Central Intelligence Agency
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La Central Intelligence Agency (CIA) è l'agenzia di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti d'America, responsabile dell'ottenimento e dell'analisi delle informazioni sui governi stranieri, sulle società, sugli individui e sulla segnalazione di tali informazioni ai vari rami del governo degli Stati Uniti. Dispone inoltre di un ampio apparato militare segreto, che durante la guerra fredda era responsabile di diverse campagne clandestine contro i governi stranieri dei paesi nemici. La sede centrale si trova a Langley, in Virginia, vicino il fiume Potomac e Washington.
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[modifica] Storia
L'agenzia venne costituita dal presidente americano Harry S. Truman nel 1947 dalle ceneri dell'Office of Strategic Services (OSS) utilizzata nella Seconda Guerra Mondiale. La OSS si sciolse nell'Ottobre del 1945 ma William J. Donovan (chiamato Wild Bill sia dagli amici che dai nemici), il creatore dell'OSS, inviò una proposta al presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1944 per chiedere la formazione di una nuova organizzazione con la supervisione diretta da parte del presidente. Nonostante la forte opposizione dei militari, del Dipartimento di Stato, e dell'FBI, nel Gennaio del 1946 Truman fonda il Central Intelligence Group (CIG). Dopo il National Security Act del 1947 (che diventa effettivo il 18 settembre 1947) vengono fondati sia il National Security Council (NSC) sia la CIA.
Nel 1949, il Central Intelligence Agency Act (chiamato anche "Public Law 110") viene approvato, permettendo agli agenti di usare il fisco segreto ed di essere esenti dalla maggior parte delle limitazioni sugli usi del fondo federale. L'atto esenta anche la CIA ad essere obbligata a rivelare "l'organizzazione, le funzioni, i funzionari, le cariche, i salari, e il numero di personale impiegato." Viene anche creato un programma chiamato "PL-110" per trattare con i disertori o "stranieri essenziali" al di là delle normali procedure d'immigrazione, in modo tale da offrire a quelle persone storie di copertura e sostegno economico.
Durante i primi anni della sua esistenza, gli altri rami del governo non hanno esercitato molto controllo sulla CIA. Questo è spesso giustificato con il desiderio di sconfiggere gli agenti del KGB, un compito che molti credono che possa essere completato solo con un approccio ignobile. Come risultato, pochi nel governo controllano da vicino le attività della CIA. La rapida espansione dell'ente e l'evolversi di un senso di indipendenza sotto il comando del direttore della Cia, Allen Dulles, ha aumentato la tendenza.
La svolta ci fu all'inzio degli anni '70, il tempo dello scandalo Watergate. Un aspetto dominante della politica americana in quel periodo era il tentativo del Congresso di ribadire il suo potere di tutela sulle strutture esecutive del governo. Le rivelazioni sulle passate attività della CIA, come i tentativi di assassinare leader stranieri e l'illegale spionaggio interno, fornirono l'opportunità di portare avanti questo processo nella sfera delle operazioni di intelligence. Ad accelerare la caduta in disgrazia dell'agenzia furono il coinvolgimento di ex agenti CIA nello scandalo Watergate e i successivi tentativi del presidente Nixon di usare la CIA per fermare le investigazioni sul Watergate. Nel famoso nastro - noto come la "pistola fumante" - che costrinse Nixon alle dimissioni, Nixon ordinava al suo capo dello staff Haldeman che ulteriori investigazioni sul Watergate avrebbero "aperto lo scheletro nell'armadio" riguardo alle operazioni nella Baia dei Porci.
Il vice direttore James R. Schlesinger aveva commissionato una serie di rapporti sui peccati passati della CIA. Questi rapporti, conosciuti eufemisticamente come "i gioielli di famiglia", furono trattenuti in seno all'agenzia fino a quando un articolo di Seymour Hersh sul New York Times rivelò la notizia che la CIA era stata coinvolta nell'assassinio di leader stranieri e teneva file su circa settemila cittadini americani appartenenti a movimenti pacifisti (Operazione CHAOS). Il Congresso investigò sulla CIA arrivando a nuove imbarazzanti conclusioni. Attorno al Natale del 1974 il Congresso rifilò un altro colpo alla CIA proibendo un'operazione segreta in Angola.
Successivamente fu proibito alla CIA di assassinare leader stranieri. Inoltre la proibizione sullo spionaggio interno, che era sempre stato proibito dallo statuto della CIA, fu nuovamente rinforzata, affidando la sola responsabilità di investigazione sui cittadini statunitensi all'FBI.
[modifica] Operazioni nella storia
[modifica] Europa
Nei sui primi anni la CIA e il suo predecessore, l'OSS, tentarono di "contenere" il comunismo nell'Europa dell'est dando supporto ai locali gruppi anti-comunisti; ma nessuno di questi tentativi ebbe molto successo. Tentativi di provocare rivoluzioni in Ucraina e Bielorussia infiltrando spie anti-comuniste e sabotatori incontrarono il fallimento totale. In Polonia la CIA spese parecchi anni inviando denaro ed equipaggiamento ad un'organizzazione inventata e gestita dall'intelligence polacca.
La CIA ebbe più successo nei suoi sforzi di limitare l'influenza del comunismo in Francia e in Italia, soprattutto nelle elezioni italiane del 1948. Dopo la seconda guerra mondiale, la CIA fu lo strumento attraverso cui si organizzò la rete Gladio, una rete segreta di organizzazioni in Italia e in altre parti dell'Europa occidentale.
[modifica] Arruolamento di ex nazifascisti
Tra le numerose accuse rivolte all'OSS e alla CIA - in gran parte confermate a seguito della desecretazione di documenti riservati statunitensi e britannici - vi è anche quella di aver aiutato e reclutato molti nazisti di alto grado, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Fra questi il generale Reinhard Gehlen, coinvolto marginalmente nel complotto che tentò di assassinare Hitler il 20 luglio 1944 e che aveva diretto la sezione dei servizi di informazione della Wehrmacht addetta al controllo del fronte orientale e dell'Unione Sovietica. Al generale Gehlen, date le sue estese risorse informative sull'Unione Sovietica, fu concesso di mantenere intatta la sua rete di oltre 300 spie dopo la guerra al servizio degli Stati Uniti. L'organizzazione di Gehlen presto divenne una delle fonti primarie di intelligence durante la guerra fredda, e formò la base di quella che a partire dal 1956 divenne l'agenzia di intelligence tedesca, la BND.
Da diversi documenti è emerso con chiarezza un vasto piano organico - nel quadro della guerra fredda - organizzato dai servizi segreti USA al fine di reclutare migliaia di ufficiali tedeschi e nazisti anche di primo piano già prima della fine del secondo conflitto mondiale. Tra i nazisti che sarebbero stati protetti o avrebbero collaborato con l'intelligence statunitense spiccano i nomi di Klaus Barbie, Eugen Dollmann (imputato per l'Eccidio delle Fosse Ardeatine e addetto al controllo del governo della RSI), del colonnello Otto Skorzeny (liberatore di Mussolini tenuto prigioniero sul Gran Sasso e tra i maggiori animatori della Rete ODESSA, concepita per favorire la fuga di migliaia di nazisti in Sudamerica), il maggiore Karl Hass (condannato all'ergastolo con Erich Priebke per l'Eccidio delle Fosse Ardeatine e coinvolto in diverse indagini relative alla Strategia della tensione) e il capitano SS Theodor Saevecke, capo in Lombardia della SIPO-SD (Polizia e Servizio di Sicurezza) e responsabile della strage di Piazzale Loreto e quella consumata a Corbetta (Milano). Tra gli italiani arruolati dai servizi USA spicca il nome del principe Junio Valerio Borghese, comandante della X MAS.
[modifica] Iran
Mentre l'Europa si andava stabilizzando lungo la cortina di ferro, la CIA negli anni '50 tentò di diminuire l'influenza sovietica nelle altre parti del globo, specialmente nel terzo mondo. Con l'incoraggiamento del direttore Allen Dulles, le operazioni clandestine divennero presto la componente dominante dell'organizzazione. Inizialmente si dimostrarono piene di sucesso: nel 1953 in Iran la CIA depose il governo democraticamente eletto di Mossadegh, dopo il suo tentativo di trattenere di più delle riserve di petrolio del paese e rimuovere l'influenza comunista dal forte Partito Comunista iraniano (Operazione Ajax).
La dittatura dello Scià, che aggressivamente eliminò ogni opposione politica, avrebbe causato lo sviluppo di un governo islamico fondamentalista dopo che lo Scià fu alla fine deposto nella rivoluzione iraniana del 1979. Ad ogni modo, alcuni argomentano che senza l'iniziale coinvolgimento degli USA l'Unione Sovietica sarebbe stata capace di influenzare l'Iran e altri abbastanza da diffondere il loro comunismo, creando così un risultato molto peggiore dell'islam radicale - la guerra fredda sarebbe diventata calda, cioè ci sarebbe stata la terza guerra mondiale.
[modifica] Guatemala
Nel 1954 in Guatemala (operazione PBSUCCESS), le operazioni della CIA, con un budget relativamente basso, organizzarono la deposione di governi democraticamente eletti e li rimpiazzarono con ditatture non-democratiche e pro-America. Ad ogni modo l'instabilità creata in Guatamala condusse a una guerra civile di 30 anni che causò oltre 100.000 morti.
[modifica] Cuba
Le limitazioni alle operazioni coperte su larga scala divennero evidenti durante l'invasione organizzata dalla CIA alla Baia dei Porci a Cuba nel 1961. Il fallimento imbarazzò la CIA e gli Stati Uniti sul palconscenico mondiale, visto che il dittatore cubano Fidel Castro usò la mal eseguita invasione per consolidare il suo potere e legarsi strettamente all'Unione Sovietica. Ad ogni modo, la CIA tentò numerose volte di assassinare senza sucesso il capo di stato cubano come parte della sua operazione Mongoose.
[modifica] Vietnam
Dopo la Baia dei porci le operazioni della CIA divennero meno ambiziose e divennero strettamente legate alle operazioni militari statunitensi in Vietnam. Fra il 1962 e il 1975 la CIA organizzò un gruppo del Laos noto come l' Esercito Segreto e coordinò una flotta di aeroplani nota come Air America per prendere parte nella guerra segreta in Laos, una parte della guerra del Vietnam.
[modifica] Cile
Dopo l'elezione del presidente socialista Salvador Allende nel 1970 la CIA lavorò segretamente per impedirgli di assumere l'incarico attraverso la corruzione di ufficiali cileni, che però fallì. Cosicché la CIA cospirò per un colpo di stato con le fazioni anti-Allende, ma alla fine il progetto abortì (progetto FUBELT).
Tre anni dopo Allende fu deposto dal leader militare Augusto Pinochet. È stato asserito che la CIA era dietro il colpo di Stato, sebbene niente sia stato completamente confermato o contraddetto. Il comitato Church, che investigò sul coinvogimento statunitense in Cile durante questo periodo, stabilì che "non c'è alcuna chiara prova di diretta assistenza al colpo di Stato, nonostante molte asserzioni di tale aiuto". Nel 2000 inoltre la CIA negò di aver supportato il golpe.
Il rapporto del comitato Church inoltre mostrò che la CIA giocò un ruolo preminente dopo il colpo di Stato del 1973: "lo scopo delle operazioni segrete immediatamente successive al golpe era di assistere la Junta nell'ottenere un immagine più positiva, sia in patria che all'estero, e nel mantenere l'accesso alle leve di comando del governo cileno. Un altro scopo, in parte raggiunto col lavoro fatto presso l'organizzazione dell'opposione prima del golpe, era di aiutare il nuovo governo a organizzare a implementare le nuove politiche. File di progetto lo hanno documentato. I collaboratori della CIA erano implicati nel preparare un iniziale piano economico omnicomprensivo che è servito come base per le più importanti decisioni economiche della Junta."
[modifica] Nicaragua
Nei primi anni '80, dopo la deposizione del dittatore Somoza in Nicaragua, la CIA sostenne e armò i Contras, forze opposte alla junta sandinista marxista. Il Congresso statunitense approvò l'Emendamento Boland che proibiva ogni sostegno ai Contras. L'amministrazione Reagan violò l'emendamento usando i profitti della vendita di armi all'Iran per sostenere i Contras (scandalo Iran-Contras). Parte della campagna della CIA per deporre il governo del Nicaragua includeva l'utilizzo di bombe nei porti nicaraguensi, cosa che comportò l'affondamento di una nave mercantile. Questo fu provato da una decisione della Corte Mondiale nel caso Nicaragua contro Stati Uniti, in cui fu ordinato agli Stati Uniti di pagare le riparazioni al Nicaragua, ma gli USA ignorarono il verdetto della corte.
[modifica] Operazioni dopo l'11 settembre 2001
Dopo l'11 settembre 2001, con la motivazione della lotta al terrorismo, la CIA ha effettuato numerose operazioni in Europa e non solo (conosciute come "extraordinary rendictions"), come il rapimento a Milano dell'imam egiziano Abu Omar, avvenuto il 17 febbraio 2003. Ha inoltre utilizzato una rete di prigioni segrete, come ammesso dal presidente Bush nel settembre 2006.
[modifica] Nota sulla pronuncia
Anche se film, radio e tv molto spesso si riferiscono a questo acronimo utilizzando la pronuncia italiana ci a questa è scorretta, bisognerebbe invece usare la pronuncia inglese si ai ei esattamente come si fa per FBI che viene giustamente pronunciato ef bi ai e non effe bi i.
[modifica] Voci correlate
- Direttori della CIA
- Human Resource Exploitation Manual
- KGB
- FBI
- NRO
- USA
- Kubark Counterintelligence Interrogation
- Operazione majestik 12
- Guerra fredda
- Ciagate
- Abu Omar
- Extraordinary rendition
[modifica] Bibliografia
- Robert Baer, Dormire con il diavolo. Come Washington ha venduto l'anima per il petrolio dell'Arabia Saudita, Piemme, 2004, ISBN 8838481008
- Robert Baer, La Disfatta della Cia, Piemme, 2005, ISBN 8838485585
- William Blum, Il libro nero degli Stati Uniti, Fazi, 2003, ISBN 8881124548
- Noam Chomsky, Egemonia o sopravvivenza. I rischi del dominio globale americano, Tropea, 2005, ISBN 884380460X
- Norman mailer, Il fantasma di Harlot (The Harlot's Ghost),Bompiani 1994
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale CIA
- Documenti sulla cooperazione della CIA con Pinochet
- Sulla partecipazione della CIA in Guatemala
- Sull'organizzazione Gehlen
- U.S. National Archive's Nazi War Crimes and Japanese Imperial Government Records Interagency Working Group.