Enigmatite
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Enigmatite | |
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Classificazione Strunz | VIII/F.14-20 |
Formula chimica | Na2Fe+25TiSi6O20 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | triclino |
Classe di simmetria | pinacoidale |
Parametri di cella | a=10,406 b=10,813 c=8,926 |
Gruppo puntuale | 1 |
Gruppo spaziale | P1 |
Proprietà fisiche | |
Densità | da 3,74 a 3,85 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5,5-6 |
Sfaldatura | perfetta |
Frattura | |
Colore | bruno, nero |
Lucentezza | vitrea, subadamantina |
Opacità | opaca |
Riflessi | bruno rossastro |
Diffusione | |
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L'enigmatite è un minerale classificato come inosilicato. Forma una serie con la wilkinsonite. La scoperta è avvenuta nel 1865 in Groenlandia a Ilimaussaq. Il nome deriva dalla parola greca aenigma (enigma) per via del mistero in seguito risolto sulla sua esatta formula chimica.
Indice |
[modifica] Abito cristallino
[modifica] Origine e giacitura
L'enigmatite si rinviene soprattutto nelle rocce vulcaniche peralcane, nella pegmatite e in altre rocce intrusive povere di silice. Ne è stato segnalato il ritrovamento nel meteorite di Kaidun di probabile origine marziana caduto nel marzo del 1980 nello Yemen del sud.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
Si presenta sotto forma di cristalli lamellari di colore scuro.