San Giovanni Nepomuceno
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John di Nepomuk o John di Pomuk (Giovanni Nepomuceno) (Nepomuk circa 1330/1340 - 20 marzo 1393), fu sacerdote e predicatore alla corte di re Venceslao che lo fece uccidere per annegamento. È venerato come santo e patrono della Boemia dalla Chiesa cattolica e ricordato il 16 maggio.
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[modifica] Problemi sull'identità
La controversia riguardo all'identità di John di Nepomuk (Nepomuk è una piccola città nel distretto di Pilsen in Boemia, che anticamente si chiamava Pomuk), cominciata nel diciottesimo secolo, all'inizio del XX secolo non era ancora risolta[1].
La domanda principale in questione è se c'era solamente un John di Nepomuk, o se due persone con quel nome vissero a Praga nella seconda metà del quattordicesimo secolo e incontrarono precisamente lo stesso destino. Questa indagine conduce naturalmente all'ulteriore domanda, come alla vera causa della morte violenta di John. In una controversia di questo carattere è di importanza primaria per mettere in chiaro le informazioni date delle fonti originali.
Durante i secoli molte sono state le discuzzioni sollevate attorno a questa figura. Lo storico Hajek von Liboczan (1553) è il primo a ritenere che vi fossero due personaggi distinti, il predicatore di corte che venno ucciso nel 1383 per non aver rivelato le confessioni della regino e l'ausiliario vescovile di Praga, che venne fatto uccidere nel 1393, per aver confermato l'elezione dell'Abate di Kladrau Alberto, in contrasto con il volere del monarca.
In tempi più recenti gli storici hanno ritenuto più probabile l'esistenza di un unico presonaggio storico il vicario-generale assassinato nel 1393 per la controversia sulla nomina dell'Abate. Forse questo personaggio era già stato in passato mal voluto da Veneslao IV, per il suo rifiuto di rivelare le confessioni della regina e le due cause abbiano portato alla sua uccisione.
[modifica] Biografia
Documenti esistenti, registri ecclesiastici, e cronache del tempo riferiscono in maniera chiara che nel 1393 un certo John di Nepomuk era vicario generale dell'arcidiocesi di Praga, e che il 20 marzo dello stesso anno su ordine di Re Venceslao IV di Boemia fu gettato nel Moldava e vi affogò. Questo John era il figlio di Welflin (o Wölflin), un paesano di Pomuk (Nepomuk), e studiò teologia e e giurisprudenza all'Università di Praga.
Nel 1373 prese gli ordini e divenne notaio pubblico nella cancelleria episcopale, nel 1374 fu protonotaio e poi segretario dell'arcivescovo John di Jenzenstein (Jenstein). Nel 1389 ricevette la parrocchia di San Gallo in Praga, e, continuando nel frattempo i suoi studi in giurisprudenza all'università, fu promosso nel 1387 al dottorato di diritto canonico. Egli fu anche un canonico nella chiesa di Sant'Egidio a Praga, e divenne in 1389 canonico della cattedrale di Wyschehrad.
Nel 1390 rinunciò alla parrocchia di San Gallo per divenire arcidiacono di Sasz, ed allo stesso tempo canonico della cattedrale di San Vito, comunque senza ricevere alcun beneficio autorevole.
Poco dopo l'arcivescovo lo volle come presidente della corte ecclesiastica, e nel 1393 suo vicario generale.
Re Venceslao IV di Boemia, desiderando fondare una diocesi nuova per uno del suo favoriti, ordinò che alla morte dell’abate Rarek di Kladrau nessun nuovo abete sarebbe dovuto essere eletto, e che la chiesa dell'abbazia fosse trasformata in una cattedrale. L'arcivescovo vicario generale si frammise energicamente su questa occasione in difesa della legge del diritto canonico. Quando l'abate Rarek morì nel 1393, i monaci di Kladrau immediatamente tennero una elezione; la scelta cadde sul monaco Odelenus e John, come vicario generale, confermò prontamente questa elezione senza tenere in conto quanto desiderato dal monarca.
[modifica] La morte
Venceslao rispose ordinando l'imprigionamento del vicario-generale, della cattedra ufficiale, del Sindaco Wenceslaus di Meissen, dell'assistente dell'arcivescovo e successivamente anche il preside della cattedrale. I primi quattro furono anche torturati il 4 marzo, e costretti ad accettare senza protestare nella speranza che il re e l'ufficiale proponesse segretezza eterna riguardante tutto ciò che era accaduto, John di Nepomuk resistette fino all'ultimo. Gli fu fatto subire ogni tipo di tortura, incluso la bruciatura dei suoi fiqanchi con torce ma anche questo non lo avrebbe mosso. Alla fine, il re ordinò di metterlo in catene, condurlo attraverso la città con un blocco di legno nella bocca e di gettarlo dal Karlsbrücke nel fiume Moldava, era il 20 marzo, 1393.
[modifica] La venerazione
La tradizione narra che essendo anche confessore della regina Giovanna di Baviera ed avendo il re dei dubbi sulla fedeltà della stessa, il re avesse chiesto al confessore di rivelare quanto detto in confessione dalla regina. John, non accettando di rivelare le confessioni, venne fatto gettare nella Moldava dove annegò. Il mattino seguente il corpo venne ritrovato sulle rive della stessa circondato da una strana luce. Il luogo del ritrovamento è tuttora venerato e ricordato da un monumento. Questo sarebbe accaduto il 16 maggio del 1282.
La venerazione di questo martire rimase nella tradizione della chiesa boema a lungo. Il capitolo di Praga avvio le pratiche per la canonizzazione di John di Nepomuk nel 1675, nel 1721 venne beatificato e nel 1729 proclamato santo.
Gli atti della canonizzazione sono basate sulle asserzioni che il santo morì il 16 maggio del 1383 ucciso per il suo rifiuto di rivelare quanto detto in confessione dalla regina. Anche se questo episodio è leggendario, rimane valida la canonizzazione del vicario generale John che immediatamente fu riconosciuto come un martire dopo la sua morte.
Quando nel 1719 la sua tomba nella cattedrale di Prague fu aperta, fu dichiarato che la sua lingua era stata trovata incorrotta sebbene raggrinzita.
A causa dei dubbi sulla storicità di John di Neopomuk, tra il 1919 ed il 1920 molti monumenti a lui dedicati in Boemia furono distrutti[2]. Nel 1925 il governo della Repubblica Ceca cancellò la celebrazione del santo dalle feste ufficiali.
Nel 1973 delle ricerce antropologiche sui resti di John confermarono la loro autenticità; contemporaneamente le ricerce chiarirono che quella che era apparsa come lingua nel 1719 era in realtà un frammento di tessuto celebrale. Successiamente a queste ricerche, il culto riprese. L'anno 1993, a sei secoli dalla morte, fu dichiarato anno di san Giovanni Nepomuceno dall'arcivescovo di Praga cardinale Franti?ek Tom?k.
[modifica] I documenti storici
Sono stati rinvenuti quattro documenti contemporanei che concernono questi procedimenti. Il documento di accusa contro il re, presentato a papa Benedetto IX dall’arcivescovo John di Jenzenstein che andò a Roma con il nuovo Abate di Kladrau il 23 aprile 1393 [3].
Alcuni anni più tardi l’abate Ladolf di Sagan lo elenca nel catalogo degli Abati di Sagan completato nel 1398 [4], così come nel trattato "De longævo schismate", lib. VII, c. xix [5].
Un quarto riscontro lo si trova nel "Chronik des Deutschordens", una cronaca dei Cavalieri teutonici che furono compilati da John di Posilge che morì nel 1405[6].
L’arcivescovo John di Jenzenstein nella sua accusa summenzionata (l'art. 26) chiama John di Nepomuk, “santo martire”, nella biografia di John di Jenzenstein del suo cappellano, John di Nepomuk è descritto come gloriosum Christi martyrem miraculisque coruscum. È così chiaro che i suoi contemporanei già avevano cominciato a onorare come un martire ed un santo il vicario generale messo a morte dal monarca per aver difeso la legge e l'autonomia della Chiesa cattolica. Il corpo di John di Nepomuk fu ritrovato sulle rive della Moldava e seppellito nella cattedrale di Praga, dove infatti, come è provato da documenti più tardivi, veniva venerato.
Nel 1483 il decano della cattedrale di San Vito John of Krumlov scrive per errore il 1383 come data della morte del santo [2].
Nella sua Chronica regum Romanorum, finito nel 1459 Tommaso Ebendorfer (d. 1464) riferisce che il Re Venceslao aveva affogato nella Moldava, il padre confessore di sua moglie, indicato come Magister John perché lui aveva detto che solamente colui che governa bene è degno del nome di Re e aveva rifiutato di violare il segreto della confessione. Questa è la prima fonte che indica come motivo della condanna a morte il rifiuto di violazione del segreto confessionale. Il cronista che parla di un solo John, affogato su ordine del Re Venceslao, evidentemente si riferisce al John di Pomuk messo a morte nel 1393. Nelle altre cronache scritte nella seconda metà del quindicesimo secolo, noi troviamo regolarmente come motivo delll'esecuzione di John, l'aver rifiutato di dire al re quello che la regina aveva detto in confessione.
Il testo Istruzioni per il Re di Paul Zidek (sc. Giorgio di Podiebrad), completato nel 1471, contiene ancora più dettagli [7]. Egli dice che il Re Venceslao sospettava di sua moglie, che era solita confessarsi da Magister John, e fece appello a quest’ultimo per ottenere il nome del suo amante. Il re ordinò che fosse affogato per il rifiuto di John di dire qualsiasi cosa. In questa vecchia cronaca non viene indicato il nome della regina o alcuna data dell'avvenimento; un po’ più tardi dell'anno 1383 è dato, quando la prima moglie di Wenceslaus ancora viveva. (Johanna morì nel 138),.
Nel suo Annales Bohemorum [8] lo storico Boemo, Hajek von Liboczan (morto nel 1553), è il primo a parlare di due John di Nepomuk che furono messi a morte per ordine del Re Wenceslaus: uno, il confessore della regina e martirizzato per rifiutare di violare il segreto confessionale, fu gettato nel Moldava nel 1383; l'altro, ausiliare Vescovile di Praga, che venne affogato nel 1393, perché confermò l'elezione del monaco Albert come Abate di Kladrau. Storici del sedicesimo e diciassettesimo secolo danno dettagli più leggendari del martirio universalmente accettato di John, perché lui rifiutò di violare il segreto confessionale.
Bohuslav Balbinus, S.J., nel suo Vita b. Joannis Nepomuceni martyris [9] dà il resoconto più completo. Lui riferisce con molti dettagli come il 16 maggio 1383 (questa data già era stata riportata in cronache più antiche), John di Nepomuk, perché si rifiutò di rivelare al re le confessioni della Regina Johanna, fu per ordine del sovrano gettato nella Moldava ed affogò. Dall'anno 1675 il capitolo di Praga ripetutamente chiese a Roma la canonizzazione del Benedetto John di Nepomuk che godeva di grande venerazione in Bohemia. Negli anni 1715-20 evidenza fu raggruppata e la causa esaminata; nel 1721 seguì la beatificazione, e nel 1729 la canonizzazione.
Nel 1777 l'Eremita Agostiniano, Athanasius un Sancto Josepho, cercò di provare con la testimonianza dell'accusa scritta dall’Arcivescovo Jenzenstein, resa nota nel 1752, che quel John di Pomuk fu messo a morte da Wenceslaus nel 1393.
La maggior parte di storici moderni ritengono che il vicario generale assassinato nel 1393 sia l'unico personaggio storico; alcuni comunque non reputano la conferma dell'elezione dell'Abate di Kladrau come la vera ragione per l'assassinio di John; ma ritengono che il re fosse già adirato contro John, perché lui non avrebbe violato il segreto della confessione della regina, e colse con l'elezione l'opportunità di vendicarsi.
[modifica] Jan Hus
Alcuni storici protestanti (Abel) asseriscono che la venerazione di John fu presentata dai Gesuiti per bandire il culto di Jan Hus dalla Boemia; ma i Gesuiti arrivarono a Praga quando il santo era già venerato da tempo e non possono quindi essere stati gli autori della sua storia.
Il culto di Nepomuk non fu promosso in contrasto con gli Hussiti, ma come uno strumento contro il protestantesimo.
[modifica] Note
- ↑ Recenti studi potrebbero avere portato nuove informazioni, la voce potrebbe dover essere integrata
- ↑ 2,0 2,1 Dal sito ufficiale di St. John of Nepomuk, www.sjn.cz
- ↑ Pubitschka, Gesch., IV, app.; l'ed. Pelzel, "Geschichte König Wenzels", I: "Urkundenbuch", 143-63
- ↑ l'ed. Stenzel in "Scrittura. il rerum Silesiacarum", I, 1835, pp. 213 sqq.
- ↑ Archiv für österreichische Geschichte, LX, 1880, pp. 418 sq.
- ↑ "Scriptores rerum Prussicarum", III, Leipzig 1860 -, 87
- ↑ cf. Schmude in "Zeitschrift für kathol. Theologie", 1883, 90 sqq.
- ↑ Kronika ceská, prima stampato in boemo, Praga, 1541; tradotto nel latino e pubblicato da Gel. Dobner in 6 volumi., Prague, 1761-83
- ↑ Bohuslav Balbinus. Vita b. Joannis Nepomuceni martyris, Praga, 1670; "Acta SS"., III, maggio 668-80
[modifica] Bibliografia
- Catholic Encyclopedia del 1917 in inglese, oggi di pubblico dominio. La corrispondente voce originale inglese è St. John Nepomucene.
[modifica] Collegamenti esterni
- Saint John of Nepomuk, sito ufficiale sul santo.