Ichthyosauria
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Ittiosauri Stato di conservazione: Fossile |
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Classificazione scientifica | |||||||||||||||
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Gli ittiosauri (Ichthyosauria) sono un gruppo di rettili marini vissuti dal Triassico al Cretaceo, dotati di un muso aguzzo e di zampe simili a pagaie.
Indice |
[modifica] Rettili simili a delfini
Il loro nome deriva dall'aspetto pisciforme (dal greco Ichtyos). La loro forma potrebbe ricordare quella degli odierni cetacei, in particolare i delfini, ma si tratta comunque di Rettili, appartenenti alla sottoclasse dei parapsidi. Gli ittiosauri, però, avevano due paia di pinne pari (i delfini hanno soltanto quelle anteriori) e la coda era disposta verticalmente, mentre nei delfini essa è orizzontale. La coda era, almeno nelle forme più evolute, simmetrica e falciforme, sostenuta nel lobo inferiore dalla parte terminale della colonna vertebrale, piegata verso il basso, mentre il lobo superiore non aveva sostegno scheletrico, analogamente alla pinna dorsale.
[modifica] Modo di vita
Gli ittiosauri erano attivi predatori, ed il loro adattamento alla vita acquatica era così spinto da rendere possibile la nascita dei piccoli in mare: erano probabilmente ovovivipari. Data la debolezza degli arti trasformati in pinne essi infatti avrebbero incontrato difficoltà nel movimento sulla terraferma. Alcuni fossili sembrano confermare il "parto" di piccoli già formati. Il nuoto traeva la spinta principale dal movimento laterale della coda, mentre le pinne pari erano probabilmente usate per controllare la direzione e fornire stabilità al corpo.
[modifica] Origini e sviluppo nel tempo
L'origine degli ittiosauri è tuttora un mistero, ma alcuni strani rettili marini del Triassico inferiore (Hupehsuchus) potrebbero essee gli antenati di questo gruppo. Gli ittiosauri conobbero un'espansione incredibile nel corso del Triassico, dando vita a forme giganti (Shonisaurus), e si diversificarono ulteriormente nel Giurassico. Benché i primi ittiosauri (ad es. Cymbospondylus) avessero un aspetto vagamente serpentiforme, le forme del Giurassico svilupparono un profilo altamente idrodinamico simile a quello dei tonni e dei cetacei, con tanto di pinna caudale ampiamente falcata e pinna dorsale ben sviluppata. Le impronte di queste pinne si possono osservare in alcuni resti di ittiosauri (Stenopterygius) a conservazione eccezionale ritrovati a Holzmaden, in Germania.
[modifica] Declino degli ittiosauri
Verso la fine del Giurassico, gli ittiosauri conobbero un rapido declino, forse per la concorrenza di altri rettili marini come i plesiosauri e i pliosauri. Alcune forme (Platypterygius) soravvissero nel Cretaceo, ma è una credenza sbagliata quella secondo la quale gli ittiosauri scomparvero alla fine del periodo, 65 milioni di anni fa, insieme ai dinosauri e a molti altri rettili: in realtà gli ittiosauri si estinsero molto prima, verso il Cretaceo medio, circa 100-90 milioni di anni fa.