Badia Calavena
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Badia Calavena | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Veneto | ||
Provincia: | Verona | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 470 m s.l.m. | ||
Superficie: | 26,85 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 92 ab./km² | ||
Frazioni: | Badia Calavena, Sprea, S.Andrea, S.Valentino e SS.Trinità | ||
Comuni contigui: | San Mauro di Saline, Selva di Progno, Tregnago, Velo Veronese, Vestenanova | ||
CAP: | 37030 | ||
Pref. tel: | 045 | ||
Codice ISTAT: | 023005 | ||
Codice catasto: | A540 | ||
Nome abitanti: | badioti | ||
Santo patrono: | San Vito | ||
Giorno festivo: | 15 giugno | ||
Sito istituzionale |
Badia Calavena (lingua cimbra, ted.: Kalwein) è un comune di 2.382 abitanti della provincia di Verona.
Indice |
[modifica] Geografia
Badia Calavena dista da Verona 30 chilometri. Si trova a nord est del capoluogo. È in Val d'Illasi. L'etimo sembra da ricondurre ad un personale latino "Calavius", con un suffisso "ena" tipico della toponomastica etrusca.
[modifica] Storia
Quello di Badia, da Carlo Cipolla è numerato come il secondo insediamento cimbro della Lessinia dopo Roverè nel 1333 e lo descrive come numeroso.
Ci sono reperti che risalgono all'età del Ferro ed i primi dati scritti della zona sono del 1040, quando sotto la giurisdizione del Vescovo di Verona, il vescovo Walterio, tedesco, costrui un castello sul colle San Pietro quasi subito distrutto. Sulle rovine fu costruito il Monastero dei SS. Pietro, Vito e Modesto con monaci tedeschi dell'Ordine di San Benedetto come per l'Abazia di San Zeno a Verona, Nel 1185 papa Lucio III, avendo la sede del papato a Verona, visitò e consacrò la Chiesa. L'abbazia fu detta della Calavena perché sorta nel pezzo di vallata detto Calavena. Il nome del paese sottostante deriva da questa Badia della Calavena
Singolare il legame con tedeschi e con la cultura tedesca in periodo precimbrico. Le liti fra Abbazia e Cimbri iniziarono dai primi giorni: un atto del 10 gennaio 1333 cita una lite tra il monastero e gli abitanti di Badia per pascoli e di terreni. Altre liti vi furono nel XVI secolo, quando i badioti cercarono di sfruttare la decadenza dell'Abbazia. È del XV secolo la nascita dell'abitato di Badia, che si sviluppò in correlazione alla decadenza della vecchia abbazia. Vecchi documenti riportano la presenza solo di un'osteria e di una beccaria nel 1442. Precedentemente le case erano nel perimetro del Monastero che comprendeva la parte alta del paese. Caterina Visconti creò il Vicariato della Montagna dei Tedeschi detto anche della Montagna alta del Carbon all'inizio del XV secolo nel 1403, sotto il dominio napoleonico nel 1797 Badia divenne capoluogo del Distretto della Montagna e i 13 antichi comuni cimbri veronesi persero la loro forte autonomia. Anche Badia fu fortemente colpita dalla peste del 1630, tuttora ricordata a Sprea in una cerimonia dedicata a San Rocco.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
Importante è la figura di don Luigi Zocca detto prete da Sprea. Era un conoscitore, guaritore e scrittore di piante officinali, visse nel 1800 e lasciò una conoscenza ed una tradizione nella frazione Sprea, favorita dall'essere in una conca naturale. Una tradizione importante della zona e del comune è quella dei trombini. Sono armi da cerimonia, (sciopo da sagra) derivate dagli archibugi. Pur essendo dei fucili assomigliano ad una grossa pistola, con una canna ad anima liscia che può essere poligonale o cilindrica e con la bocca che si apre a campana. Il gruppo de I Pistonieri dell'Abbazia, costituito nel 1992, organizza ogni anno un convegno nazionale sull'arma. Ha come scopo il recupero delle tradizioni e la conservazione della cultura dei trombini
[modifica] Da vedere
[modifica] Abbazia del Maffei
È un monastero eretto intorno al 1430 da un giovane abate veronese, ricco e nobile di nome Maffeo Maffei. Ingloba edifici più antichi sostituendo la quella di Monte San Pietro. Il monastero passo successivamente alla Congregazione di Santa Giustina di Padova ed infine alla Congregazione Benedettina di San Nazaro di Verona. I resti ora del monastero sono rovinati dal parziale abbandono ed ha perso in parte la sua funzione religiosa con l'uso di abitazioni civili. Il patrimonio del Monastero, arredi preziosi e un ricco archivio, è andato disperso. In minima parte è presso l'Archivio di Stato, il resto in mani private o distrutto. Attualmente è pertinenza della parrocchiale ed ospita la canonica.
[modifica] Chiesetta di Monte San Pietro
Fu il primo insediamento del monastero dei monaci benedettini a Badia. Rimane un importante riferimento religioso e culturale nella zona. Attualmente ospita nelle stanze adiacenti alla chiesetta un originale museo dedicato alla selce e alla 'pietra focaia'.
[modifica] Chiesa parrocchiale
Fu costruita nella prima metà dell'ottocento, recuperando opere forse custodite precedentememte nel monastero. Contiene oper dell'Orbetto (Alessandro Turchi) famoso pittore la cui famiglia proveniva dalla valle, la Vergine tra San Carlo e Sant'Antonio e opere del Cavazzola
[modifica] Colonne ed edicole sparse
A Valcasara di Sotto: una colonna raffigurante la Beata Vergine con il Bambino. Ai Santoli: un'edicola murata con la raffigurazione di un Crocefisso tra due Marie
[modifica] Affreschi esterni
In particolare nella frazione Sant'andrea, alcune case private hanno affreschi interni
[modifica] Gli appuntamenti
- Festa giovani di Badia Calavena (ultimo fine settimana di maggio)
- Sagra dell'Abbazia (seconda domenica di giugno)
- Festa di San Pietro (giugno)
- Festa dei Santi Patrono (seconda domenica di giugno)
- Festa del Pistoniere (fine maggio)
Nella piazza di Badia organizzata da I Pistonieri dell'Abbazia
- Festa del Carmine (luglio)
- Avoto Sprea (ultima domenica di luglio)
- Festa delle Erbe Sprea (seconda domenica di settenbre)
Detto anche voto degli avi. Festa in onore di San Rocco a ringraziamento per la fine della peste del 1630.
- Festa dell'Addolorata a San Andrea,
- Festa di San Rocco a Sprea (15/16 agosto)
- Festa dei Bogoni' ('il 30 novembre o la prima domenica di dicembre)
A sant'Andrea. Rassegna sulle lumache in cimbro snékan gaspearat, è una delle più antiche in Italia. Vengono organizzati incontri sull'elicicoltura e sul tartufo oltre a degustazioni.
[modifica] Economia
L'economia di Badia si basa prevalentemente su prodotti dell'artigianato e dell'agricoltura. In misura minore sul turismo.
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Emanno Anselmi dal 28/05/2006, partito: Lista Civica **Assessori: Dalla Minca Marta, Valdegamberi Francesco, Ziggioni Raffaello, Eridani Luigino
Centralino del comune: 045 7810503
Fa parte della Comunità montana della Lessinia.