Olimpia d'Epiro
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Olimpia (Greco: Ολυμπιας) (ca. 375 a.C. - 316 a.C.) fu una principessa Epirota, moglie di Filippo II di Macedonia e madre di Alessandro Magno. Secondo diverse leggende, Olimpia non generò Alessandro con Filippo che aveva paura di lei e della sua abitudine di dormire in compagnia di serpenti, ma lo generò con Zeus. Lo stesso Alessandro era orgoglioso di queste leggende e preferiva Zeus come padre anziché Filippo.
Secondo la tradizione Olimpia discendeva da un'altra donna con lo stesso nome, la figlia di Neottolemo e di Andromaca, la nipote quindi di Achille. Ciò formò la base della pretesa di Alessandro di essere considerato il nuovo Achille.
Olimpia nacque nel 375 a.C. e sposò nel 359 a.C. a 16 anni, Filippo II, partorendo nel 356 Alessandro Magno, il famoso re macedone. Fu molto legata affettivamente al figlio e questi andò a vivere con lei, quando nel 338 a.C. Filippo II divorziò da Olimpia e prese come sposa, una nobildonna macedone.
Filippo II fu ucciso nel 336 a.C., mentre assisteva al matrimonio della figlia Cleopatra con Alessandro I d'Epiro. Con la morte del padre Alessandro venne acclamato dall'esercito come nuovo Re di Macedonia. Olimpia collaborò con il figlio all'eliminazione dei possibili rivali al trono: furono uccisi circa 15 presunti rivali e Olimpia costrinse al suicidio la nuova moglie del marito, Euridice. Quando le città greche si ribellarono, Olimpia ebbe contrasti con il figlio per ragioni non chiare; comunque dopo che nel 335 a.C. aiutò a reprimere la ribellione, Alessandro allontanò dal potere la madre.
Dopo la morte di Alessandro fu fatto re Filippo Arrideo (352 a.C. - 317 a.C.), figlio illeggittimo di Filippo II. Si usurparono così i diritti del figlio postumo di Alessandro Magno, Alessandro IV (323 a.C. - 309 a.C.). Olimpia si alleò con Poliperconte e nel 317 a.C. organizzò una congiura contro Filippo Arrideo; la congiura riuscì ma Olimpia fu perseguitata per regicidio e nel 316 a.C. vista l'impossibilità di salvezza, Olimpia si suicidò. Aveva 59 anni.