Virologia
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La Virologia è la disciplina che studia i virus, gli unici organismi che non possono riprodursi da soli ma solo grazie l'intermediazione di cellule aniamali vegetali o batteri.
Sia per l'argomento che per le metodiche la virologia afferisce alla microbiologia.
Questa disciplina ha una notevole importanza medica, ma anche teorica, in quanto le ricerche sui virus hanno un ruolo notevole nello sviluppo della genetica molecolare.
[modifica] Ciclo litico e lisogeno
I virus sopravvivono utilizzando le cellule in due possibili modi. Queste metodologie sono dette ciclo litico e lisogeno. Entrambi i cicli cominciano con l'iniezione del DNA virale nella cellula ospite. Questa fase rappresenta un bivio tra i due possibili cicli. Nel ciclo litico il DNA virale prende il controllo della cellula ospite inducendola a sintetizzare nuovo DNA virale e proteine che, una volta assemblate con il DNA, andranno a costituire nuovi virus che usciranno dalla cellula uccidendola in una fase detta lisi. Nel ciclo lisogeno il DNA virale, invece, si combina con il DNA della cellula ospite prendendo il nome di profago che mantiene molti dei suoi geni disattivati. Una volta che la cellula si duplica viene trasmesso anche il DNA virale alle cellule figlie formando così in un breve periodo una vasta colonia di cellule virali senza che avvenga la lisi. Il più delle volte i Dna di virus e cellula rimangono per sempre legati ma può accadere che il Dna virale si distacchi dando il via ad un ciclo litico. Alcuni batteri, come quelli che causano la difterite, la scarlattina e il botulismo, portano malattie dannose per l'uomo per via di geni attivi nel DNA virale combinato al DNA del batterio. (Fonte 5LA)
[modifica] Le tappe storiche della virologia
- 1898 - Friedrich Loeffler e Paul Frosch riconoscono l'esistenza di agenti d'infezione più piccoli dei batteri (agenti filtrabili) in seguito alla dimostrazione della trasmissibilità per mezzo di filtrati acellulari dell'afta bovina.
- 1901 - Walter Reed scopre il virus della febbre gialla, il primo trasmesso dagli artropodi ad essere individuato.
- 1901 - Louis Pasteur identifica il virus della rabbia.
- 1903 - Adelchi Negri descrive la presenza di grosse inclusioni intracitoplasmatiche (corpi del Negri) nelle cellule nervose di uomini e animali infettati col virus della rabbia.
- 1909 - Karl Landsteiner e Erwin Popper, mediante inoculazione intracerebrale di un filtrato di midollo spinale di un paziente affetto da poliomielite, trasmettono la malattia ai primati, dimostrando che l'agente responsabile è un virus.
- 1912 - Alexis Carrel utilizza le prime colture in embrioni per la coltivazione dei virus.
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