Marcello Pera
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Marcello Pera (Lucca, 28 gennaio 1943) è uno studioso di filosofia ed un uomo politico italiano. È stato Presidente del Senato della Repubblica durante la XIV Legislatura.
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[modifica] Studi e primo impegno politico
Diplomatosi in ragioneria, lavora prima alla Banca Toscana e poi alla Camera di Commercio di Lucca, poi decide di studiare filosofia all'Università di Pisa.
Dopo la laurea rimane all'università a Pisa diventando professore ordinario di filosofia della scienza e concentrando i suoi studi su Karl Popper, il filosofo austriaco teorico della "società aperta". Nel 1982 pubblica l'opera Popper e la scienza su palafitte. Pera si era avvicinato a questo pensatore negli anni Settanta, quando il clima dominante non era certo favorevole al liberalismo di stampo anglosassone.
Per un lungo periodo vicino al Partito Socialista Italiano (è fautore di un «socialismo pragmatico»), nel 1992 si candida senza successo alle elezioni politiche tra le fila del Partito Radicale di cui condivide le posizioni laiche ed anticlericali. È l'anno di Mani Pulite, e Pera assume una posizione giustizialista condannando fermamente lo scandalo di Tangentopoli e auspicando un'epurazione dalla politica italiana.
[modifica] Adesione a Forza Italia
Nel 1994 dopo la "discesa in campo" di Silvio Berlusconi, aderisce a Forza Italia, partito con cui è eletto al Senato nel 1994, 1996 e 2001 diventando responsabile giustizia del partito. Secondo il radicale Michele De Lucia, che ha scritto il libro "Siamo alla frutta. Ritratto di Marcello Pera", nel periodo precedente alla sua adesione a Forza Italia, Pera avrebbe dichiarato: "Berlusconi è a metà strada tra un cabarettista azzimato e un venditore televisivo di stoviglie, una roba che avrebbe ispirato e angosciato il povero Fellini".
A seguito dell'adesione a Forza Italia, Pera assume una posizione "garantista", criticando l'opera dei magistrati che, a suo dire devono smetterla di intromettersi nella politica. Appoggia le tesi dei garantisti, tra cui l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale e a sostegno delle sue tesi disse che anche a Giovanni Falcone "non piacevano pm e giudici uniti assieme in una sola carriera" e che egli "non credeva più all'obbligatorietà dell'azione penale che, com'è oggi, è solo una presa in giro".
[modifica] La Presidenza del Senato e l'amicizia con Benedetto XVI
Alla vigilia delle elezioni politiche 2001 viene comunemente indicato come il futuro Guardasigilli (sembra che ai suoi collaboratori avesse già detto che, appena arrivato al ministero di via Arenula, per prima cosa avrebbe fatto cambiare la scrivania: non si sarebbe seduto a quella che fu di Palmiro Togliatti).
Vincendo alle elezioni il collegio uninominale di Lucca, l'unico della Toscana andato al centrodestra viene nominato Presidente del Senato della Repubblica, seconda carica dello Stato.
Già collaboratore ai quotidiani Corriere della Sera, Il Messaggero e La Stampa, scrive nel 2003 con l'allora cardinal Joseph Ratzinger il libro Senza radici, nel quale denuncia il decadimento morale dell'Europa a suo dire impoverita dal rifiuto delle sue radici cristiane e minacciata dal terrorismo islamico. Nel libro scrive: "Soffia sull'Europa un brutto vento. Si tratta dell'idea che basta aspettare e i guai spariranno da soli, o che si può essere accondiscendenti anche con chi ci minaccia e potremo cavarcela. È lo stesso soffio del vento di Monaco nel 1938".
In questo periodo nasce il legame umano e intellettuale tra il futuro Pontefice Benedetto XVI e lo studioso di matrice empirista: i due si sono trovati in sintonia sul futuro dell’Europa e hanno manifestato le comuni preoccupazioni per una civiltà occidentale minata al suo interno dal relativismo e all’esterno dal fondamentalismo islamico. Pur definendosi tuttora un ateo Pera, dopo un passato da anticlericale, si è avvicinato alla Chiesa.
Nell'agosto del 2005, ospite al Meeting per l'amicizia fra i popoli organizzato ogni anno a Rimini da Comunione e liberazione, pronuncia un criticato discorso sulla "crisi dell'occidente" e sulla necessità di "riaffermare il valore della civiltà occidentale come fonte di princìpi universali e irrinunciabili". In questo discorso parlando dell'immigrazione afferma che "in Europa la popolazione diminuisce, si apre la porta all'immigrazione incontrollata e si diventa tutti meticci". Sulla questione delle radici cristiane nel 2004 è uscito un libro con due saggi, uno di Pera e uno di Ratzinger (Senza radici). Per le posizioni su questa tematica Pera è considerato un esponente del cosiddetto pensiero cristianista (teocon) all'interno del movimento neoconservatore italiano.
Alle elezioni politiche del 2006 viene rieletto senatore per Forza Italia.
[modifica] Collegamenti esterni
- Wikiquote contiene citazioni di o su Marcello Pera
- Sito ufficiale
- Biografia ufficiale (sito del Senato)
- L'appello Per l'Occidente lanciato da Marcello Pera
- Brani del libro: "Campioni d'Italia"
- Scheda personale al Senato
[modifica] Bibliografia
- Popper e la scienza su palafitte, Pera M., Laterza, Bari, 1980
- Senza radici, Pera M., Ratzinger J., Mondadori, Milano 2004, ISBN 8804544740
- Campioni d'Italia, Barbacetto G., Marco Tropea Editore, 2002, ISBN 8843803549
- Siamo alla frutta. Ritratto di Marcello Pera, De Lucia M., Kaos Edizioni, 2005, ISBN 88-7953-153-0
Predecessore: | Presidente del Senato della Repubblica | Successore: | |
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Nicola Mancino | 2001 - 2006 | Franco Marini | I |