Ernesto Balducci
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ernesto Balducci (Santa Fiora, 6 agosto 1922 - Cesena, 25 aprile 1992) fu un sacerdote cattolico, editore e intellettuale italiano.
Indice |
[modifica] Cenni biografici
Ernesto Balducci fu una delle personalità di maggior spicco nella cultura del mondo cattolico italiano nel periodo che accompagnò e seguì il Concilio Vaticano II. Fu legato a Giorgio La Pira, David Maria Turoldo, Don Lorenzo Milani, Mario Gozzini, e molti altri cattolici democratici e "di sinistra" vissuti a Firenze tra gli anni 1950 e gli anni 1990. Intrecciò forti relazioni anche con personalità laiche come Lelio Basso.
Il suo luogo di nascita, Santa Fiora, un paese di minatori sul Monte Amiata, fu sempre considerato da Balducci un'ispirazione basilare per la sua formazione umana, civile e religiosa, in una chiave politica attenta alle istanze di giustizia dei più poveri, dai minatori dell'Amiata agli emarginati delle città e del Terzo Mondo.
Primo di quattro figli, entrò da ragazzo negli Scolopi, fu ordinato sacerdote il 26 agosto 1944 e subito inviato nella Firenze liberata, dove insegnò nelle Scuole Pie Fiorentine e si laureò in Lettere nel 1950 con una tesi su Antonio Fogazzaro.
Mentre frequentava molti intellettuali fiorentini, tra cui Giovanni Papini, già dalla fine degli anni 1940 collaborò con Giorgio La Pira nei gruppi giovanili della San Vincenzo. Nei primi anni 1950 fondò il "Cenacolo", un’associazione che univa l’assistenza di tipo caritativo a una forte attenzione ai problemi politici e sociali nonché ai temi teologici e spirituali. L'attività del Cenacolo fu al centro delle iniziative sulla pace promosse da Giorgio La Pira. Balducci fu tra gli estensori dell'Appello per il convegno «Pace e civiltà cristiana» del 1954, convocato sul tema «Cultura e Rivelazione» e teso a incoraggiare il dialogo fra culture diverse, nel superamento di un'ottica puramente rivolta all’Europa e alla cultura occidentale. In quegli stessi anni Balducci invitava regolarmente ai convegni annuali dei preti scrittori Don Primo Mazzolari.
Nel 1958 fondò la rivista Testimonianze, con un gruppo di amici e giovani legati al "Cenacolo" e iniziò un’intensa attività pubblicistica su temi ecclesiologici. Il nome della rivista si richiamava a una fede fondata sul valore della testimonianza, secondo il modello spirituale dei Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld.
L'ostilità della Curia diocesana, riflesso delle censure verso i fermenti innovatori nella Chiesa cattolica che caratterizzarono l’ultima fase del pontificato di papa Pio XII, gli valse l’allontanamento da Firenze. L’"esilio" a Frascati e poi a Roma, dove seguì gli eventi legati al pontificato di papa Giovanni XXIII, gli diede l’occasione di uno sguardo ravvicinato al rinnovamento del Concilio Vaticano II, del quale fu un attento sostenitore, impegnato nello studio e nella divulgazione del dibattito conciliare.
In quegli stessi anni Balducci affrontò molte polemiche e conflitti per via delle sue prese di posizione. Dopo la pubblicazione, il 13 gennaio 1963, di un articolo-intervista intitolato "La Chiesa e la Patria", su Il giornale del mattino, nel quale aveva difeso l'obiezione di coscienza, come don Lorenzo Milani, tra il 1963 e il 1964 subì un processo, conclusosi con la condanna per apologia di reato e la parallela denuncia al Sant'Uffizio a partire dalle stesse accuse.
Nel 1965 Balducci riuscì a riavvicinarsi a Firenze, alla Badia Fiesolana, diocesi di Fiesole, grazie anche all'intervento di papa Paolo VI. Negli anni 1970 fu uno degli artefici del dialogo con il mondo legato al Partito comunista italiano in nome dell’abbattimento di molte frontiere culturali e politiche. La sua delusione per quel che riteneva un mancato rinnovamento ecclesiale e religioso, lo portò a un sempre più marcato distacco dai temi della riforma ecclesiale. Rimproverava alla Chiesa di essere rimasta troppo ancorata a una prospettiva ecclesiocentrica.
Negli anni 1980 fu un ascoltato leader nella campagna per il disarmo. Attraverso la rivista Testimonianze promosse i convegni intitolati "Se vuoi la pace prepara la pace" e nel 1986 fondò la casa editrice Edizioni Cultura della Pace (ECP). La sua riflessione divenne sempre più vasta e ricca di articolazioni, tesa a dare forti basi culturali a un nuovo "umanesimo planetario". Tutte le collane delle ECP (come «Uomo Planetario» e «Enciclopedia della Pace») andavano in questa direzione. L'impegno intellettuale e organizzativo di Balducci era ormai un progetto ambizioso di rilettura e comprensione globale della realtà contemporanea all'interno di un paradigma culturale basato sul rafforzamento di una nuova cultura della pace.
Nella collana «Maestri» pubblicò le biografie di Giorgio La Pira (1986), Mahatma Gandhi (1988) e Francesco d'Assisi (1989), e scrisse l'ultimo libro: Montezuma scopre l'Europa, (1992).
La riflessione di Balducci si allargò verso i grandi "temi planetari" dei diritti umani, del rispetto dell'ambiente, della cooperazione, della solidarietà e della pace, in una frontiera culturale tra credenti e non credenti.
Morì nel 1992, dopo un grave incidente stradale.
[modifica] L'Uomo Planetario nella Terra del Tramonto
Ernesto Balducci analizza le religioni in relazione alla loro capacità o meno di essere fonti di una salvezza storica. Una salvezza che non resta nell'alienante livello extra-storico ed esistenziale.
Confluiscono in questa riflessione i motivi più moderni della teologia protestante, da Karl Barth a Dietrich Bonhoeffer, intenti a distinguere fra religione e fede e a capovolgere il punto di vista incentrato su Dio per far risaltare l'uomo. L'uomo post-religioso.
Le religioni vengono viste da Balducci come l’eredità millenaria di particolarismi culturali, come gli strumenti di coesione ideologica, politica, culturale e spirituale di monadi culturali che però hanno perduto la propria insularità. Di fronte alle minacce apocalittiche della guerra moderna, le religioni hanno ormai due possibili funzioni. O una funzione regressiva di richiamo protettivo delle identità particolari. O una funzione di fermento profetico per la transizione verso l'età planetaria. Un fermento più affine alle loro proprie intuizioni fondanti.
Il recupero delle identità religiose si basa in Balducci su un approccio laico al problema della pace per utilizzare ognuna delle molteplici memorie dell'umanità. Ciò senza rinunciare a certe acquisizioni universali della cultura dell’Occidente, come il principio del primato della coscienza rispetto a qualsiasi legge, il principio correlativo dello stato di diritto e il metodo scientifico.
La sintesi dell'"Uomo Planetario" mira a coinvolgere soggetti disparati in nome di una soggettività fondamentale che si identifica con la specie.
La crisi della modernità spinge Balducci a definire i termini di un patto sociale fondativo della comunità mondiale. La ragione, spogliata della «soggettività iperbolica» dell'uomo occidentale, vi gioca ancora un ruolo fondamentale.
Riprendendo suggestioni dello studioso di antropologia e di etnologia Ernesto de Martino, Balducci ritiene che la lunga "preistoria" delle chiusure fra le isole culturali, in cui la paura del diverso era un riflesso che cementava le tribù, è finita. Anche l'aggressività verso gli altri gruppi aveva avuto senso finché non c'erano le strutture di unificazione del pianeta. Ma le minacce alla sopravvivenza dell'umanità unificano il destino di tutti. L'umanità passa dalla fase della ominazione alla fase della planetarizzazione (e della globalizzazione).
Balducci richiama il fatto che l'antropologia - fondata in origine sull'ontologia della "differenza" (noi e gli altri, popoli di cultura e popoli di natura, civilizzati e primitivi) - scopre la possibilità di diversi modi di essere uomini nel tempo e nello spazio. Rinnegando i propri presupposti originari, l'antropologia riscopre l'anelito delle peculiari espressioni umane verso una regola universale che accomuna gli uomini, fra loro e alla natura. Questo è il senso colto da Balducci negli itinerari culturali dello strutturalismo di Claude Lévi-Strauss, dell'"ecologia della mente" di Gregory Bateson, della grammatica generativa di Noam Chomsky.
Balducci fonda il suo discorso su questo anelito verso l'universale. Molte delle sue simbolizzazioni vertono sulla dialettica fra dimensioni particolari e universali dell'uomo.
Da Ernst Bloch mutua la dialettica fra l'uomo edito (homo editus) e l'uomo inedito (homo absconditus), una dialettica fra l'essere e il poter essere dell'uomo, un anelito che è una trascendenza senza trascendere, una «trascendenza nell'immanenza».
Il percorso di Balducci, appare come una sorta di teleologia antropologica, che rappresenta una tensione evolutiva che l'uomo può assecondare nel suo svolgimento o disconoscere. La ragione, per Balducci, trova un nuovo imperativo categorico:
«Agisci in modo che nella massima della tua azione il genere umano trovi le ragioni e le garanzie della propria sopravvivenza.»
|
|
(da La terra del tramonto)
|
Balducci vede nel deperimento degli Stati e nella crescita del diritto cosmopolitico un elemento connaturato alle leggi evolutive della specie umana. La fede nell'uomo, la considerazione che la specie ha sempre superato creativamente le sfide estreme, la possibilità dell'uomo planetario: tutto questo ha senso per Balducci se il senso di appartenenza a una comunità sopranazionale produce un progetto politico planetario. Un progetto che coincide con la «comunità mondiale», un'entità che sta nascendo «in forza delle leggi evolutive della specie, quelle stesse leggi che hanno portato dalla tribù alla città, dalla città allo Stato-nazione.»
Balducci, per leggere le spinte in atto verso la formazione della comunità mondiale, recupera due categorie del giusnaturalismo: il pactum unionis e il pactum subiectionis.
La prima spinta è identificata nella prospettiva del pacifismo antropologico, il cui orizzonte è una società coesa da rapporti di spontanea reciprocità e dall'opzione preferenziale per la nonviolenza.
La seconda spinta sta nella prospettiva del realismo politico, orientato a estendere al pianeta il processo di unificazione che aveva riposto nello Stato il monopolio della forza. La dialettica di queste due spinte deve portare al «partus masculus» del nuovo tempo, la comunità mondiale:
- "«La novità è affidata alle viscere della necessità. Che sui passaggi intermedi della sua nascita ci sia buio non deve far meraviglia. Come scrisse Ernst Bloch, «ai piedi del faro, non c'è luce»".(da La terra del tramonto)
[modifica] Libri e saggi di Ernesto Balducci
[modifica] Fino al 1992
- Papa Giovanni, Firenze, Vallecchi, 1965.
- "Condanna della guerra. Ricerca della pace", in AA.VV., Laici sulle vie del Concilio, Assisi, Cittadella, 1966.
- La Pietra in cammino, meditazioni sulla Chiesa del [[Concilio Vaticano Secondo|Concilio, Brescia, Morcelliana, 1967.
- L'esistenza cristiana, Firenze, Testimonianze, 1968.
- La Chiesa come Eucaristia, Brescia, Queriniana, 1969.
- "Il prete e il piccolo gruppo", in AA.VV., I piccoli gruppi nella Chiesa, Assisi, Cittadella, 1970.
- Diario dell'Esodo 1960/1970, Firenze, Vallecchi, 1971.
- Con Roger Garaudy, Cristianesimo come liberazione, Roma, Coines, 1975.
- La politica della fede. Dall'ideologia cattolica alla teologia della rivoluzione, Firenze, 1976.
- Con Pierluigi Onorato, Cittadini del mondo. Educazione civica per le scuole superiori, Milano, Principato, 1981.
- Il terzo millennio. Saggio sulla situazione apocalittica, Milano, Bompiani, 1981.
- Pensieri di pace, Assisi, Cittadella, 1985.
- Il cerchio che si chiude. Intervista autobiografica a cura di Luciano Martini, Genova, Marietti, 1986.
- Storia del pensiero umano, 3 volumi, Manuale di storia della filosofia, Firenze, Cremonese, 1986.
- "Da allora niente è più come prima", Il contemporaneo, "Per capire il Sessantotto", inserto di Rinascita, n. 9/1988.
- Gandhi, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1988.
- Giorgio La Pira, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1988.
- Francesco d'Assisi, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1989.
- L'uomo planetario, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1990 (1ªediz.: Milano, Camunia, 1985).
- Le tribù della terra: orizzonte 2000, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1991.
- Montezuma scopre l'Europa, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1992.
- La terra del tramonto. Saggio sulla transizione, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1992.
- Addio alle armi? Nuove prospettive per una cultura di pace. L'ultima conferenza di padre Ernesto Balducci, S. Giovanni in Persiceto (Bo), opuscolo del Comune, 1992.
[modifica] Dopo il 1992
- Tra istituzione e rinnovamento evangelico, pp. 70-90, in AA. VV. , Francesco un ‘pazzo’ da slegare, Atti del 40° Corso di Studi Cristiani della Pro Civitate Christiana di Assisi (1983), Assisi, Cittadella, 1993 (1ª ediz.: 1983).
- Il sogno di una cosa, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1993.
- Pensieri di pace, Assisi (Pg), Cittadella, 1993, 2ª ed.
- Un'altra via. Nel II anniversario della scomparsa, 25 aprile 1994, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1994.
- L' uomo planetario, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1994, 2ª ed.
- Francesco d'Assisi, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1994, 3ª ed.
- con Pierluigi Onorato, Cittadini del mondo. Educazione civica. Per le Scuole superiori, Milano, Principato, 1995, 2ª ed.
- L' insegnamento di don Lorenzo Milani, Bari-Roma, Laterza, 1996, 2ª ed.
- E voi chi dite che io sia? Chi dicono gli altri che io sia?, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1996.
- Il tempo di Dio. Ultime omelie, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1996.
- L' altro. Un orizzonte profetico, S. Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 1996.
- Cristianesimo e conflitto sociale, Cagliari, CUEC, 1997.
- Gli ultimi tempi [vol 1]. Anno A. Commento alla liturgia della parola, Roma, Borla, 1998.
- Educazione come liberazione. L'educatore ed il sacerdote attraverso i suoi scritti, Firenze, Libreria Chiari, 1999.
- Giovanni XXIII, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2000.
- Educazione e libertà, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2000.
- Il cerchio che si chiude, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2000.
- Il vangelo di Giovanni, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2001.
- Niente è finito. Testimonianze e ricordi, Casale Monferrato (AL), Piemme, 2001.
- L' insegnamento di don Lorenzo Milani, Bari-Roma, Laterza, 2002.
- Diari 1940-1945 [vol 1], 1940-1943, Firenze, Olschki, 2002.
- Gli ultimi tempi [vol 2]. Anno B. Commento alla liturgia della parola, Roma, Borla, 2003.
- con Carlo Carretto, La santità della povera gente, Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo Edizioni, 2003.
- con David Maria Turoldo, La Terra non sarà distrutta l’uomo inedito la salverà, Milano, Gribaudi, 2003.
- Giorgio La Pira, Firenze, Giunti, 2004.
- L' altro. Un orizzonte profetico, Firenze, Giunti, 2004.
- Francesco d'Assisi, Firenze, Giunti Editore, 2004.
- Diari [vol 2] 1943-1945, Firenze, Olschki, 2004.
- La terra del tramonto. Saggio sulla transizione, Firenze, Giunti, 2005.
- Il sogno di una cosa. Dal villaggio all'età planetaria, Firenze, Giunti, 2006.
- Pianeta Terra, casa comune, Firenze, Giunti, 2006.
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Ernesto Balducci, numero monografico dedicato a Balducci, Firenze, Testimonianze, 7-8-9 (347-348-349), 1992.
- Giuseppe Cabras, Balducci e Berlinguer. Il principio della speranza, Pioppo (Pa), La Zisa, 1995.
- Andrea Cecconi, Ernesto Balducci, 50 anni di attività, Raccolta degli scritti (volumi, saggi, articoli) su Balducci, dal 1956 al 1996, Firenze, Libreria Chiari, 1996.
- Agnese Baggio, Ernesto Balducci. Lettere 1950-1979, San Domenico di Fiesole (Fi), ECP, 2001.
- AA.VV., Tempo di Dio tempo dell’uomo. Riflessioni sulle ultime omelie di Ernesto Balducci, S. Domenico di Fiesole (Fi), Quaderni della Fondazione Balducci, 1° Quaderno, giugno 2001.
- AA.VV., Ernesto Balducci: attualità di una lezione, con allegato un CD-ROM multimediale, numero monografico, Firenze, Testimonianze, (421/422), 2002.
- Bruna Bocchini Camaiani, Ernesto Balducci. La Chiesa e la modernità , Bari, Laterza, 2002.
- Andrea Cecconi, Ernesto Balducci. Bibliografia critica 1956-2002, S. Domenico di Fiesole (Fi), Fondazione Balducci, 2002.
- Mary Malucchi, Ernesto Balducci. Cattolicesimo, Marxismo, Etica planetaria, Firenze, Libreria Chiari, 2002.
- Luciano Martini, La laicità nella profezia. Cultura e fede in Ernesto Balducci, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2002.
- Enzo Mazzi, Ernesto Balducci e il dissenso creativo, Roma, Manifestolibri, 2002.
- Ada Ruschioni, Padre Ernesto Balducci. Amicizia e Poesia, S. Domenico di Fiesole (Fi), suppl. alla collana dei Quaderni della Fondazione Balducci, 2003.
- AA.VV., Verso l'Uomo Inedito. Riflessioni sul pensiero di Ernesto Balducci, Atti del Seminario tenuto a Firenze il 5 Dicembre 2003, S. Domenico di Fiesole (Fi), Suppl. ai Quaderni della Fondazione Balducci, marzo 2004.
- AA.VV., L’uomo inedito e la cultura planetaria, S. Domenico di Fiesole (Fi), Quaderni della Fondazione Balducci, 10° Quaderno, giugno 2005.
- AA.VV., Prima e oltre il Vangelo: Ernesto Balducci e Pier Paolo Pasolini, S. Domenico di Fiesole (Fi), suppl. ai Quaderni della Fondazione Balducci a cura di Andrea Cecconi. Scritti e incontri nel trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini, giugno 2005.
- Andrea Cecconi, In nome dell’uomo. Per conoscere Ernesto Balducci, S. Domenico di Fiesole (Fi), Fondazione Balducci, 2005.