Giuditta I
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuditta I |
Gustav Klimt, 1901 |
Olio su tela, 84 × 42 cm |
Vienna, Österreichische Galerie Belvedere |
"Giuditta I" è un dipinto ad olio su tela di cm 84 x 42 realizzato nel 1901 dal pittore austriaco Gustav Klimt.
Quest'opera rappresenta la maturità del pittore austriaco: è considerata come la prima opera del periodo aureo, contraddistinto da un linguaggio di forte astrazione simbolica e dall'uso massiccio dell'oro.
Racchiusa in una cornice di rame sbalzato (realizzata da suo fratello Georg, scultore e cesellatore), Klimt dipinge per la prima volta (una seconda Giuditta seguirà nel 1909) la bella eroina biblica. Il soggetto è stato sempre utilizzato quale metafora del potere di seduzione delle donne, che riesce a vincere anche la forza virile più bruta. In clima simbolista la figura di Giuditta si presta ovviamente alla esaltazione della femme fatale crudele e seduttrice, che porta alla rovina e alla morte il proprio amante. Il pittore raffigura la protagonista come una donna moderna, con il volto di Adele Bloch-Bauer, esponente dell'alta società viennese.
L'immagine ha un taglio verticale molto accentuato con la figura di Giuditta, di grande valenza erotica, a dominare l'immagine quasi per intero. La testa di Oloferne appare appena di scorcio, in basso a destra, tagliata per oltre la metà dal bordo della cornice. Da notare la notevole differenza tra gli incarnati della figura, che hanno una resa tridimensionale, e le vesti, trattate con un decorativismo bidimensionale molto accentuato.
Dietro la testa di Giuditta è rappresentato un paesaggio arcaico e stilizzato di colline e alberi, che richiama i motivi decorativi geometici tratti dalle ceramiche micenee.
L'opera è esposta al Österreichische Galerie Belvedere di Vienna .