ECHELON
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ECHELON è il nome del sistema di sorveglianza globale da parte di alcuni stati, creato durante la Guerra Fredda. È gestito da Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada e Nuova Zelanda.
L'infrastruttura spaziale ha avuto inizio negli anni '60 con la messa in orbita di un gran numero di satelliti spia. Ciascuna rete di satelliti spia corrispondente ad una differente generazione tecnologica corrispondeva ad una cosiddetta "costellazione": ne sono alcuni esempi Ferret, Canyon, Rhyolite e Aquacade. Responsabile di questi progetti era la NSA, National Security Agency, agenzia di inteligence americana, in collaborazione con la CIA e la supersegreta NRO. Negli anni '90 vengono approntati dei sistemi tecnologicamente evoluti: i satelliti spia di classe Trumpet, La Crosse, KH11, Mercury e Mentor.
Utilizza le intercettazioni dei cavi sottomarini del genere Aquacade e Magnum.
Intercetta le trasmissioni di Internet tramite i suoi più importanti centri di invio e compie ampie indagini sullo smistamento di messaggi e-mail. Data l'enorme mole di dati sorvegliata, impossibile da analizzare a mano, utilizza un sistema di intercettazione dei messaggi (e-mail, telefono, fax ecc.) sospetti basato sull'identificazione di parole chiave sospette (e loro varianti).
In alcuni casi Echelon è stato sfruttato in passato anche per scopi quali spionaggio industriale a favore delle Nazioni che lo controllano, a discapito delle aziende di altri Paesi anche se a loro volta aderenti alla NATO.
I centri elaborazione dati terrestri si trovano a Menwith Hill (Gran Bretagna) ed a Pine Gap (Australia): il controllo esecutivo di questi insediamenti appartiene agli Stati Uniti. Non si sa molto su come funzioni il meccanismo e di quali coperture goda: quello che è certo è che nel 1997, in seguito al processo di due ragazze pacifiste, in alcuni documenti e testimonianze, La British Telecom (Bt) ha dichiarato che tre linee a fibre ottiche (con la capacità di centomila chiamate simultanee ciascuna), passavano per il nodo di Menwith Hill.
Su Echelon sono state sollevate, negli anni, numerose interpellanze al Parlamento Europeo.
Mai confermato è il coinvolgimento della base di Gioia del Colle, tristemente nota per le vicende legate all'"incidente" di Ustica.
Praticamente certo invece il coinvolgimento della base USAF, in realtà operata dalla CIA, di San Vito dei Normanni presso Brindisi, ormai non più operativa dal 1994, presso la quale era fino a pochi anni fa osservabile la struttura delle antenne molto simile a quella presente presso la base navale di Rota in Spagna. La base di San Vito Air Station divenne operativa durante la prima metà degli anni '60 con un raggio utile di intercettazione delle comunicazioni radio di circa 1500 miglia, nel 2004 è stata chiusa la base tedesca di Bad Aibling.