Dionysios Solomos
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Dionysios Solomos (in greco: Διονύσιος Σολωμός Zante aprile 1789 - Corfù febbraio 1857) è stato un poeta greco.
Nato da nobile famiglia, dal 1809 al 1818 visse in Italia stabilendosi a Cremona, Venezia e Pavia, dove iniziò a comporre le sue prime opere in cui si sente l'influenza artistica di Ugo Foscolo. Tornato nell'isola natale, venne affascinato dall'ideale della "rivoluzione ellenica" e di conseguenza cominciò a comporre nella sua lingua materna.
La sua opera più famosa è il "Dialogo sulla lingua serrata", testo in forma dialogica in cui un poeta ed un pedante difendono rispettivamente la lingua parlata (demotica) e la lingua pura (variante colta). Celebre è anche "L'inno alla libertà", che limitatamente alle prime due strofe divenne l'inno nazionale greco.
Altre opere importanti sono "I liberi assediati" (dedicato alla eroica resistenza della città di Messolongi), "l'ode a Byron" e "L'Elogio del Foscolo", che costituiscono il suo trittico autobiografico e romantico.
Perfezionista, fortemente autocritico, rifiutò di portar a termine la maggioranza delle sue composizione perché le giudicava insoddisfacenti. Dopo la sua morte, avvenuta a causa dell'apoplessia, alcune di esse furono date alle stampe dall'amico Iakovos Polylas.