Europa (astronomia)
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Scoperta |
7 gennaio 1610 | |
Scopritori |
Galileo Galilei Simon Marius |
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(epoca di riferimento: J2000)
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Semiasse maggiore | 671 034 km | |
Perijovio | 664 700 km | |
Apojovio | 677 300 km | |
Circonf. orbitale | 4 216 100 km | |
Periodo orbitale | 3,551181041 giorni (3gg. 13h 13' 42") |
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Periodo sinodico | 87,96935 giorni (0,240847 anni) |
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Velocità orbitale |
13 613 m/s (min)
13 741 m/s (media)
13 871 m/s (max)
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Inclinazione sull'eclittica |
1,79° | |
Inclinazione rispetto all'equat. di Giove |
0,47° | |
Eccentricità | 0,0094 | |
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Dimensioni | 3121,6 km | |
Superficie | 3,1 × 1013 m² | |
Volume | 1,593 × 1019 m³ | |
Massa |
4,80 × 1022 kg
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Densità | 3,014 × 103 kg/m³ | |
Acceleraz. di gravità in superficie |
1,314 m/s² (0,134 g) |
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Velocità di fuga | 2 025 m/s | |
Periodo di rotazione | rotazione sincrona | |
Inclinazione assiale | 0° | |
Temperatura superficiale |
~50 K (min)
103 K (media)
125 K (max)
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Pressione atm. | 1 µPa | |
Albedo | 0,67 | |
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Magnitudine apparente da Terra |
5,3 (media)
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Magnitudine apparente da Giove |
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Magnitudine app. | ||
Diametro apparente da Terra |
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Diametro apparente da Giove |
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Parallasse | ||
Moto proprio | ||
Velocità radiale |
Europa è il quarto satellite naturale del pianeta Giove per dimensioni, ed uno dei più massicci dell'intero sistema solare. Venne scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610 assieme ad Io, Ganimede e Callisto, da allora comunemente noti con l'appellativo di satelliti galileiani.
Il suo nome deriva da quello di Europa, una delle tante amanti di Zeus secondo la mitologia greca. Lo stesso personaggio ha dato origine anche al nome del continente europeo.
In gran parte della prima letteratura astronomica, ci si riferiva ad Europa ricorrendo semplicemente alla sua designazione numerica romana come Giove II, o come "secondo satellite di Giove" (in ordine di distanza crescente dal pianeta, escludendo i satelliti minori più interni, ndr).
Indice |
[modifica] Cenni storici
[modifica] Osservazione da Terra
Per approfondire, vedi la voce Osservazione di Europa. |
[modifica] Parametri orbitali
Per approfondire, vedi la voce Parametri orbitali di Europa. |
Europa orbita attorno a Giove con un periodo di circa tre giorni e mezzo; il semiasse maggiore dell'orbita è pari a 670 900 km. L'orbita è praticamente circolare (eccentricità: 0,0094).
Similmente agli altri satelliti galileiani, Europa presenta un caratteristico fenomeno di rotazione sincrona rispetto a Giove; il medesimo emisfero del satellite è sempre rivolto verso il gigante gassoso. L'intensa interazione gravitazionale con Giove e con gli altri galileiani genera presumibilmente un notevole calore interno, potenzialmente responsabile di un'attività geologica di rilievo.
[modifica] Atmosfera
Per approfondire, vedi la voce Atmosfera di Europa. |
Osservazioni condotte nel 1994 tramite lo spettrografo di bordo del telescopio spaziale Hubble hanno rivelato la presenza di una tenue atmosfera attorno al satellite, composta di ossigeno. La pressione atmosferica al suolo è nell'ordine del micropascal. Di tutti i satelliti naturali del sistema solare, solo altri sei (Io, Ganimede, Callisto, Titano, Encelado e Tritone) possiedono un'atmosfera apprezzabile.
A differenza dell'ossigeno presente nell'atmosfera terrestre, quello di Europa non ha origine biologica; è con tutta probabilità generato dall'interazione della luce solare e di particelle cariche con la superficie ghiacciata del satellite, che porta alla produzione di vapor d'acqua. In seguito alla dissociazione in ossigeno e idrogeno, quest'ultimo sfugge con facilità all'attrazione gravitazionale del corpo e si disperde nello spazio.
[modifica] Superficie
Per approfondire, vedi la voce Superficie di Europa. |
L'aspetto della superficie di Europa, quasi completamente liscia e priva di crateri da impatto, rende plausibile un suo costante rimodellamento, ad opera di un oceano di acqua allo stato liquido che secondo le teorie comunemente accettate dovrebbe trovarsi al di sotto dei suoi ghiacci. Le immagini inviate a Terra dalla sonda Galileo, entrata in orbita nel dicembre 1995 attorno a Giove, suggeriscono la presenza di una immensa crosta ghiacciata simile al pack dei mari polari della Terra.
La temperatura superficiale si aggira intorno ai 120 K (circa -150 °C), ma al di sotto della crosta si potrebbero raggiungere temperature ben più elevate per via del calore prodotto dall'interazione mareale con Giove. Questo fenomeno, sebbene non vistoso come quello in atto su Io, sarebbe in grado di mantenere allo stato liquido gli strati interni di Europa.
[modifica] Nomenclatura
Per approfondire, vedi la voce Nomenclatura di Europa. |
[modifica] Struttura interna
Per approfondire, vedi la voce Struttura interna di Europa. |
Secondo le teorie comunemente accettate, al di sotto della crosta ghiacciata di Europa si troverebbe uno strato di acqua liquida. Se l'ipotesi venisse confermata, potrebbe trattarsi di una scoperta di enorme rilievo; sinora non sono stati infatti individuati su nessun corpo del sistema solare (ad eccezione della Terra) grandi giacimenti d'acqua allo stato liquido. Un ulteriore motivo di interesse deriva dal fatto che, secondo prove indirette, l'oceano sotterraneo potrebbe essere composto di acqua salata ed avere una temperatura prossima allo zero centigrado; si tratterebbe quindi di condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo di forme di vita elementari, simili a quelle individuate sulla Terra nei ghiacci antartici a oltre 4 chilometri di profondità.
Ad avvalorare questa ipotesi c'è l'analisi dei dati magnetometrici rilevati dalla sonda Galileo, che ha mostrato che a una profondità compresa tra i 5 e 20 chilometri, esiste una strato di materia che conduce elettricità. Le variazioni magnetiche osservate sono possibili perché Europa orbita intorno a Giove immersa nel vasto campo magnetico del pianeta. Questo induce una corrente elettrica in uno strato conduttore prossimo alla superficie del satellite, corrente cha a sua volta genera un campo magnetico secondario.
La prova che l'attività magnetica rilevata proviene da questo campo magnetico secondario è basata sulle variazioni di polarità del campo magnetico di origine gioviana nello spazio in cui viene a trovarsi Europa nel corso del suo moto orbitale. La posizione dei poli magnetici si inverte infatti in maniera prevedibile al cambiare della posizione del satellite, come effettivamente rilevato durante il flyby del 2000 in cui la loro posizione era opposta rispetto a quella osservata nei passaggi ravvicinati del 1996 e del 1998.
I modelli attualmente in studio basati sulla presenza di un oceano salato riescono a riprodurre le variazione del campo magnetico osservate e quindi l'ipotesi che lo strato conduttore sia uno spesso strato di acqua salmastra simile a quella degli oceani terrestri è quella più plausibile, anche se la possibilità che si tratti di altro materiale conduttore come la grafite non può essere esclusa e su questo si stanno concentrando gli sviluppi della ricerca ora in corso.
[modifica] Europa e Giove
[modifica] Esplorazione di Europa
Per approfondire, vedi la voce Esplorazione di Europa. |
Gran parte delle nostre conoscenze relative ad Europa proviene dai dati e dalle immagini inviate a Terra dalle missioni Voyager e Galileo; con il passare del tempo sono state progressivamente avanzate nuove proposte per missioni future sul satellite, ma attualmente non è allo studio nessuna nuova sonda automatica diretta verso il sistema di Giove. Risale al 2005 la cancellazione dell'ambizioso progetto NASA Jupiter Icy Moons Orbiter.
[modifica] Vita su Europa
Per approfondire, vedi la voce Vita su Europa. |
[modifica] Voci correlate
- Formazione di Europa
- Europa nella fantascienza
- Lista dei crateri di Europa
- Lista delle strutture superficiali di Europa
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) http://science.nasa.gov/newhome/headlines/ast02feb99%5F1.htm (sulla presenza di acqua liquida)
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