Camillo Sbarbaro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, Genova, 12 gennaio 1888 - Spotorno, Savona 31 ottobre 1967) è stato un famoso poeta italiano del primo Novecento.
Indice |
[modifica] Biografia
Camillo Sbarbaro nasce a Santa Margherita Ligure il 12 gennaio 1888. Il padre Carlo era ingegnere e architetto, figura molto amata dal poeta al quale dedicherà due note poesie nella sua prima raccolta di versi "Pianissimo".
La madre,Angiolina Bacigalupo, che era ammalata di tubercolosi, muore molto presto, nel 1893, e il piccolo Camillo e la sorellina Clelia verranno allevati dalla sorella maggiore Maria, tanto adorata dal poeta che le dedicherà le poesie di "Rimanenze".
Nel 1894 la famiglia si trasferisce nella cittadina ligure di Varazze dove Camillo inizierà le scuole elementari e in seguito il Ginnasio presso l' Istituto dei Salesiani. Nel 1904 avviene il trasferimento a Savona dove il giovane si iscrive al Liceo Gabriello Chiabrera e intanto conosce lo scrittore Remigio Zena, che, letti alcuni versi del giovinetto, ne incoraggia il proseguimento. Al Chiabrera avrà come insegnante di filosofia Adelchi Baratono che lo arricchirà intellettualmente e spiritualmente.
Nel 1908 consegue il diploma di licenza e nel 1910 trova lavoro presso l'industria siderurgica di Savona. Il suo esordio di poeta avviene nel 1911 con la raccolta "Resine" alla quale farà seguito, nel 1914, "Pianissimo". In occasione della pubblicazione di "Pianissimo" si reca a Firenze dove ha modo di conoscere Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Dino Campana, Ottone Rosai e altri artisti e letterati che facevano riferimento alla rivista "La Voce". La raccolta pubblicata ottiene grande consenso e verrà prontamente apprezzata da critici come Boine ed Cecchi.
Quando scoppia la grande guerra, Sbarbaro lascia l'impiego e si arruola come volontario nella Croce Rossa Italiana e nel febbraio del 1917 viene richiamato alle armi. A luglio parte per il fronte. Scrive in questo periodo le prose di "Trucioli" che verranno pubblicate nel 1920 a Firenze da Vallecchi.
Nel 1919 la rivista "Riviera Ligure" gli dedica interamente il suo ultimo fascicolo. Durante l'estate rientra a Genova, frequenta con assiduità Pierangelo Baratono e il gruppo di intellettuali che fanno riferimento al poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi.
Lasciato il lavoro si guadagna da vivere con le ripetizioni di greco e di latino appassionandosi sempre di più alla botanica e dedicandosi alla raccolta e allo studio dei licheni, sua vera passione.
Conosce intanto Eugenio Montale, che per primo aveva recensito le prose di "Trucioli", e frequenta i pittori Adriano Grande,Fausto e Oscar Saccorotti, Paolo Rodocanachi e lo scultore Francesco Messina. Nel 1921 inizia a collaborare alla "Gazzetta di Genova" con articoli sulla Liguria.
Nel 1927 accetta l'incarico di insegnamento per greco e latino presso l' Istituto Ariecco di Genova dei padri Gesuiti, ma è costretto ad abbandonare la cattedra perché non accetta di essere tesserato al Fascio. Esce intanto nel 1928 il volume "Liquidazione" che contiene alcune tra le prose scritte negli anni del dopoguerra.
Continua lo studio e la raccolta appassionata sui licheni e in quello stesso anno vende a Stoccolma il suo primo erbario di muscinee.
Gli anni tra il '28 e il '33 Sbarbaro li trascorre compiendo numerosi viaggi all'estero e quando è in patria frequenta assiduamente un gruppo di amici letterati e artisti che si riuniscono nella casa di Paolo e Lucia Rodocanachi ad Arenzano o nella casa degli amici Elena e Leone Vivanti a Siena.
Nel '33 Sbarbaro inizia la collaborazione alla "Gazzetta del Popolo" di Torino. Scrive intanto il nuovo libro "Calcomanie" che, a causa della censura, non potrà vedere la luce se non nel 1940 in una ventina di copie dattiloscritte da distribuire agli amici.
Quando il 9 febbraio del 1941 Genova viene colpita da bombardamento navale, il poeta si trasferisce a Spotorno con la zia e la sorella e vi rimane fino al 1945 dando inizio ad una intensa attività di traduttore di autori classici greci e francesi.
Nel 1945 ritorna a Genova ma nel 1951 si trasferisce definitivamente a Spotorno. E' di questi anni l'intensa collaborazione a numerose riviste come "Officina", "Letteratura", "Itinerari", "Ausonia", "La Fiera Letteraria", "Il Mondo" Nel 1949 vince il premio letterario Saint-Vincent e nel 1955 il premio Etna-Taormina. Sempre in questo anno pubblica l'opera "Rimanenze" che raccoglie le sue ultime poesie.
Gli ultimi anni di attività letteraria saranno dedicati ad esili raccolte di prosa: "Fuochi fatui" (1956), "Gocce" (1963), "Il Nostro" (1964), "Contagocce" (1965), "Bolle di sapone" e "Vedute di Genova" (1966), "Quisquilie" (1967).
Conosce nel 1961 Arrigo Bugiani e inizia la collaborazione ai "Libretti di Mal'aria".
Aggravatosi il suo stato di salute viene ricoverato all' Ospedale S. Paolo di Savona dove muore il 31 ottobre 1967.
[modifica] Poetica
La poetica di Sbarbaro, leopardiana nei toni crepuscolari, viene assimilata a quella di altri poeti liguri come Ceccardo Roccatagliata Ceccardi, Mario Novaro, Giovanni Boine ma, soprattutto, al Montale di "Ossi di seppia" (che a Sbarbaro dedicò questa raccolta).
Ugualmente Sbarbaro fu in grado di descrivere con leggere pennellate poetiche il paesaggio della sua terra, quella Liguria tanto amata dalla quale non volle mai staccarsi. Scrittore di controllatissima misura, scevro da ogni retorica ma capace di una essenzialità e di una visionarietà poetica scarna quanto profondamente suggestiva, Sbarbaro fu anche traduttore di importanti classici, da Eschilo a Sofocle, da Euripide ad Erodoto e Pitagora, ma anche di Molière, Stendhal, Balzac, Maupassant, Flaubert, Zola, Joris Karl Huysmans.
[modifica] La passione per la botanica
Appassionato di licheni, pubblicò inoltre vari "Contributi lichenologici". La sua importante collezione di licheni è stata da lui stesso donata al Museo di Storia Naturale di Genova. Molti campioni da lui raccolti e catalogati sono custoditi presso musei botanici e dipartimenti universitari europei ed americani. Molto importante il suo contributo alla collezione del Field Museum di Chicago, negli USA. Delle 127 nuove specie descritte da Sbarbaro, una ventina porta il suo nome.
[modifica] Estratti
- Ora che sei venuta,
- che con passo di danza sei entrata
- nella mia vita
- quasi folata in una stanza chiusa -
- a festeggiarti, bene tanto atteso,
- le parole mi mancano e la voce
- e tacerti vicino già mi basta
- C.Sbarbaro, da "Ora che sei venuta" ("Rimanenze", 1955)
- Capisco, adesso, perché questa passione
- ha attecchito in me così durevolmente:
- rispondeva a ciò che ho di più vivo,
- il senso della provvisorietà.
- Sicché, per buona parte della vita, avrei raccolto,
- dato nome, amorosamente messo in serbo....
- neppure delle nuvole o delle bolle di sapone
- - che per un poeta sarebbe già bello;
- ma qualcosa di più inconsistente ancora:
- delle effervescenze, appunto.
- C.Sbarbaro. "Licheni"
[modifica] Opere
[modifica] Poesia
- Resine, Caimo, Genova 1911
- Pianissimo, Edizioni de "La Voce", Firenze 1914
- Trucioli (1914-1918), Vallecchi, Firenze 1920
- Liquidazione (1914-1918), Ribet, Torino 1928
- Rimanenze, All'Insegna del Pesce d'Oro, Milano 1955
- Primizie, Scheiwiller, Milano 1958
[modifica] Prosa
- Fuochi fatui, All'insegna del Pesce d'Oro, Milano 1956
- Scampoli, Vallecchi, Firenze 1960
- Gocce, Scheiwiller, Milano 1963
- Quisquilie, Scheiwiller, Milano 1967
[modifica] Traduzioni
- A rebours, di K.Huysmans, All'insegna del Pesce d'Oro, Milano 1968
[modifica] Collegamenti esterni
- Approfondimento
- Saggio sulla poesia di Sbarbaro raggiungibile dalla pagina http://www.adinicola.it/letteratura.html
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Camillo Sbarbaro
Duecento · Trecento · Quattrocento · Cinquecento · Seicento · Settecento · Ottocento · Novecento |
Autobiografia e Biografia - Cavalleresca - Critica - Diario - Reportage di viaggio - Epica - Erotica - Fantascienza - Fantasy - Favola - Fiaba - Fumetto e Manga - Giallo - Horror - Leggenda - Letteratura - Mito - Narrativa - Poesia - Ragazzi - Romanzo - Saggio - Satira - Teatro - Tragedia - Western |
Letteratura nel mondo: araba - argentina - brasiliana - bulgara - cristiana - francese e francofona - galiziana - giapponese - greca - inglese e britannica - israeliana - italiana - latina - occitanica - rumena - russa - siciliana - spagnola - portoghese - sudafricana - tedesca - ungherese
Categorie: Classici - Correnti - Critica - Fantascienza - Generi - Letteratura - Linguistica - Metrica - Opere - Personaggi - Poeti - Premi - Premi Nobel - Riviste - Riviste del '900 - Scrittori - Scrittori per genere - Storia della letteratura |
Wikizionario - Wikiquote - Wikibooks - Wikisource |
---|