Vittoria (divinità)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Questa voce è solo un abbozzo di una voce inerente alla mitologia romana. Se puoi, contribuisci adesso a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Per un ulteriore riferimento consultare il Progetto Mitologia, per l'elenco completo degli stub sulla mitologia romana vedi la relativa categoria.
Vittoria (Lat. Victoria), nella mitologia romana la dea personificante la vittoria in battaglia. Identificata con la greca Nike, era raffigurata come una giovane donna alata. A Roma aveva un tempio sul Palatino. Il culto di Victoria crebbe verso la fine della Repubblica, e la Victoria Augusti fu sotto l'impero la costante divinità titolare degli imperatori.
Silla, dopo la vittoria nella Battaglia di Porta Collina, istituì giuochi speciali in onore della dea, ed identica cosa fece successivamente Giulio Cesare.
Nella curia del Senato romano, a partire dall'anno 29 a.C. in onore della disfatta di Antonio, c'era un altare con la statua della Vittoria. La statua, d'oro, ritraeva un donna alata che portava una palma ed una corona di lauro. Nel 382, l'Imperatore cristiano Graziano decise di fare togliere la statua dal Senato. Questo fatto oppose in aspra polemica il pagano senatore Simmaco a sant'Ambrogio.
|