Lanterna Verde
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Lanterna Verde | |
Vero nome: | Diversi |
Nome originale: | Green Lantern |
Creatore/i: | Martin Nodell e Bill Finger |
Editore: | DC Comics |
Prima apparizione: | All-American Comics n. 16 (luglio 1940) |
Prima apparizione italiana: | |
Stato attuale: | Attivo |
Abilità: | L'anello ha poteri quasi illimitati, dettati dalla forza del possessore; i limiti dipendono dall'anello |
Alleanze: | JSA, JLA |
DC Comics | |
Progetto Fumetti • Progetto Cinema | |
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Lanterna Verde è il nome di diversi personaggi dei fumetti pubblicati dalla statunitense DC Comics.
Il Corpo delle Lanterne Verdi è una sorta di corpo di polizia spaziale che ha il compito di mantenere l'ordine nell'universo e di fronteggiare i pericoli che ne minacciano l'esistenza.
Fondato dal popolo di immortali che vive sul pianeta Oa, prende il posto del precedente organo di controllo, un gruppo di automi denominato Manhunters che ad un certo punto si è ribellato ai Guardiani: la loro ribellione è, infine, sfociata nel crossover Millennium, curante il quale i principali eroi della Terra e dell'universo si unirono insieme per fronteggiare alla terribile minaccia.
«Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda |
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(Il giuramento delle Lanterne Verdi (trad. Play Press))
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È questo il giuramento che ogni Lanterna Verde deve recitare nel momento in cui riceve l'anello del potere dai Guardiani dell'Universo di Oa o dalla precedente Lanterna Verde. Ed è, inoltre, il giuramento che ogni Lanterna Verde deve recitare per ricaricare l'anello ogni 24 ore, mettendo la mano nella lanterna personale, copia perfetta e identica di quella presente sul pianeta Oa.
Per ripercorrerne la storia, occorre esaminare quali Lanterne Verdi ha avuto la Terra nel corso dell'ultimo mezzo secolo.
Indice |
[modifica] Alan Scott
Lanterna Verde è un personaggio che fa il suo esordio in piena golden age. È in grado di realizzare ogni cosa riesca a pensare la sua immaginazione e quindi è potenzialmente il supereroe più potente in assoluto.
Il primo ad avere nelle mani questo potere è Alan Scott, ideato da Bill Finger e Martin Nodell sulle pagine di All American Comics numero 16 del 1940: si imbatte, infatti, in uno strano meteorite caduto sulla Terra che emana strane radiazioni verdi.
Quasi guidato telepaticamente dal meteorite (un pezzo del pianeta Oa), dal minerale racchiuso al suo interno realizza un anello ed una lanterna di luce, che gli serve per ricaricare periodicamente il suo anello.
Ovviamente si confeziona un costume, abbastanza classico per il genere supereroico: un ampio mantello viola ed una maschera dello stesso colore, quindi una maglia color rosso con un cerchio giallo sul petto sopra il quale c'è il suo simbolo, una lanterna verde.
Infine un paio di pantaloni verdi e gli immancabili stivali, questi rossi, ai piedi.
Primo protettore di Gotham, secondo la continuity attuale, ha rappresentato un vero e proprio mito per molti giovani gothamiti, tra cui il piccolo Bruce Wayne, che ne ripercorrerà le orme, ma con un costume ed un ruolo molto più oscuro: quello di Batman. Come detto dai poteri praticamente onnipotenti, aveva un'unica limitazione: il legno.
Il suo potere era, infatti, inefficace contro oggetti in legno. Questa limitazione consentiva, quindi, agli autori di avere spunti interessanti per le storie e soprattutto di trovare modi sempre abbastanza elaborati per mettere in difficoltà l'eroe. Si unì, poi, alla Justice Society of America, il primo supergruppo del fumetto americano.
Come per tutti i personaggi della golden age cadde nel dimenticatoio nel corso degli anni Cinquanta, per poi tornare sulla cresta dell'onda durante la silver age, con un nuovo uomo sotto la maschera. Alan Scott, però, non venne completamente dimenticato, facendo comparsate prima in cross-over inter-dimensionali, quindi, dopo Crisis, rimanendo stabilmente come eroe delle origini, in una nuova continuity in cui c'era spazio per tutti gli eroi della golden age.
[modifica] Hal Jordan
Per approfondire, vedi la voce Hal Jordan. |
I Guardiani dell'Universo, gli immortali di Oa, ponendo per convenzione il loro pianeta al centro dell'universo, lo avevano quindi diviso in oltre duemila settori, assegnando ognuno dei quali ad un essere intelligente dalla provatà onesta e dal grande coraggio. Ogni volta che una Lanterna Verde si ritirava o moriva, l'anello sondava il pianeta abitato più vicino alla ricerca di un essere adatto per gestire la più potente arma dell'universo e quindi gli si presentava scaricandogli nella mente tutte le informazioni necessarie per iniziare il suo compito di protezione.
È in questo modo che Hal Jordan diventa il secondo terrestre a vestire il manto di Lanterna Verde: Abin Sur, la Lanterna Verde del settore in cui è inclusa la Terra, compie un atterraggio di fortuna sul nostro pianeta. Ferito a morte manda il suo anello in cerca di chi lo possa sostituire e la scelta cade proprio su Hal Jordan, collaudatore di aerei per la Ferris Aircraft, spericolato sul lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Insieme all'Uomo Ragno è il personaggio più amato dai lettori di fumetti, oltre ad essere diventato il simbolo vero, insieme ai Fantastici Quattro e a Flash, della silver age, l'epoca della rinascita dei supereroi. Riportato in vita sotto la spinta di Julius Schwartz, probabilmente uno dei migliori editor dell'editoria a fumetti mondiale, la nuova Lanterna Verde diventa, quindi, un personaggio di grande successo, proposto sulle pagine di Showcase da John Broome, Gil Kane e Joe Giella, anche grazie ai problemi ed ai dubbi di un Hal Jordan alle prime armi, con un potere immenso tra le mani da gestire.
Grande amico di Barry Allen, il secondo Flash, fonda con lui, Black Canary, Aquaman e J'onn J'onzz la JLA (continuity post-Crisis), il più potente gruppo di supereroi del cosmo DC, di cui chiunque vorrebbe far parte.
Il suo coraggio, la sua gloria, e la sua spericolatezza diventano famosi e soprattutto diventano un esempio per tutti, giovani e vecchi eroi. Limitato solo dalla sua volontà e dall'impossibilità di agire sugli oggetti di colore giallo, le sue certezze sull'ordine dei Guardiani dell'Universo, già minate dalla storia di Ganthet, crollano definitivamente dopo la distruzione di Coast City, la sua città, e Jordan parte alla volta di Oa per distruggere i Guardiani, il Corpo e chiunque si opponga tra lui e il suo obiettivo: entrare nella Batteria Centrale posta sul pianeta.
Dopo aver ucciso migliaia di Lanterne, compresi il suo primo maestro Kilowog e l'eterno nemico Sinestro, si fonde con la Batteria Centrale, per poi tornare, alcuni mesi più tardi, come Parallax e dare origine all'evento denominato Ora Zero con in quale vorrebbe far ripartire da zero l'universo cancellando tutti gli errori precedenti, primo fra tutti la distruzione di Coast City, la sua città. Fermato da tutti gli eroi della Terra, ritornerà per la sua ultima avventura durante L'ultima notte per salvare il suo pianeta dalla distruzione.
Il suo coraggio e la sete di riscatto della sua anima gli concederà una seconda occasione nei panni dello Spettro.
Nel 2005, però, rispondendo alle pressanti richieste dei lettori, che avevano decretato il fallimento della serie dedicata a questa sua ultima incarnazione, decidono di far ritornare il personaggio nei panni di Lanterna Verde in una miniserie, al momento in corso di pubblicazione in Italia, ad opera di Geoff Johns ed Ethan van Sciver.
[modifica] John Stewart e Guy Gardner
Durante il suo periodo come Lanterna Verde, Jordan si ritirò un paio di volte. In tali occasioni vennero chiamati in sua sostituzione altri due terrestri, John Stewart e Guy Gardner.
Mentre Stewart è stato un abile combattente, fedele e ordinato, ligio al dovere (quando lasciò il corpo, si unì alle Stelle Scure, un gruppo di polizia cosmica alternativo alle Lanterne Verdi), Gardner era un elemento assai difficile da controllare, probabilmente a causa della sua forte personalità, di un carattere molto guascone e della sua grandissima forza di volontà, l'unico motore in grado di far funzionare correttamente l'anello. Anche Gardner fece parte della Justice League of America per un breve periodo e dopo fu trasferito nella filiale europea del gruppo con sede a Parigi.
[modifica] Kyle Rayner
Dopo lo sterminio causato dalla follia di Jordan, Ganthet, unico oano sopravvissuto, si dirige sulla Terra alla ricerca di un nuovo portatore per l'ultimo anello rimasto. La scelta cade su Kyle Rayner, giovane cartoonist di New York che si ritrova improvvisamente catapultato nel mondo dei supereroi. Questa improvvisa nuova situazione gli porterà molti problemi, primo fra tutti la morte della sua fidanzata, Alex, e quindi le diffidenze da parte di molti tra i suoi più esperti colleghi.
All'ombra di Jordan, Kyle cercherà di dimostrarsi sempre all'altezza, ma sarà spesso egli stesso il primo a mettere in dubbio il suo valore e nonostante sia addirittura riuscito a contenere l'esplosione di una supernova nel lontano futuro (vedi One Million) e, più avanti, abbia dimostrato il suo coraggio durante l'Età dell'Ossidiana facendo il sacrificio determinante per la vittoria finale della JLA, decide di ritirarsi per un po' dalle scene (a nulla valgono le parole di stima dell'amico Wally), lasciando il suo posto a John Stewart, che dopo anni ritorna, così, a essere una Lanterna Verde.
[modifica] Il giuramento
Il giuramento delle Lanterne Verdi nell'originale è:
«In brightest day, in blackest night,
No evil shall escape my sight. |
Nell'edizione italiana è stato tradotto in diversi modi.
Edizione Mondadori
«Chi del male nel poter confida,
di Lanterna Verde tema la luce.» |
Edizione Williams:
«Nel giorno più lucente, nella notte più fonda,
il male non sfuggirà alla mia vista! |
Edizione Cenisio:
«Alla luce del giorno, nel buio della notte,
giuro di non farmi sfuggire nessun nemico! |
Edizione Play Press:
«Nel giorno più splendente, nella notte più profonda
nessun malvagio sfugga alla mia ronda |
Edizione MERAK:
«Nel giorno più luminoso, nella notte più scura
sul male ricada la pena più dura |
[modifica] Altri media
John Stewart compare nei panni di Lanterna Verde nella serie dedicata alla Justice League realizzata dagli stessi autori dei cartoni animati di Batman.
Nella versione italiana del cartone la voce del personaggio è del noto doppiatore Pietro Ubaldi, mentre in originale è di Phil LaMarr.
[modifica] Collegamenti esterni
- In italiano
- In inglese
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