Peccato
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Nell'etica e nella religione, il peccato è una condotta considerata riprovevole o illecita, ossia in contrasto con i princìpi e le norme morali che uno riconosce come proprie.
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[modifica] Il peccato secondo la Chiesa cattolica
La Chiesa Cattolica definisce il peccato in questi termini:
«Il peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana.»
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Nella Scrittura il verbo greco ἀμαρτάνω (amartáno), usato per "peccare", significa "sbagliare strada", "mancare il bersaglio".
Il Catechismo Maggiore di Papa Pio X elencava:
[modifica] I sei peccati contro lo Spirito Santo
- Disperazione della salvezza
- Presunzione di salvarsi senza merito
- Impugnare la verità conosciuta
- Invidia della grazia altrui
- Ostinazione nei peccati
- Impenitenza finale
[modifica] I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio
- Omicidio volontario
- Peccato impuro contro natura (vedi omosessualità)
- Oppressione dei poveri
- Defraudare la giusta mercede a chi lavora
[modifica] I sette vizi o peccati capitali
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica, viene elencata una lista di sette vizi (o peccati) capitali da cui ogni "buon cattolico" dovrebbe guardarsi. Sono stati introdotti da Tommaso d'Aquino nel XIII secolo.
I sette vizi capitali hanno anche ispirato varie opere artistiche (v. I sette peccati capitali)