Fiumalbo

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Fiumalbo

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Latitudine: 44° 11′ 0′′ N
Longitudine: 10° 39′ 0′′ E

950 m s.l.m.

39 km²

1.370

34,8 ab./km²

Bivio di Fiumalbo (Costolo), Dogana (Nuova), Faidello, Montalecchio, Rotari, San Michele, Versurone, Le Selve, Fenecchio, La Valle, Caprili

Comuni contigui:

Abetone (PT), Coreglia Antelminelli (LU), Cutigliano (PT), Fanano (MO), Pievepelago (MO), Riolunato (MO), Sestola (MO)

CAP:

41022

Pref. tel:

0536

Codice ISTAT:

036014

Codice catasto:

D617

Nome abitanti:

Fiumalbini

Santo patrono:

San Bartolomeo

Giorno festivo:

24 agosto

Sito istituzionale

Fiumalbo è un comune di 1.370 abitanti della provincia di Modena.Fa parte della Comunità Montana del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo nel Frignano.

[modifica] Cenni Storici

Il nome di Fiumalbo potrebbe derivare o da "Flumen Album", in riferimento alle acque dei torrenti che circondano il paese, o da "Flumen Alpium". L'incertezza è dovuta al fatto che entarmbi i toponimi sono presenti in antichi documenti. Le prime notizie certe di presenze abitative nel territorio del comune risalgono al 1038, quando il Marchese Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa, donò al Vescovo di Modena Viberto la "Rocca che si chiama Fiumalbo". Documenti del dodicesimo e del tredicesimo secolo riportano il giuramento di fedeltà al Comune di Modena.

Anche nel periodo degli Estensi non peggiorarono i buoni rapporti verso Modena (attestati dagli statuti del Frignano della metà del quattordicesimo secolo cui partecipò tra i "Savi" anche un certo Flumalbius de Flumalbullo). Fiumalbo gravitò naturalmente anche verso il versante toscano, come è dimostrato da alcune inflessioni dialettali e da nomi, chiaramente toscani, di molte famiglie di Fiumalbo.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Oratori e Chiese

[modifica] Oratorio del Sacramento

L'oratorio, annesso alla chiesa parrocchiale, fu costruito nel 1593 ed accolse una "scuola" di rappresentazioni sacre. L'edificio fu ampliato nel 1708. Era la sede della Confraternita del SS. Sacramento, che poi si trasferì altrove. E' stato ristrutturato nel 1997.

[modifica] Oratorio di San Rocco

Alle porte del centro storico sorge il rinascimentale Oratorio di S. Rocco. Il primitivo edificio dedicato al Santo risaliva al 1418, ma l'attuale è della prima metà del Cinquecento e presenta evidenti caratteri del "Rinascimento Toscano". Grande interesse presenta l'interno, affrescato nel 1535 dal pittore carpigiano Saccacini. Gli Affreschi, che sono datati e firmati, costituiscono un interessante esempio di pittura provinciale del Cinquecento.

[modifica] Oratorio della Madonna del Costolo

Di origine tardo-cinquecentesca, ma ristrutturato completamente nella prima metà del Settecento, fu ampliato e dotato di facciata con portico e campanile in pietra lavorata, alla fine del sec XIX. All'interno, dietro un altare barocco in scagliola è posto un bassorilievo in stucco policromo con la Natività, forse della fine del Cinquecento di scuola Begarelliana.

[modifica] Oratorio di San Michele

Alle origini era un antico tempietto romanico del XII sec, poi rifatto nell' Ottocento. Al suo interno è conservato un crocifisso ligneo del Quattrocento ed una tela seicentesca. Nel 1931 fu eretto il campanile.

[modifica] Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo

E' il principale edificio di culto ed il fulcro urbanistico del centro storico di Fiumalbo. La primitiva costruzione, che risale al 1200, era di ridotte proporzioni con la facciata posta ortogonalmente all'asse attuale. Nel 1592 la chiesa venne rifatta utilizzando materiale della vecchia costruzione di cui rimangono frammenti e tracce all'interno ed all'esterno dell'attuale edificio; venne cambiato l'asse di orientamento e trasformato il fianco sinistro in facciata, dove si apre il portale con elegante protiro rinascimentale su mensole. Rifacimenti ed ampliamenti si sono succeduti nel corso dei secoli; venne alzata la navata centrale che fu dotata di un ricchissimo soffitto a cassettoni (XVII sec.), furono aperte le cappelle, ornate di pregevoli altari. Numerose e di grande interesse le opere pittoriche e gli arredi sacri.

[modifica] Chiesa dell'Immacolata Concezione

Sorge di fronte alla chiesa parrocchiale. E' detta "dei Bianchi" perché sede della omonima Confraternita che fu istituita nel 1516. L'attuale edificio è il risultato di una ristrutturazione ottocentesca con facciata di forme puriste che incorpora il vecchio portale che reca la data, ormai consunta, della vecchia fondazione.

[modifica] Chiesa di S. Caterina detta "dei Rossi"

Sorge sulla piazza a fianco della cattedrale. Faceva parte in origine del Convento delle Suore Domenicane sorto nel 1579. La chiesa fu benedetta il I Novembre 1601 dal Rettore Ottavio Lenzini, lo stesso che aveva ampliato la parrocchiale. E' detta "dei Rossi" perché sede fino qualche tempo fa della omonima Confraternita. Attuale sede del Museo di Arte Sacra.

[modifica] Tradizioni

Dalle antichissime origini del paese si sono consolidate nel corso dei secoli tradizioni che, conservate dall'amore che i fiumalbini hanno sempre nutrito per la loro terra, rimangono vive tutt'oggi.

[modifica] S. Bartolomeo

La più significativa è senz'altro la Festa del Patrono, San Bartolomeo. La notte della vigilia, [23 agosto], viene ripetuta ormai da secoli l'illuminazione del paese e dei luoghi circostanti a fiamma viva: torce, lumi, fiaccole, candele illuminano di una luce suggestiva le sue vie percorse dalla processione con la statua del Santo. Vi fanno cornice e onore nei tradizionali costumi e con stendardi che si conservano da secoli, le due Confraternite, dei Bianchi e dei Rossi. La serata termina con un suggestivo spettacolo pirotecnico. Nella giornata del 24 viene fatta, sempre ad onore del patrono, la tradizionale fiera con allestimento delle bancarelle per le vie del paese e alla sua conclusioneviene organizzata una grande tombolata

[modifica] Presepe vivente

Ogni due anni, nelle feste natalizie, si rinnova la tradizione del Presepe Vivente. Il paese diventa teatro di una sacra rappresentazione alla quale partecipa la quasi totalità dei fiumalbini: rivivono in antichi costumi non solo i personaggi della Notte Santa, ma anche le figure tradizionali degli antichi mestieri. Le strade, le voltine, gli scantinati diventano stazioni di scene che fanno rivivere un passato secolare.

[modifica] Altre

Ma secoli di storia rivivono anche in tradizioni minori come la Fiaccolata del Martedì Grasso, con fiaccole di oltre tre metri; i giochi Pasquali con le uova; la tradizionale fiera della seconda domenica di Luglio, un tempo importante appuntamento per il mercato del bestiame.