Fairey Fulmar
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Descrizione | |
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Ruolo | [[ ]] |
Equipaggio | |
Primo volo | [[ ]] [[ ]] |
Costruttore | [[ ]] |
Dimensioni | |
Lunghezza | m |
Apertura alare | m |
Altezza | m |
Superficie alare | m² |
Pesi | |
A vuoto | Kg. |
Massimo al decollo | kg |
Propulsione | |
Motore | [[ ]] |
Potenza | [[ ]] |
Prestazioni | |
Velocità massima | [[ ]] |
Autonomia | [[ ]] |
Tangenza | [[ ]] |
La lista di aerei militari presenti su wiki | |
Progetto:Aviazione |
Il Fairey Fulmar era un caccia intercettore imbarcato, derivato dal Fairey Battle. Anziché essere triposto, era solo biposto, anziché pesare il 60% in più di un Hawker Hurricane a parità di motore, pesava oltre solo per il 40%, ma anche così le sue prestazioni erano modeste, circa 450 km/h. Non c'era nulla che non andasse nel Fulmar, era un bell'aereo armonioso, gradevole da pilotare, ma mancava semplicemente della dote fondamentale di un caccia, la velocità, che era grossomodo pari a quella dei bombardieri o dei migliori biplani. Il Fulmar ebbe comunque in rilevante impiego a partire dal 1940, e venne impiegato nel Mediterraneo, dove la sua maneggevolezza e l'armamento disponibile si fecero spesso sentire, come nel gennaio 1941, quando uno di essi abbatté due bombardieri Savoia-Marchetti S.M.79.