VLDL
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer |
Le VLDL (acronimo di Very Low Density Lipoprotein) sono le lipoproteine caratterizzate da una densità compresa tra 0,95 e 1,006 g/ml e da un diametro di circa 30-80 nm. Raccolgono i trigliceridi, principalmente, ed il colesterolo esterificato a livello del fegato, dove sono prodotte. Successive e ripetute incorporazioni e rilasci di lipidi e apolipoproteine portano le VLDL a diventare prima IDL (Intermediate Density Lipoprotein) e poi LDL (Low Density Lipoprotein). Il loro circolo termina a livello dei tessuti periferici.
Indice |
[modifica] Trasporto e funzionamento
A differenza dei chilomicroni le VLDL non entrano in contatto con l'intestino, ma si trovano a livello della circolazione. Si può tuttavia dividere l'intero processo in alcune fasi fondamentali.
[modifica] Produzione
La loro produzione segue lo stesso meccanismo dei chilomicroni, ad eccezione del fatto che sulle VLDL in formazione nel reticolo endoplasmatico rugoso viene incorporata l'apolipoproteina apoB100 anziché apoB48 e del fatto che le VLDL vengono secrete nel circolo sanguigno e non nella linfa.
[modifica] Passaggio da VLDL a IDL
Le VLDL immesse nel circolo vengono dette nascenti ed hanno un alto contenuto di trigliceridi e una quantità ridotta di colesterolo esterificato. Entrando in contatto con un HDL ricevono da essa apoC2 e apoE, diventando così VLDL mature.
Tramite la circolazione raggiungono l'endotelio dei tessuti adiposo e muscolare dove apoC2 interagisce con la lipoproteinlipasi (LPL) presente sul'endotelio stesso. LPL rompe i trigliceridi in monoacilglicerolo e acidi grassi liberi, che porta dentro la cellula adiposa o muscolare. Dopo questo scambio di contenuti, la VLDL matura subisce uno scambio anche a livello dell'involucro: restituisce apoC2 ad una HDL e, tramite l'azione di apoD (detta anche CETP), riceve colesterolo esterificato in cambio di trigliceridi dalla HDL stessa. A questo punto le lipoproteine originarie sono diventate IDL, il cui contenuto è suddiviso in proporzioni simili tra trigliceridi e colesterolo esterificato.
[modifica] Passaggio da IDL a LDL
Le IDL ricevono, nuovamente da HDL, colesterolo esterificato restituendo trigliceridi, grazie alla mediazione di apoD.
Proseguendo nella circolazione le IDL raggiungono il fegato; a questo punto circa metà di loro viene endocitata dal fegato stesso, tramite l'interazione di apoE, che espongono sull'involucro, con il recettore per le LDL (LDL-R) il quale riconosce oltre alle LDL anche IDL e chilomicroni. L'altra metà invece viene depauperata del suo contenuto sempre ad opera del fegato, in particolare da un recettore detto HTL che funziona come la lipoproteinlipasi appena descritta.
La restituzione di apoE ad un HDL nascente completa la trasformazione delle IDL a LDL, che contengono principalmente colesterolo esterificato.
Le LDL a questo punto seguono due diversi destini: circa il 30% viene endocitato dal fegato, come precedentemente era successo a metà delle IDL, e il restante 70% prosegue verso i tessuti periferici.
[modifica] Patologie correlate
Le VLDL sono coinvolte nell'aterosclerosi, mentre tra le patologie correlate alle LDL ritroviamo l'ipercolesterolemia familiare.