Gianni De Michelis
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Gianni De Michelis (Venezia, 26 novembre 1940) è un uomo politico italiano.
Laureato in chimica industriale, è stato professore associato di Chimica nell'ateneo veneziano. La sua esperienza politica inizia come consigliere e assessore del Comune di Venezia, successivamente è stato deputato alla Camera (dal 1976 al 1994, ministro delle Partecipazioni statali (dal 1980 al 1983), ministro del Lavoro (nel 1986), vicepresidente del Consiglio dei Ministri (1988-1989), ministro degli Affari esteri (dal 1989 al 1992). Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, ne è il segretario nazionale.
De Michelis si definisce, allo stesso tempo, anti-comunista e anti-democristiano. È cresciuto - tra l'altro - in una famiglia protestante, di stampo metodista.
Nel corso degli anni Ottanta, è emersa agli occhi dell'opinione pubblica la sua passione per il ballo: De Michelis, che intanto ricopriva importanti incarichi di governo, era appassionato di discoteche fino a diventarne un estimatore, tant'è che decise di raccogliere i più importanti locali notturni in una guida illustrata dal titolo Dove andiamo a ballare questa sera? : guida a 250 discoteche italiane (Milano 1988, Mondadori).
A questo proposito, è noto un commento di Enzo Biagi che lo definì "un avanzo di balera", per sintetizzare in tre parole i suoi trascorsi giudiziari e la propensione al ballo.
Nel 1997, tre anni dopo lo scioglimento del Psi, diventa segretario del Partito Socialista, piccolissimo movimento nato l'anno prima per volontà di Ugo Intini.
A seguito della tempesta giudiziaria scatenata dai giudici del cosiddetto Pool di "Mani Pulite", dopo più di 35 diversi procedimenti giudiziari, oltre alle moltissime assoluzioni, è stato condannato in via definitiva a 1 anno e 6 mesi, patteggiati a Venezia, per le tangenti autostradali del Veneto e a 6 mesi in via definitiva patteggiati per finanziamento illecito Enimont.
Nel 2001 è fondatore del Nuovo PSI, insieme a Bobo Craxi, figlio di Bettino, partito che nasce in aperta polemica con la sinistra italiana e che, pertanto, sceglie di confluire nella Casa delle Libertà, la coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi. Ma De Michelis commenta: "Non avevamo altra scelta, aspettiamo che giunga a compimento la crisi che corrompe la sinistra dall'interno".
Dalla nascita del partito, De Michelis ricopre la carica di segretario nazionale.
Alle elezioni europee del 2004, viene eletto deputato del Parlamento europeo, per la lista "Socialisti Uniti per l'Europa" (costituita dal Nuovo PSI insieme ad altri movimenti d'ispirazione socialista) nella circoscrizione sud, ricevendo 34 mila preferenze. Non aderisce ad alcun gruppo parlamentare europeo in attesa che venga presa in considerazione la sua richiesta, a nome del Nuovo PSI, di essere accolto nel Gruppo del Partito Socialista Europeo.
A Strasburgo, è membro della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia; della Commissione giuridica; della Sottocommissione per la sicurezza e la difesa; della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese; della Delegazione all'Assemblea parlamentare Euromediterranea.
Nel corso dell'incontro tenuto dal 21 ottobre-23 ottobre che avrebbe dovuto divenire il V Congresso Nazionale del partito, viene contestato dalla corrente guidata da Bobo Craxi che chiede di abbandonare subito la Casa delle Libertà per ricercare un'alleanza a sinistra. La maggioranza del partito, assieme a De Michelis, non è d'accordo e, nel movimentato incontro, abbandona i lavori dichiarando il V Congresso mai aperto, mentre i delegati di minoranza rimasti acclamano Bobo Craxi segretario.
Il 28 dicembre 2005, con una sentenza di Primo Grado, il Tribunale Civile di Roma accoglie, in un primo tempo, il ricorso di Bobo Craxi che presumeva di essere stato nominato nuovo segretario nazionale del Nuovo PSI, a seguito dell'incontro che doveva diventare il V Congresso ma, meno di un mese dopo nel gennaio 2006, De Michelis si vede confermare in Appello nella sua carica di segretario nazionale del Nuovo PSI dallo stesso Tribunale.
Alle elezioni politiche del 2006 viene eletto deputato nazionale per la lista formata in congiunzione con la Democrazia Cristiana per le Autonomie; tuttavia, De Michelis abbandona l'incarico preferendo rimanere al Parlamento europeo. La decisione è motivata dal fatto che, al suo posto, al PE sarebbe entrato Luciano Racco, ora non più esponente del Nuovo PSI ma passato con I Socialisti di Bobo Craxi.
[modifica] Cronologia
1962-1964: Presidente dell’UGI;
1964: Eletto al Consiglio Comunale di Venezia;
1969: Nominato assessore comunale all’Urbanistica;
1976: Membro della Segretaria Nazionale del PSI; eletto al Parlamento Italiano (riconfermato fino al '94);
1980-1999: Professore Associato di chimica presso l’Università degli Studi di Venezia;
1980-1983: Ministro delle Partecipazioni Statali;
1983-1987: Ministro del Lavoro;
1984-1992: Presidente di Aspen Institute Italia (attualmente è ancora socio);
1987-1988: Presidente del Gruppo Parlamentare del PSI;
1988-1989: Vice Presidente del Consiglio dei Ministri;
1989-1992: Ministro degli Affari Esteri;
1994: Consulente per Aziende Italiane nel Medio ed Estremo Oriente;
1997: Viene eletto segretario nazionale del Partito Socialista;
1999: Consulente per Aziende Italiane nell’area dei Balcani;
2001: Fonde il Ps con la Lega Socialista e nasce il Nuovo PSI divenendone segretario nazionale;
2004: Eletto eurodeputato per la lista Socialisti Uniti per l'Europa nella circoscrizione dell'Italia meridionale;
2005: Gli viene contestata la carica di Segretario Nazionale del Nuovo PSI, in seguito alla sentenza del Tribunale Civile di Roma per un ricorso di Bobo Craxi, che rivendica a sua volta di essere stato nominato nuovo segretario nazionale del Nuovo PSI, a seguito dell'incontro del 21 ottobre-23 ottobre (V Congresso Nazionale del partito).
2006 gennaio: si vede confermare in Appello nella sua carica dallo stesso Tribunale Civile di Roma.
[modifica] Curiosità
Giovanni Botero, il protagonista de Il portaborse, il film di Daniele Luchetti interpretato da Nanni Moretti, è stato giudicato una sintesi delle personalità di Claudio Martelli e Gianni De Michelis.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda personale al Parlamento europeo
- Biografia di De Michelis sul sito del Ministero degli Esteri
- Note: sul sito del Parlamento europeo non è presente la Dichiarazione di interessi finanziari di Gianni De Michelis
Predecessore: | Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana | Successore: | |
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Giulio Andreotti | 1989 - 1992 | Vincenzo Scotti | I |
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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giugno 2004 - in carica |
Non iscritti | Socialisti Uniti per l'Europa | Nuovo PSI | Sud | 33.947 |