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Nel 1922 prende avvio il regime fascista di Benito Mussolini e in Parlamento Volterra si schiera contro di esso. Nel 1930 il Parlamento viene abolito e nel 1931 è uno dei dodici professori universitari italiani a rifiutarsi di prestare giuramento di lealtà al regime. Viene quindi costretto a lasciare l'università e le sue molte cariche nelle accademie scientifiche italiane. Negli anni successivi vive prevalentemente all'estero, in particolare a Parigi e in Spagna. Nel 1938 l'Università di St Andrew gli offre un titolo onorifico, ma per ragioni di salute non può andare a riceverlo. Ritorna a Roma solo poco prima di morire.
A Volterra è dedicato un cratere lunare.
[modifica] Voci correlate
- Funzione di Volterra
- Insieme di Smith-Volterra-Cantor
- Equazioni di Volterra-Lotka
- Equazione integrale di Volterra
- Serie di Volterra