Thomas Hardy
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Thomas Hardy (2 giugno 1840 – 11 gennaio 1928) è stato un poeta e scrittore britannico.
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[modifica] Biografia
Thomas Hardy nacque e crebbe vicino a Dorchester in un'umile famiglia. I suoi interessi nell’infanzia erano il ballo e la musica: egli stesso suonava il violino; inoltre leggeva molto.
Inizialmente Hardy si occupò di poesia: mentre studiava Architettura a Londra per seguire le orme del padre scrisse alcuni versi. La lettura, in seguito, di Auguste Comte, Darwin e Arthur Schopenhauer influenzò molto il suo pensiero.
Nel 1874 il suo secondo romanzo Via dalla Pazza Folla, pubblicato a puntate sul mensile Cornhill Magazine, riscosse un tale successo da spingere lo scrittore a dedicare l’intera vita alla letteratura.
Il suo matrimonio con Emma Gifford non fu dei più felici; trasferitosi a Dorchester, divenne un importante intellettuale, nonché romanziere di successo. Jude l’oscuro è il suo ultimo romanzo: sebbene rappresenti l’apice della maestria di Hardy, esso è anche la sua opera più pessimistica e piacque talmente poco all'ipocrita pubblico vittoriano da indurre lo scrittore a pensare di aver raggiunto la fine della prosa: i suoi ultimi lavori sono infatti poesie.
Nel 1914, due anni dopo la scomparsa di Emma, si sposò una seconda volta. Morto nel 1928, fu sepolto nell'Abbazia di Westminster.
[modifica] La filosofia di Hardy
L’opera di Hardy sembra tracciare una continuità, un collegamento tra il periodo vittoriano (di cui Hardy è figlio, soprattutto per quanto riguarda lo stile) e il modernismo novecentesco, di cui vengono anticipati i temi, così pessimisti.
Le opere di Hardy sono permeate di una comune filosofia deterministica derivatagli dalla conoscenza di Darwin, che nel 1860 pubblicò Sull’origine delle specie; con le sue teorie evoluzionistiche rivoluzionò e sconvolse la mentalità ottocentesca, dando un altro valore e un altro ruolo all’uomo nell'universo.
Sono gli stessi anni in cui si sviluppa il Positivismo, quella filosofia promossa da Comte che organizza la storia umana in tappe e offre una visione deterministica della vita: secondo i positivisti, un uomo è condizionato nella sua mentalità e nella sua vita da tre fattori:
- ereditarietà
- ambiente sociale
- contesto storico
Concetti, questi, che si riscontrano nelle contemporanee letterature verista e naturalista, in particolare nelle opere di Giovanni Verga e di Émile Zola.
Tutto ciò porta necessariamente all’ateismo: Hardy non crede in un “Logos” creatore e buono, che si preoccupa di portare giustizia, ma in un destino immanente: l'Immanent Will, che fa perdere ogni potere all’uomo, così piccolo nell’universo.
L’obiettivo di Hardy era illustrare "il contrasto tra la vita ideale desiderata da un uomo e quella reale e squallida che egli era destinato ad avere"; un destino ostile, maligno, che gioca con gli uomini come fossero burattini, per finire con l’annientamento della felicità e della speranza. Viene creato un antiprovvidenzialismo, in piena reazione contro il beato, seppur ipocrita, mondo vittoriano.
[modifica] La Natura
La Natura si configura, così, come personaggio importante nell’intera opera di Hardy: una Natura indifferente all’uomo, il quale la combatte inutilmente: è presente in lui la schopenhaueriana "volontà di vivere", l’istinto alla sopravvivenza che rende possibile il proseguimento della specie nonostante le sofferenze mondane.
L’orizzonte dei romanzi è limitato all’esperienza personale: tutti i romanzi di Hardy sono ambientati nel Wessex, nome fittizio per indicare quell’area a sud-ovest dell'Inghilterra chiamata "Dorsetshire" in cui egli stesso era cresciuto, un’area agricola costellata di memorie del passato: tumuli, tracce e rovine di accampamenti e fortezze romane. Il termine deriva dall’antico regno del sassone Alfredo il Grande: in questo modo, Hardy riesce a far conciliare l’esperienza immaginativa dell’individuo con un senso di posizione dell'uomo nell’universo.
Lo studio dell’architettura e l’essere cresciuto in quei luoghi fanno di Hardy un ottimo descrittore: dai paesaggi alle tradizioni campestri, ogni dettaglio è accurato e realistico. I personaggi sono generalmente semplici uomini e donne di compagna, umili e rustici.
[modifica] La lingua
Allo stesso scopo serve la lingua: è dettagliata, sostenuta, e non di rado Hardy ricorre a espressioni dialettali. Manifesta è l’influenza dell’arte degli Impressionisti: "un romanzo è un’impressione, non un ragionamento", perciò basa ogni sua opera su certi toni di colore: Jude l’Oscuro, ad esempio, sul marrone e sul grigio, e le figure sono preminentemente geometriche.
[modifica] Tecnica narrativa
Hardy usa una tecnica di narrazione innovativa, perché per molti aspetti può essere definita “cinematografica”, che anticipa cioè la cinematografia.
- Il narratore è onnisciente: questo fa sì che i lettori di Hardy, come degli spettatori, tendano ad accettare la telecamera come veritiera e trasparente, non considerandola un mezzo palpabile che li distanzia dalla storia e dai personaggi.
- Hardy rinuncia al mezzo verbale (monologhi, dialoghi...) per presentare il materiale in termini visivi.
- Viene fatto largo uso di panoramiche, dissolvenze, zoom e primi piani
Particolarmente esemplificative sono, in questo senso, le ultime pagine di Tess dei D’Urbervilles.
[modifica] Opere principali
- Via dalla Pazza Folla
- Il titolo è una citazione di Thomas Gray nella sua Elegia scritta in un cimitero campestre e si riferisce al concetto hardiano di campagna: un mondo quasi idilliaco, in cui l’uomo e la natura coesistono in perfetta sintonia e in cui ogni tentativo di rottura di questa armonia (quando ad esempio si cerca di apportare la modernità nelle vecchie certezze rurali) finisce in un clamoroso fallimento.
- Pubblicato nel 1874 a serie, il romanzo riscosse un notevole successo.
- Tess dei D’Urbervilles
- L’intrigo del romanzo risulta una serie di catastrofici eventi che avvengono alla protagonista, un’umile fanciulla di campagna colpevole di avere dei genitori “parvenus”, che cioè hanno voluto sfidare il Fato tentando di cambiare classe sociale e spezzando, così, l’equilibrio uomo-natura. Nel romanzo c’è spazio anche per la denuncia sociale: Hardy intende dimostrare l’innocenza di Tess, stuprata da un provincialotto, mentre la comune mentalità vittoriana vorrebbe che ella si comportasse come una “fallen woman”, una "donna caduta". Il caso e la società cospirano contro la ragazza, che darwinianamente si trova a dover lottare per vivere.
- Il romanzo fu adattato a sceneggiatura per film nel 1979 da Roman Polanski, che scelse Nastassia Kinski per il ruolo di Tess.
- Jude l’Oscuro
- Ultimo romanzo di Hardy (1895), fu male accettato dalla critica vittoriana per la denuncia sociale in esso presente: Jude l’Oscuro racconta la storia di un disgraziato a limiti della società che non riesce ad appartenere ad alcun ceto e, per questo motivo, non si sente "abitante né tra gli uomini né tra i fantasmi", essendo fantasma agli occhi degli uomini: è “oscuro” perché non viene né visto né sentito da essi.
- Le convenzioni vittoriane vengono derise e criticate aspramente, anche se, in linea con la sua filosofia, Hardy non trova comunque soluzione per Jude, vittima impotente.
Ciò che manca in Hardy e che lo distanzia da Émile Zola, pur essendo entrambi naturalisti, è la presa di coscienza di un gruppo sociale: se Zola, probabilmente lettore di Karl Marx, prevede una germinazione, una speranza per la classe operaia, i personaggi di Hardy non hanno scampo, ma sono, impotenti, bloccati in storie prestabilite.
[modifica] Poesie
Il primo volume di versi fu pubblicato nel 1898 e si intitola Wessex Poems e in essi è ben visibile l’impressione dell’opera darwiniana Sull’origine delle specie, sottolineando ancora una volta la vittoria della lotta per la vita e della pena di vivere sopra ogni possibile visione provvidenziale. Postumo è il volume Winter Words (1928) e, tra il 1903 e il 1908, Hardy scrisse un poema drammatico ispirato all’epopea napoleonica: The Dynasts, ricco di allusioni alle tragedie greche.
[modifica] Bibliografia
- M.Praz, Storia della letteratura inglese
[modifica] Voci correlate
- Émile Zola
- Giovanni Verga
- Naturalismo
- Letteratura inglese
- Determinismo materialistico
- Letteratura vittoriana
[modifica] Collegamenti esterni
- Testi online
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- Thomas Hardy Association
- Hardy’s World
- The Thomas Hardy Society
- Thomas Hardy Country
- The Dorset Page
- Periodo Vittoriano
- Opere di Thomas Hardy in versione e-book
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