Autodafé
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L'autodafé o sermo generalis era una cerimonia pubblica, appartenuta in particolare alla tradizione dell'Inquisizione spagnola, in cui veniva eseguita la penitenza o condanna decretata dall'Inquisizione (per eresia o altri reati). Il nome deriva dal portoghese auto da fé, "atto di fede", ed era il cerimoniale giuridico più impressionante usato dall'Inquisizione.
Un autodafé prevedeva: una messa cattolica, preghiere, una processione pubblica dei colpevoli e la lettura della loro sentenza (Peters 1988: 93-94). Il condannati venivano trascinati in pubblico con i capelli rasati, vestiti con sacchi (sanbenitos) e berretti da somaro (corazos), o copricapi con la fenditura centrale. Le immagini riprodotte sulle vesti del reo indicavano la pena decretata: una croce di Sant'Andrea se si era pentito in tempo per evitare il supplizio, mezza croce se aveva subito un'ammenda, le fiamme se condannato a morte. Gli autodafé si svolgevano sulla pubblica piazza e duravano diverse ore: con la partecipazione di autorità ecclesiastiche e civili.[1]
Il condannato che non aveva in alcun modo mostrato di pentirsi (poteva pentirsi in extremis, ossia davanti al rogo, soltanto chi non fosse recidivo e a condizione di denunciare i propri complici), veniva bruciato sul rogo, anche se spesso veniva strangolato prima che venisse appiccato il fuoco. A chi si presentava spontaneamente a confessare venivano inflitte pene inferiori, come pellegrinaggi, ammende pecuniarie, pubblica fustigazione o il recare croci cucite sui vestiti. Ai falsi accusatori veniva imposto di cucire sugli abiti due lingue di panno rosso. Nei casi gravi la pena era la confisca dei beni o il carcere, la più severa che gli inquisitori potessero comminare. La condanna a morte poteva essere eseguita solo dall'autorità civile, a cui il condannato veniva consegnato, e poteva essere eseguita sul rogo.
Il primo autodafé di cui si ha notizia si svolse a Parigi nel 1242, durante il regno di Luigi IX (Stavans 2005:xxxiv).
La maggior parte di questi cerimoniali fu officiata nella Penisola Iberica. La tradizione fu inaugurata dal grande inquisitore Tomás de Torquemada nel 1481 a Siviglia (sei degli uomini e donne che presero parte a questo primo rituale religioso vennero in seguito giustiziati), e fu mantenuta fino al XVIII secolo. In questo periodo, più di 340.000 persone subirono questa condanna, e 32.000 furono arse al rogo. L'ultimo autodafé pubblico dell'Inquisizione di Spagna risale al 1691. Nel periodo della Riforma cattolica tale usanza fu adottata sull'esempio spagnolo anche dal Sant'Uffizio romano dell'Inquisizione generale.
L'Inquisizione in Portogallo godette di poteri limitati, essendo stata istituita nel 1536 ed essendo durata ufficialmente fino al 1821, anche se la sua influenza fu molto indebolita con il governo del Marchese di Pombal, nella seconda metà del XVIII secolo. Gli autodafé si svolsero anche in Messico, Brasile e Perù: storici contemporanei dei Conquistadores, come Bernal Díaz del Castillo li registrarono. Si svolsero anche nella colonia portoghese di Goa, in India, a seguito dell'istituzione dell'Inquisizione in tale luogo nel 1562-1563.
Rappresentazioni artistiche dell'autodafé ritraggono solitamente la tortura e l'esecuzione sul rogo. Comunque, questo tipo di attività non ebbero mai luogo durante un autodafé, che era in sostanza un atto religioso. La tortura non veniva amministrata dopo la conclusione di un processo, e le esecuzioni erano sempre portate a termine successivamente e separatamente dall'autodafé (Kamen 1997: 192-213).
[modifica] Rigerimenti
- ↑ Molti degli autodafé pubblici vennero descritti da opere pubblicate all'epoca, in cui venivano elencati i dignitari che vi assistevano, i condannati e le loro sentenze. Si veda ad esempio, Matias de Bocanegra, Auto general de la fee..., Messico: 1649
[modifica] Bibliografia
- Peters, Edward. (1988) Inquisition. New York: The Free Press.
- Kamen, Henry. (1997) The Spanish Inquisition : A Historical Revision. Londra: Weidenfeld & Nicolson. - Questa edizione rivista dell'originale del 1965 contribuisce alla comprensione dell'inquisizione spagnola nel suo contesto locale.
- Lea, Henry Charles (1906–1907). A History of the Inquisition of Spain (4 volumi). New York e Londra.
- Stavens, Ilan. (2005) The Schocken Book of Modern Sephardic Literature. Random House, Inc. New York
- Whitechapel, Simon (2003). Flesh Inferno: Atrocities of Torquemada and the Spanish Inquisition. Creation Books. ISBN 1-84068-105-5
[modifica] Collegamenti esterni
- Commons contiene file multimediali su Autodafé
- Jewish Encyclopedia
- (ES) La Inquisición Española: origen, desarrollo, organización, administración, métodos y proceso inquisitorial