Lavorazione a maglia
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La lavorazione a maglia è una antichissima arte che si realizza con strumenti chiamati ferri.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la lavorazione a maglia non è un'attività riservata alla parte femminile della popolazione: nella foto, alcuni Taquileños, indigeni della regione del Lago Titicaca, si impegnano appunto in questa attività.
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[modifica] Gli strumenti di base: i ferri
Gli strumenti di base dei lavori a maglia sono i ferri, che si possono trovare in commercio in diversi materiali la cui scelta dipende dal gusto personale: acciaio, alluminio, plastica e legno.
La lunghezza dei ferri può variare dai 20 agli 80 centimetri a seconda del capo che si vuole confezionare.
I ferri per il lavoro a maglia hanno un numero che corrisponde al loro diametro, più sono sottili, più il numero è basso. Le misure possono variare dai 2 ai 15 millimetri con una numerazione che procede ogni mezzo numero.
Il numero 2 è il più sottile; i ferri più usati per lavori in filato di media grossezza sono i ferri n. 5 e n. 6.
I ferri si possono dividere in tre categorie:
- ferri a una punta, servono per i pezzi base da lavorare separatamente (davanti, dietro, maniche, colli, tasche, pannelli, inserti, ecc.) e che hanno all'estremità opposta un pomellino per non far scivolare le maglie
- ferri a due punte, per lavorare capi in tondo, come guanti, calze, colli o berretti, senza dover fare cuciture
- ferri circolari, per realizzare lavori di forma tubolare, per certi tipi di collo o per capi che non richiedono cuciture
Tipici capi che non richiedono cuciture sono ad esempio i pullover originali dell'Isola di Fair.
I ferri (o aghi da lana) hanno differenti misure a seconda dei vari paesi, e questo potrebbe creare confusione specialmente per i principianti. Non è difficile trovare su Internet una knitting needle comparison chart, o una crochet hook comparison chart (cioè tabelle di conversione delle misure, rispettivamente per i ferri e per gli uncinetti).
[modifica] Gli strumenti di base: gli accessori
Oltre ai ferri, è necessario avere a portata di mano altri strumenti:
- -un paio di forbici per tagliare i fili;
- -aghi da lana per cucire, con punta arrotondata (ora realizzati anche in plastica e con un comodo occhiello per far passare anche filati grossi);
- -un metro per misurare;
- -un uncinetto per raccogliere i punti ed eseguire le rifiniture.
Ci sono anche accessori facoltativi e molto utili come:
- -proteggi-punte, un piccolo cappuccio di gomma da infilare sulla punta dei ferri per non far uscire le maglie;
- -contagiri, una sorta di contachilometri manuale, della grandezza di 1-2 cm, che serve per tenere il conto del numero dei ferri lavorati;
- -ferri ausiliari, cioè ferri in aggiunta a quelli necessari alla lavorazione, utilizzati per realizzare incroci di maglie, asole per bottoni, tasche, ecc.;
- -spilloni da balia per trattenere le maglie aperte che si lasciano in sospeso;
- -portagomitoli, grembiuli porta lavoro, cestini porta lavoro, per tenere il lavoro pulito e ordinato.
- -bobine da intarsio, per tenere i fili separati nelle lavorazioni jacquard a mano
- -graffette, una sorta di clips in plastica utilizzate per segnare punti chiave durante la lavorazione (es. aumenti, diminuzioni, incroci, ecc.)
In ogni caso, è buona abitudine tenere a portata di mano carta e penna, per eventuali conteggi, promemoria, ecc.
[modifica] I filati
Per la lavorazione a maglia, si possono usare diversi tipi di filato:
- quelli derivati da fibre vegetali: lino, cotone, canapa, juta, agave, cocco, cellulosa, ecc.
- quelli derivati da fibre animali: seta, lana,
- quelli derivati da fibre sintetiche: poliammide, poliestere, viscosa, nylon, rayon, acrilico.
[modifica] Le fibre vegetali
I primi filati ad essere utilizzati furono quelli derivanti dalle fibre vegetali come:
- il lino, coltivato dagli Egiziani fin dal V° millennio a.C. e ricavato dalla macerazione delle fibre della pianta omonima;
- il cotone, che fu introdotto in Sicilia già nel IX secolo e si diffuse per il resto dell'Europa verso il 1300; la seta ricavata dal filamento del bozzolo del baco da seta, la cui lavorazione si praticava già nella Cina del 2600 a.C. circa.
[modifica] Le fibre naturali
La filatura della lana si sviluppò invece dopo quella delle fibre vegetali e furono gli Assiri e i Babilonesi a scoprire l'arte della lavorazione di questo materiale, arte che si diffuse rapidamente in tutto l'Occidente.
Dopo l'anno Mille, fu l'Italia a distinguersi per la produzione della lana, soprattutto per i prodotti provenienti da Firenze.
Durante il Medioevo il commercio della lana rappresentò il settore più redditizio dell'economia inglese.
Dalla metà del Quattrocento, il re d'Inghilterra decise che il mercato della lana dovesse svolgersi in una sola città e a tale scopo venne nominata Calais, situata sulle coste francesi del canale della Manica.
La supremazia dei mercanti inglesi durò fino a quando si impose sul mercato la "Compagnia dei Mercanti Avventurieri" che commercializzava tessuti ottenuti da lana inglese, ma lavorati nei Paesi Bassi e nelle Fiandre grazie alla diffusione del telaio meccanico.
Oggi in commercio vi sono vari tipi di filati che si possono ottenere dalla tessitura di fibre naturali, animali o vegetali oppure chimiche, artificiali e sintetiche.
[modifica] Consigli
Bisogna scegliere il filato in base al tipo di lavoro che si vuole eseguire, preferendo lane di buona qualità e che abbiano sull'etichetta lo stesso numero di bagno che di solito affianca il numero di colore.
Se la lana acquistata è in matasse bisogna dipanarla, possibilmente con un arcolaio, altrimenti ci si può servire degli schienali di due sedie messi l'uno contro l'altro.
Per lavorare senza affaticarsi, è necessario sedersi su una sedia con schienale rigido e senza braccioli, lavorare in un luogo ben illuminato e fare ogni tanto una pausa, badando però a non lasciare il ferro a metà per evitare che, alla ripresa, le maglie risultino irregolari.
Utile è avere a portata di mano un block notes sul quale riportare gli aumenti, le diminuzioni e gli incroci fatti, in modo tale da sapere sempre in quale punto è stato interrotto il lavoro.
Non meno importante è misurare spesso il capo appoggiandolo sempre su un piano, senza tirarlo né in orizzontale né in verticale.
[modifica] Glossario
*Accavallare: passare una maglia dal ferro sinistro a quello destro, lavorare la maglia seguente e con il ferro sinistro entrare nella maglia passata e, con un movimento da destra a sinistra, farla passare sopra la maglia seguente. Al posto di due maglie rimarrà una sola maglia.
- Aumentare: aggiungere una o più maglie al lavoro.
- Avviare: partire con il ferro di inizio formando le singole maglie.
- Diminuire: diminuire una o più maglie al lavoro.
- Gettare: avvolgere il filo intorno al ferro destro in senso antiorario prima di lavorare una maglia.
- Intrecciare: mettere alcuni punti sul ferro ausiliario e lavorarli successivamente alle maglie che seguono.
- Maglia: l'asola che si trova sul ferro.
- Maglia d'inizio: la prima maglia di ogni ferro.
- Maglia doppia: maglia lavorata assieme a quella immediatamente sotto di essa.
- Maglia ritorta: maglia lavorata prendendola da dietro.
- Passare: trasferire una maglia dal ferro sinistro al ferro destro senza lavorarla.
- Riprendere: lavorare le maglie lasciate in sospeso o riprendere i punti sul ferro per lavorare un collo o un bordo.
- Vivagno: la prima e l'ultima maglia di ciascun ferro
[modifica] La lavorazione a maglia nell'arte
Nella storia dell'arte, molti pittori si sono occupati di figure femminili intente nel lavoro a maglia:
- Rolando Monti (Lavori a maglia)
- Martin Brimmer (Prima lezione di lavoro a maglia)
- Frans Pieter Lodewyk van Kuyck (Contadina che lavora a maglia aspettando di asciugarsi al sole)
- Hans Thoma (Ritratto della sorella Agata)
- Carl Spitzweg (L'incaricato che lavora a maglia)
- Albert Anker (Le piccole lavoratrici a maglia)
- Ivan Petrovich Argunov (Ritratto della contessa Tolstoy)
- Wilhelm Maria Hubertus Leibl (Ragazze di Ofenbank che lavorano a maglia)
[modifica] Curiosità
Il motto della DMC è Tenui filo magnum texitor opus (un capolavoro nasce da un filato raffinato).
Democrito (secolo V a.C.) scriveva: «Noi siamo stati discepoli delle bestie nelle arti più importanti : del ragno nel tessere e nel rammendare...».
[modifica] Voci correlate
- Caterinetta
- Storia del lavoro a maglia
- Lavoro all'uncinetto
- Lavori a maglia
- Punti base della lavorazione a maglia
- Fibra tessile