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Formula 1 Anno 2005 - Wikipedia

Formula 1 Anno 2005

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Formula 1™ Anno 2005

Gare 19
Campione Fernando Alonso
Costruttore Renault
Record di gare in una stagione
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Statistiche

Stagioni | Gran Premi | Circuiti | Persone | Piloti | Scuderie | Fornitori | Vetture


Tutti gli articoli

Il campionato mondiale di Formula 1 del 2005 si è disputato tra il 6 marzo (Melbourne in Australia) e il 16 ottobre (Shanghai, Cina) per quella che è la più lunga stagione della storia: 19 gare tra cui la novità del Gran Premio di Turchia.

Indice

[modifica] Introduzione

David Coulthard su Red Bull
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David Coulthard su Red Bull

Dopo un 2004 largamente dominato dalla Ferrari, l'intervallo tra le due stagioni è stato dominato da aspre battaglie politiche riguardanti il rinnovo eventuale del Patto della Concordia che regola il campionato. L'associazione dei costruttori GPWC che vorrebbe organizzare un campionato alternativo rispetto alla gestione FOM di Bernie Ecclestone ha continuato nei suoi progetti, fino al momento in cui la Ferrari ha lasciato l'organizzazione e ha firmato autonomamente il rinnovo. Ciò non ha però interrotto i progetti della GPWC e quindi si è creata una frattura nell'ambiente per la quale al momento non si vede soluzione. Nel frattempo Ecclestone è impegnato in battaglie legali con le banche azioniste che discutono la sua gestione del gruppo Formula 1.

Le squadre sono le stesse 10 dell'anno precedente, ma alcune hanno cambiato proprietà: la Ford ha ceduto la Jaguar alla società Red Bull, e la fabbrica di motori Cosworth a investitori americani; la Jordan è stata venduta al gruppo Midland ma per la stagione corrente continuerà col vecchio nome.

Per la prima volta negli ultimi anni alcuni dei sedili dei top team cambiano pilota: la Williams ha perso sia Montoya, approdato alla McLaren al posto di Coulthard, che Ralf Schumacher, ingaggiato dalla Toyota insieme a Trulli che aveva lasciato la Renault nelle ultime gare del 2004. Da segnalare il ritorno di Jacques Villeneuve con la Sauber. Solo Michael Schumacher resta al volante della Ferrari.

Spinti dalla doppia preoccupazione di ridurre i costi di gestione e di limitare la velocità delle vetture, la Federazione ha imposto una serie di modifiche alle vetture, ma i risultati pratici verso questi obiettivi sembrano deludenti.

[modifica] Modifiche tecniche

Pneumatici sulla griglia di partenza
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Pneumatici sulla griglia di partenza

A partire da quest'anno, il set di pneumatici usato dalle vetture dovrà durare per l'intero Gran Premio più entrambe le sessioni di qualifica: si parla quindi di quasi 350 Km contro i meno di 100 che un set doveva reggere nel 2004. Lo scopo è ovviamente quello di ridurre le prestazioni delle vetture. Un pneumatico potrà essere cambiato se danneggiato, e regole particolari si applicano in caso di pioggia.

Mentre nel 2004 un motore doveva durare per l'intera durata del weekend di un Gran Premio, si passa ora a motori che debbono durare due Gran Premi consecutivi. In caso di rottura o di sostituzione, il pilota viene penalizzato nel Gran Premio in corso o in quello successivo con una perdita di dieci posizioni sulla griglia di partenza.

Ulteriori cambiamenti ai regolamenti aerodinamici sono stati introdotti per ridurre le prestazioni delle vetture, anche se sembra che le squadre abbiano rapidamente recuperato la velocità perduta.

[modifica] Modifiche al regolamento

La modifica più sostanziale è un ulteriore cambiamento al formato delle prove di qualificazione che è poi stato cambiato ulteriormente durante il corso della stagione. Inizialmente si sono svolte due sessioni di giro singolo al sabato pomeriggio e alla domenica mattina, entrambe conteggiate per la definizione della griglia di partenza utilizzando la somma dei due tempi. Mentre nella prima sessione le vetture potevano girare con poco carburante, nella seconda devono avere a bordo il carburante necessario per il Gran Premio, così come già succedeva l'anno precedente; la somma dei tempi non era invece mai stata utilizzata nella storia della F1. Questo formato è stato giudicato troppo complicato da stampa e pubblico, e così a partire dal Gran Premio d'Europa (settima gara della stagione) si è tornati a un giro singolo da svolgersi il sabato pomeriggio, con a bordo il carburante e l'assetto per la gara.

Le modifiche 2005 sono anche spiegate sul sito formula1.com, con estratti dal regolamento tecnico F.I.A.

[modifica] Gare

[modifica] Gran Premio d'Australia

Albert Park, Melbourne - 6 marzo 2005 - Foster's Australian Grand Prix

La prima gara della stagione si apre con grandi polemiche che seguono le lotte politiche di inizio 2005. La Minardi chiede una deroga per poter correre con la vettura dell'anno precedente in quanto il nuovo regolamento tecnico è stato approvato troppo tardi per i suoi limitati mezzi tecnici: mentre inizialmente sembra che la deroga possa venire concessa, successivamente la FIA si oppone. Il proprietario della Minardi Paul Stoddart si rivolge alla magistratura ottenendo una ingiunzione che gli consenta di partecipare, ma successivamente ritorna sui suoi passi e accetta di ritirare l'ingiunzione e di fare rapide modifiche alle sue vetture.

La prima sessione di prove di qualifica è stata movimentata dalla pioggia con alcuni piloti che non hanno fatto il tempo o hanno accumulato un pesante ritardo, e quindi il nuovo formato di qualifica esordisce limitando moltissimo l'interesse per la seconda sessione in cui diversi piloti rinunciano a partecipare. In prima fila due italiani, Fisichella su Renault e Trulli su Toyota.

In una gara impostata sul passo Fisichella non ha problemi ad aggiudicarsi la vittoria, mentre sul podio si uniscono Barrichello su Ferrari e Alonso pure su Renault che recuperano molte posizioni da metà schieramento. Trulli per problemi alle gomme è costretto al ritiro, così come Michael Schumacher dopo un incidente con Nick Heidfeld. Ottimo esordio della Red Bull Racing, che conquista 8 punti.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Giancarlo Fisichella (Renault) Italia
  2. Rubens Barrichello (Ferrari) Brasile
  3. Fernando Alonso (Renault) Spagna
  4. David Coulthard (Red Bull-Cosworth) Scozia
  5. Mark Webber (Williams-BMW) Australia
  6. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes) Colombia
  7. Christian Klien (Red Bull-Cosworth) Austria
  8. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes) Finlandia

[modifica] Gran Premio della Malesia

Sepang - 20 marzo 2005 - Petronas Malaysian Grand Prix

La Gara di Sepang ha confermato i valori visti in Australia, con le Renault in evidenza e le Ferrari in grave difficoltà. Questa volta è Alonso a portare la Renault alla pole-position e alla vittoria, mentre Fisichella esce di scena dopo una collisione con Webber lottando per la terza posizione. Il secondo posto è appannaggio di Jarno Trulli che così come nella gara precedente parte dalla prima fila, ma in questa occasione riesce a mantenere la sua posizione fino all'arrivo cogliendo il miglior risultato nella storia della Toyota. Podio insperato per Nick Heidfeld, malissimo le Ferrari: Rubens Barrichello si ritira, Michael Schumacher arriva 7°. Altri 4 punti per la Red Bull Racing.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault) Spagna
  2. Jarno Trulli (Toyota) Italia
  3. Nick Heidfeld (Williams-BMW) Germania
  4. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes) Colombia
  5. Ralf Schumacher (Toyota) Germania
  6. David Coulthard (Red Bull-Cosworth) Scozia
  7. Michael Schumacher (Ferrari) Germania
  8. Christian Klien (Red Bull-Cosworth) Austria

[modifica] Gran Premio del Bahrain

Manama - 3 aprile 2005 - Gulf Air Bahrain Grand Prix

Nella gara del Bahrain, la Ferrari decide di anticipare l'esordio della nuova vettura F2005 per ovviare alla mancanza di risultati delle prime due gare e in effetti Michael Schumacher ottiene il 2° posto in griglia dietro il solito Alonso su Renault e davanti a un confermato Trulli su Toyota.

I primi giri della gara mostrano infatti una lotta tra Alonso e Schumacher, ma quest'ultimo si deve ritirare al 13° giro per noie meccaniche. La gara quindi procede abbastanza tranquillamente in testa, dove Alonso porta la superiorità della Renault alla terza vittoria in tre gare. Dietro di lui di nuovo le Toyota come in Malaysia (Trulli 2°, Ralf Schumacher 4°), ma anche le molto progredite McLaren con Räikkönen 3° e 5° De la Rosa che sostituiva l'infortunato Montoya, questi ultimi dopo lotte molto serrate nelle posizioni intermedie. Dopo un weekend molto difficile, la seconda Ferrari di Barrichello giunge solo 9° a dimostrazione delle immaturità della nuova vettura, mentre ritiri meccanici fermano sia Fisichella che entrambe le BAR.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Jarno Trulli (Toyota)
  3. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  4. Ralf Schumacher (Toyota)
  5. Pedro de la Rosa (McLaren-Mercedes)
  6. Mark Webber (Williams-BMW)
  7. Felipe Massa (Sauber-Petronas)
  8. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)

[modifica] Gran Premio di San Marino

Imola - 24 aprile 2005 - XXV Gran Premio Foster's di San Marino

A Imola l'avvio della stagione europea vede il ritorno ai massimi livelli delle due scuderie che più avevano deluso nei primi Gran Premi, ovvero la Ferrari e la BAR, oltre ovviamente alla confermata Renault. Ma per la BAR la gioia dei primi punti dura poco, infatti a causa di un sistema non regolamentare nel serbatoio le vetture vengono squalificate dopo la corsa.

Nelle qualifiche è Kimi Räikkönen sulla McLaren a conquistare la pole-position davanti a Fernando Alonso sulla Renault e a Jenson Button sulla BAR, mentre la Ferrari di Michael Schumacher è solo 14ª a causa di un errore durante le prove.

In corsa, Räikkönen scatta al comando ma deve ritirarsi per un guasto tecnico dopo pochi giri, così come Rubens Barrichello con la Ferrari. Alonso sembra a quel punto destinato a un'altra vittoria solitaria con Button alle sue spalle, ma dalle retrovie Michael Schumacher riesce a recuperare posizioni con una serie di giri velocissimi prima e dopo il primo pit-stop che lo portano fino in terza posizione. Dopo molta fatica, Schumacher supera Button subito prima del secondo pit-stop e all'uscita dei box è solo pochi secondi dietro Alonso che raggiunge ma non riesce a superare nei 12 giri che mancano al termine della corsa che vede arrivare i due a 2 decimi di secondo di distacco. Si tratta quindi della terza vittoria consecutiva per Alonso e la quarta della Renault su quattro gare dell'anno.

Button è terzo sul traguardo e il suo compagno Takuma Sato 5°, ma dopo la gara la BAR verrà trattenuta per molte ore dai commissari per le verifiche tecniche, al termine delle quali la vettura viene giudicata regolare. Contro questa decisione la FIA presenta appello, e il 5 maggio la squadra verrà squalificata per avere corso sottopeso.

Il 3° posto diventa quindi appannaggio di Alexander Wurz con la McLaren al ritorno in gara dopo più di 4 anni per sostituire l'ancora infortunato Juan Pablo Montoya, mentre esordisce con un punto mondiale l'italiano Vitantonio Liuzzi sulla Red Bull. Dopo la gara Ralf Schumacher è stato inoltre penalizzato di 25 secondi e privato dell'8° posto (sarebbe diventato il 6° dopo le squalifiche) a causa di una manovra pericolosa dei box durante un pit-stop; la Toyota ha rinunciato all'appello.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Michael Schumacher (Ferrari)
  3. Alexander Wurz (McLaren-Mercedes)
  4. Jacques Villeneuve (Sauber-Petronas)
  5. Jarno Trulli (Toyota)
  6. Nick Heidfeld (Williams-BMW)
  7. Mark Webber (Williams-BMW)
  8. Vitantonio Liuzzi (Red Bull-Cosworth)

[modifica] Squalifica della BAR

Il box della BAR
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Il box della BAR

Dopo la gara era rimasta pendente la regolarità della BAR di Button (e per analogia anche quella di Sato) che dopo l'arrivo era conforme al peso minimo di 600 Kg con a bordo la benzina rimasta, ma sotto il limite una volta che tutti i liquidi erano stati rimossi; i commissari di gara avevano convalidato la regolarità della vettura dopo una lunga discussione, ma è stata la FIA a presentare appello contro questa decisione.

Il Tribunale d'appello della FIA si è riunito il 4 maggio a Parigi, e il 5 maggio ha dichiarato che effettivamente la scuderia ha violato il regolamento tecnico e per questo motivo è stata squalificata dal Gran Premio di San Marino, esclusa dai due successivi (Spagna e Monaco) oltre a una ulteriore squalifica di sei mesi sospesa con la condizionale. La Federazione aveva chiesto l'esclusione da tutto il campionato 2005.

Durante l'appello si è visto come la BAR avesse due serbatoi addizionali all'interno della struttura principale del serbatoio, utilizzati per garantire un'alta pressione di iniezione del carburante nel motore; alle verifiche tecniche la vettura era effettivamente al di sopra del peso minimo anche a vuoto, ma questo includendo i circa 6 Kg di carburante rimasti nel serbatoio addizionale che non erano stati svuotati durante la verifica. La squadra ha sostenuto che quel minimo di carburante nel serbatoio addizionale era essenziale per il funzionamento stesso del motore e che la procedura di drenaggio si applicava solo al serbatoio principale.

Stranamente, il delegato tecnico della Federazione Jo Bauer aveva già visionato il dispositivo della BAR durante il Gran Premio della Malesia e lo aveva trovato regolare, ma il vero motivo della squalifica dovrebbe riguardare l'uso di questo carburante extra come zavorra in modo da poter correre in certi momenti della gara sotto i 600 Kg di peso, cosa vietata dal regolamento. Inoltre, la Federazione ha accusato la squadra di non avere collaborato adeguatamente durante le verifiche tecniche, sconfessando quindi il lavoro dei commissari del Gran Premio di San Marino che avevano accettato la vettura come regolare.

Esaurito l'iter giudiziario sportivo, c'era la possibilità che la BAR ricorresse alla giustizia civile aprendo un forte contenzioso con la Federazione, ma questa opzione è stata poi abbandonata.

[modifica] Gran Premio di Spagna

Barcellona - 8 maggio 2005 - Gran Premio Marlboro de España

A Barcellona, circuito dove le vetture provano spesso prima e durante la stagione delle gare, la McLaren rompe il predominio delle Renault e consegue la prima vittoria dell'anno con Kimi Räikkönen che parte dalla pole-position e vince in scioltezza senza mai cedere il comando. Il leader del campionato e idolo locale Fernando Alonso è 2° e consolida la sua posizione nella classifica mondiale, davanti alle due Toyota mentre Michael Schumacher sulla Ferrari ha per ben due volte forato i propri pneumatici Bridgestone costringendolo al ritiro.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Fernando Alonso (Renault)
  3. Jarno Trulli (Toyota)
  4. Ralf Schumacher (Toyota)
  5. Giancarlo Fisichella (Renault)
  6. Mark Webber (Williams-BMW)
  7. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  8. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)

[modifica] Gran Premio di Monaco

Montecarlo - 22 maggio 2005 - Gran Premio di Monaco

Nel primo Gran Premio di Monaco dopo la morte del Principe Ranieri III si evidenzia la ritrovata superiorità delle McLaren, con Kimi Räikkönen che di nuovo parte in pole-position e conduce la gara dall'inizio alla fine.

La gara è stata molto più combattuta di quello che solitamente si vede a Montecarlo, anche a causa dell'ingresso della safety car dopo circa un terzo della corsa, in seguito a un testacoda occorso alla Minardi di Christijan Albers che aveva generato un "ingorgo" nella stretta sede stradale non altrimenti risolvibile. In questa situazione di safety car alcuni piloti riescono a fare rifornimento e altri no, ma se a prima vista ciò sembra avvantaggiare Fernando Alonso nella rimonta su Räikkönen, in realtà il pilota della Renault patisce il traffico in pista mentre Räikkönen può ricostruire il vantaggio perduto e rifornire a sua volta senza perdere la posizione. Inoltre, l'eccesso di carburante a bordo della vettura di Alonso conduce a un'eccessiva usura degli pneumatici della Renault verso la fine della gara.

Della crisi di Alonso si avvantaggiano le Williams che conquistano il 2° e 3° posto, miglior risultato della stagione. La seconda McLaren di Juan Pablo Montoya è 5ª dopo essere partita dall'ultima posizione a causa di una punizione inferta al pilota, che aveva causato un incidente durante le prove libere.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Nick Heidfeld (Williams-BMW)
  3. Mark Webber (Williams-BMW)
  4. Fernando Alonso (Renault)
  5. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  6. Ralf Schumacher (Toyota)
  7. Michael Schumacher (Ferrari)
  8. Rubens Barrichello (Ferrari)

[modifica] Gran Premio d'Europa

Nürburgring - 29 maggio 2005 - Grand Prix of Europe

A partire da questa gara viene di nuovo cambiato il formato delle prove di qualifica, ritornando a un giro singolo il sabato in assetto da gara: in questo modo conquista la sua prima pole-position Nick Heidfeld su Williams che però ha meno carburante a bordo avendo una tattica di gara su tre soste. Secondo è Kimi Räikkönen su McLaren, ma con due sole soste previste, solo sesto Fernando Alonso su Renault.

In ogni caso alla partenza prende subito la testa Räikkönen davanti ad Heidfeld, Jarno Trulli, David Coulthard e Alonso, dopo che alla prima curva diverse vetture tra cui Juan Pablo Montoya e le due Ferrari perdono molto tempo in un incidente innescato da Mark Webber con l'altra Williams che si deve ritirare. Trulli verrà poi penalizzato con un drive-through perché prima della partenza i suoi meccanici si sono attardati sulla griglia, ugualmente Coulthard subirà una penalità per eccesso di velocità nella corsia box dopo essere stato brevemente in testa grazie al gioco dei rifornimenti. Mentre nelle posizioni centrali la gara è molto combattuta, Räikkönen prende un buon vantaggio e imposta la sua gara scambiandosi il comando con Heidfeld e Alonso durante i pit-stop, quest'ultimo risalendo al secondo posto grazie alla differente strategia. Dopo la sequenza dei rifornimenti la competizione per la vittoria è ristretta a Räikkönen e Alonso, e la dura lotta a distanza conduce entrambi i piloti a errori, comprese escursioni fuori pista.

Negli ultimi giri risulta evidente che la McLaren di Räikkönen ha uno pneumatico Michelin anteriore estremamente deformato probabilmente a causa di questi errori e della mescola più tenera di quella scelta dalla Renault, ma nonostante le fortissime vibrazioni il finlandese decide di non fermarsi ai box e di tentare di arrivare al traguardo, mentre Alonso recupera a vista d'occhio. Proprio all'inizio dell'ultimo giro sulla McLaren però cede di schianto la sospensione anteriore e così Räikkönen esce di pista lasciando la vittoria alla Renault. Secondo è Heidfeld, terzo Rubens Barrichello su Ferrari che ha risalito il gruppo grazie a una tattica a tre soste, quarto Coulthard.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Nick Heidfeld (Williams-BMW)
  3. Rubens Barrichello (Ferrari)
  4. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)
  5. Michael Schumacher (Ferrari)
  6. Giancarlo Fisichella (Renault)
  7. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  8. Jarno Trulli (Toyota)

[modifica] Gran Premio del Canada

Montreal - 12 giugno 2005 - Gran Premio del Canada

Fasi iniziali del GP Canada: Räikkonen, Schumacher, Trulli e Sato
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Fasi iniziali del GP Canada: Räikkonen, Schumacher, Trulli e Sato

Nella prima gara della doppia trasferta nordamericana la prima fila dello schieramento viene occupata da due vetture che non hanno brillato nei Gran Premi precedenti, seconda è la Ferrari di Michael Schumacher e addirittura in pole-position la BAR di Jenson Button che ritorna alla ribalta dopo la squalifica seguita al Gran Premio di San Marino. Sia Button che Schumacher hanno però disputato le qualifiche in assetto da gara a tre soste, quindi con meno carburante delle Renault dietro di loro che partivano per due soste.

Alla partenza però Button viene superato da entrambe le Renault di Giancarlo Fisichella e Fernando Alonso, così come Schumacher che cede anche alle McLaren di Juan Pablo Montoya e Kimi Räikkönen. Dopo il primo pit-stop la gara sembra incardinata su una lotta tra le due Renault e le due McLaren, ma prima Fisichella si deve ritirare per problemi idraulici e poco dopo Alonso danneggia una sospensione toccando uno dei muri del circuito. Mentre Montoya sembra poter restare saldamente al comando, al 47° giro Button in terza posizione va a muro subito prima del traguardo (dove c'è il famoso slogan Bienvenue au Québec) in una posizione che richiede l'uscita della safety-car.

Durante la procedura di uscita, la gran parte dei piloti riesce a fare l'ultimo di rifornimento ma essendo il box della McLaren occupato da Räikkönen, Montoya deve aspettare un giro cosicché si trova a uscire dai box dopo il proprio pit-stop proprio mentre sfila il serpentone delle vetture guidate dalla safety-car e il semaforo della corsia box è rosso. Il pilota colombiano riparte in seconda posizione ma per questa infrazione viene prontamente squalificato.

Negli ultimi giri si ritira mentre era terzo anche Jarno Trulli con la Toyota e dietro Raikkönen le Ferrari trovano una inaspettata doppietta sul podio.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Michael Schumacher (Ferrari)
  3. Rubens Barrichello (Ferrari)
  4. Felipe Massa (Sauber-Petronas)
  5. Mark Webber (Williams-BMW)
  6. Ralf Schumacher (Toyota)
  7. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)
  8. Christian Klien (Red Bull-Cosworth)

[modifica] Gran Premio degli Stati Uniti

Indianapolis - 19 giugno 2005 - Gran Premio degli Stati Uniti

Piloti in discussione prima del GP USA
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Piloti in discussione prima del GP USA

Il Gran Premio degli Stati Uniti è stato forse il più strano della cinquantennale storia della F1: in seguito a un incidente occorso nelle prove del venerdì alla Toyota di Ralf Schumacher a causa del cedimento di uno pneumatico, incidente che ha costretto il pilota tedesco a non prendere parte alla gara, sono nati dubbi sul fatto che le gomme Michelin potessero terminare la gara. Preoccupata che si trattasse di un difetto di costruzione, la Michelin ha chiesto ai suoi team di non partecipare alla gara e comunque di modificare le regolazioni delle vetture. Ciò nonostante, al sabato Jarno Trulli sull'altra Toyota ha conquistato la prima pole-position della storia della squadra giapponese ma prima della partenza si è venuto a creare un vero e proprio scontro tra i team con le Michelin da una parte e la FIA dall'altra.

Le squadre Michelin hanno quindi dichiarato che non avrebbero preso il via con le gomme usate durante le prove in quanto c'era la quasi certezza che non avrebbero retto alle sollecitazioni indotte dalla curva numero 13, ovvero una delle poche sopraelevate tratte dal circuito ovale dello speedway che ospita la 500 Miglia di Indianapolis: le soluzioni proposte erano di utilizzare un nuovo tipo di gomme fatte arrivare apposta dalla fabbrica in Francia, che in un secondo tempo sono state definite "non sicure" dalla stessa Michelin, oppure di modificare il tracciato con una chicane in modo da ridurre la velocità di ingresso sulla curva 13. La FIA non ha accettato nessuna delle due proposte per non togliere validità al Gran Premio. Le 14 vetture gommate Michelin si sono quindi schierate in griglia, ma dopo il giro di formazione sono rientrate ai box senza partire. Il fatto che le vetture gommate Michelin abbiano compiuto il giro di formazione, non deve essere interpretato come un modo per dare comunque validità al Gran Premio, infatti l'articolo 17 del Regolamento Sportivo della F1 recita che "un Evento può essere cancellato se meno di 12 vetture sono disponibili per esso", e l'Evento inizia con le verifiche tecniche del Giovedì, a cui si sono presentate tutte le scuderie. La corsa è stata quindi disputata solo dalle tre scuderie gommate dalla Bridgestone, le due Ferrari, le due Jordan e le due Minardi.

La vittoria è così andata come largamente prevedibile a Michael Schumacher davanti a Rubens Barrichello, ma le Rosse hanno rischiato quando il tedesco, all'uscita dai box, ha quasi sfiorato il brasiliano, rischiando così un incidente. Chiude il podio la Jordan di Tiago Monteiro, terzo, forse l'unico che ha avuto qualcosa da festeggiare in questo contestatissimo gran premio (infatti alla premiazione esulta, mentre i piloti Ferrari abbandonano dopo gli inni), poi quarto Narain Karthikeyan, che porta a casa i primi punti di un pilota indiano in F1, e le due Minardi di Albers e Friesacher: solo sei vetture classificate a punti.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Michael Schumacher (Ferrari)
  2. Rubens Barrichello (Ferrari)
  3. Tiago Monteiro (Jordan-Toyota)
  4. Narain Karthikeyan (Jordan-Toyota)
  5. Christijan Albers (Minardi-Cosworth)
  6. Patrick Friesacher (Minardi-Cosworth)

[modifica] Azioni disciplinari dopo Indianapolis

Spettatori del GP USA addossano la colpa di quanto successo al presidente FIA Max Mosley
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Spettatori del GP USA addossano la colpa di quanto successo al presidente FIA Max Mosley

La Michelin ha dovuto risarcire la quasi totalità dei biglietti venduti.

[modifica] Gran Premio di Francia

Magny Cours - 3 luglio 2005 - Grand Prix de France

Dopo l'imprevedibile gara di Indianapolis e i suoi effetti, il ritorno in Europa ha riportato a una sorta di normalità l'ambiente della F1 insieme a valori tecnici visti nelle gare precedenti. La vittoria è andata a Fernando Alonso sulla Renault che ha dominato la gara così come aveva fatto più volte all'inizio di stagione, qualificandosi in pole-position per poi costruire già nella prima parte di gara un ampio margine di vantaggio. Dietro di lui Kimi Räikkönen su McLaren che invece ha dovuto risalire il gruppo dal 13° posto in quanto penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza avendo cambiato il suo motore rotto al venerdì.

Dietro di loro la Ferrari di Michael Schumacher tornata (forse tardivamente) a buoni livelli di competitività sia in gara che in prova probabilmente anche grazie ai pneumatici Bridgestone che hanno recuperato dopo i problemi sofferti dai rivali Michelin negli Stati Uniti, e Jenson Button che ha colto i primi punti dell'anno per la BAR. La McLaren di Juan Pablo Montoya si è ritirata per un guasto all'impianto idraulico quando era terzo, mentre la seconda Renault di Giancarlo Fisichella è stata penalizzata da problemi durante entrambi i pit-stop.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  3. Michael Schumacher (Ferrari)
  4. Jenson Button (BAR-Honda)
  5. Jarno Trulli (Toyota)
  6. Giancarlo Fisichella (Renault)
  7. Ralf Schumacher (Toyota)
  8. Jacques Villeneuve (Sauber-Petronas)

[modifica] Gran Premio di Gran Bretagna

Silverstone - 10 luglio 2005 - Foster's British Grand Prix

In una gara con ben 19 vetture al traguardo su 20 partite (unico ritiro quello di Karthikeyan), si è visto con chiarezza lo stato della competitività a metà stagione: la lotta per la vittoria è stata ristretta alle Renault e alle McLaren, ma ancora una volta la lotta tra il capoclassifica Fernando Alonso su Renault e l'inseguitore Kimi Räikkönen su McLaren non è potuta andare in scena a causa di una rottura al motore Mercedes del pilota finlandese che è stato così penalizzato di dieci posizioni sulla griglia di partenza.

Alonso è partito dalla pole-position ma la vittoria, la prima da quando corre per la McLaren, è andata a Juan Pablo Montoya, scattato prontamente in testa dalla seconda fila che hai poi controllato il resto della gara attraverso le diverse strategie di pit-stop quando Alonso sperava di riuscire a superarlo. Räikkönen è invece risalito sino al terzo posto, complice anche un errore ai box per Giancarlo Fisichella sulla seconda Renault.

Jenson Button, partito in prima fila con la BAR, ha preso un quinto posto che conferma un ritorno a prestazioni accettabili, davanti alle Ferrari e alle Toyota.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  2. Fernando Alonso (Renault)
  3. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  4. Giancarlo Fisichella (Renault)
  5. Jenson Button (BAR-Honda)
  6. Michael Schumacher (Ferrari)
  7. Rubens Barrichello (Ferrari)
  8. Ralf Schumacher (Toyota)

[modifica] Gran Premio di Germania

Hockenheimring - 24 luglio 2005 - Großer Mobil 1 Preis von Deutschland

In una giornata che sembrava destinata a una vittoria trionfale, Kimi Räikkönen e la McLaren lasciano probabilmente le speranze di vittoria nel campionato a causa dell'ennesimo ritiro per motivi tecnici mentre erano in testa dopo essere partiti dalla pole position. Come sempre, questo ha favorito la vittoria di Fernando Alonso su Renault, secondo per la gran parte della gara a breve distanza da Räikkönen. Juan Pablo Montoya con la seconda McLaren è arrivato 2° dopo essere partito dall'ultima posizione in griglia, a causa di un errore all'ultima curva del giro di qualificazione mentre stava probabilmente conquistando la prima fila.

Dietro di loro Jenson Button con la BAR, mentre Giancarlo Fisichella con la seconda Renault è arrivato 4° dopo essere rimasto a lungo bloccato nelle retrovie a causa di una partenza non felice e del coinvolgimento in un contatto durante il primo giro che aveva danneggiato i suoi freni posteriori.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  3. Jenson Button (BAR-Honda)
  4. Giancarlo Fisichella (Renault)
  5. Michael Schumacher (Ferrari)
  6. Ralf Schumacher (Toyota)
  7. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)
  8. Felipe Massa (Sauber-Petronas)

[modifica] Gran Premio d'Ungheria

Hungaroring - 31 luglio 2005 - Marlboro Magyar Nagydíj

Una gara che sulla carta doveva essere favorevole alle Renault si risolve invece nella prima vera sconfitta dell'anno per la squadra anglo-francese, mai competitiva tra prove e gara mentre le McLaren si trovano a proprio agio. Chi invece ritorna ai vertici è la Ferrari di Michael Schumacher (ma quasi fuori dalla lotta per il titolo piloti) che grazie anche a un ridotto carico di benzina indice di una strategia a tre soste conquista finalmente la prima pole position della stagione.

Data la tortuosità del circuito che rende estremamente difficili i sorpassi, la gara è stata tutta giocata in chiave tattica, a partire dalle scelte di Kimi Räikkönen con la McLaren che, costretto ad essere il primo partente nelle prove di qualificazione sceglie un carico di benzina ridottissimo che gli consente di qualificarsi quarto. Alla partenza Schumacher riesce a mantenere la testa seguito da Juan Pablo Montoya e Räikkönen con le McLaren; dietro di loro invece Fernando Alonso danneggia l'ala anteriore della sua Renault durante un contatto e in pratica continua solo per onore di firma (giungerà 11° e doppiato).

Schumacher continua in testa con Räikkönen a breve distanza, entrambi seguendo una strategia a tre soste, con Montoya invece su due soste che li sopravanza entrambi a metà gara, prima di ritirarsi a causa di un guasto al cambio. Al secondo dei tre pit stop programmati Räikkönen supera Schumacher e da quel punto deve solo controllare il resto della gara per andare a vincere davanti alla Ferrari e alle due Toyota. Finalmente qualche punto anche per Takuma Sato e per le Williams in difficoltà da diverse gare.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Michael Schumacher (Ferrari)
  3. Ralf Schumacher (Toyota)
  4. Jarno Trulli (Toyota)
  5. Jenson Button (BAR-Honda)
  6. Nick Heidfeld (Williams-BMW)
  7. Mark Webber (Williams-BMW)
  8. Takuma Sato (BAR-Honda)

[modifica] Gran Premio di Turchia

Istanbul - 21 agosto 2005 - Gran Premio di Turchia

Dopo la pausa estiva di tre settimane, un'altra combinazione pole position e vittoria per Kimi Räikkönen su McLaren, la vettura senz'altro più veloce in questa parte della stagione in la battaglia è concentrata tra le McLaren e le Renault. Sulla griglia di partenza il pilota finlandese è infatti seguito dalle due Renault di Giancarlo Fisichella e Fernando Alonso e dal compagno di squadra Juan Pablo Montoya: in partenza Fisichella supera Räikkönen che però si riprende la posizione durante il primo giro mentre Fisichella lascia sfilare anche Alonso.

Da quel momento la McLaren procede con un passo inarrivabile sugli avversari pur essendo su una strategia di due soste, e ai box anche Montoya supera le Renault. L'unica emozione al penultimo giro: Montoya viene tamponato da Tiago Monteiro subito dopo averlo doppiato e va in testacoda. Riesce a inizialmente a mantenere la posizione, ma pressato da Alonso va largo alla curva n° 8 e deve cedere la seconda posizione allo spagnolo. Malissimo entrambe le Ferrari.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Fernando Alonso (Renault)
  3. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  4. Giancarlo Fisichella (Renault)
  5. Jenson Button (BAR-Honda)
  6. Jarno Trulli (Toyota)
  7. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)
  8. Christian Klien (Red Bull-Cosworth)

[modifica] Gran Premio d'Italia

Monza - 4 settembre 2005 - Gran Premio d'Italia

La gara di Monza segna in pratica la fine della battaglia per il campionato piloti: pur essendo la McLaren la vettura di gran lunga più veloce, Kimi Räikkönen viene di nuovo penalizzato dalla scarsa affidabilità e non riesce a cogliere il massimo risultato in una pista a lui favorevole. Un guasto al motore Mercedes durante le prove libere ha fatto sì infatti che ne fosse necessaria la sostituzione causando una penalizzazione di dieci posizioni in griglia, e la pole position conquistata in pista si è trasformata in un 11° posto alla partenza.

La possibile rimonta del pilota finlandese, partito con una tattica ad una sola sosta a differenza delle due soste standard, viene resa vana dal traffico incontrato durante i primi giri e soprattutto da un problema ad un pneumatico che lo costringe ad una sosta aggiuntiva per la sostituzione.

La vittoria va quindi al compagno di squadra Juan Pablo Montoya partito dalla pole che ha guidato la gara per tutta la sua durata ma che negli ultimi giri ha dovuto combattere con un pneumatico difettoso non dissimile da quello di Räikkönen. Ma il vero vincitore è Fernando Alonso su Renault che con il 2° posto mette una serissima ipoteca sul titolo.

Dietro di loro la seconda Renault di Giancarlo Fisichella, Räikkönen, e le solide Toyota grazie a una corsa regolare. Pessimo risultato per le Ferrari entrambe fuori dai punti, mentre coglie un inaspettato 7° posto Antonio Pizzonia che sostituiva Nick Heidfeld sulla Williams.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  2. Fernando Alonso (Renault)
  3. Giancarlo Fisichella (Renault)
  4. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  5. Jarno Trulli (Toyota)
  6. Ralf Schumacher (Toyota)
  7. Antonio Pizzonia (Williams-BMW)
  8. Jenson Button (BAR-Honda)

[modifica] Gran Premio del Belgio

Spa-Francorchamps - 11 settembre 2005 - Gran Premio del Belgio

Al mattino la pioggia allaga la pista e quindi si comincia con gomme intermedie. Le McLaren di Juan Pablo Montoya e Kimi Räikkönen scattano bene davanti a Jarno Trulli, Fernando Alonso e Michael Schumacher.

Momento culminante è il decimo giro: Giancarlo Fisichella entra forse troppo veloce alla Eau Rouge e in uscita perde il controllo della sua Renault: botto violento sulle barriere ma per fortuna nessun guaio fisico. Entra la Safety car e tutti ne approfittano per il rifornimento.

Qualcuno come Mark Webber e lo stesso Schumacher ha provato le gomme da asciutto, ma la scelta si rivela errata. Il tedesco rientra subito dopo per cambiare di nuovo i pneumatici, ma dopo la ripartenza al 13° giro la sua gara la chiude Takuma Sato, tamponandolo.

Chi ha tratto giovamento dall'incidente di Fisichella è Ralf Schumacher, che essendosi fermato un giro prima si ritrova in seconda posizione, dietro alla McLaren di Montoya. Ma al 24° giro il tedesco inspiegabilmente prova le gomme da asciutto. Inspiegabilmente perché in quel momento del Gran Premio i piloti girano sull'1'57", non certo tempi da asciutto. Come risultato la sua Toyota va fuoripista appena uscita dai box.

Nel finale Montoya e Räikkönen si "scambiano" la posizione dopo i rispettivi pit-stop, Alonso controlla tutto senza forzare, contento del suo terzo posto, che diventa il secondo a quattro tornate dalla fine quando, Montoya e Antonio Pizzonia si toccano finendo fuori. Completa il podio la BAR di Jenson Button, davanti alla Williams di Mark Webber e alla Ferrari di Rubens Barrichello. Amaro ritiro causa incidente per Jarno Trulli.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Fernando Alonso (Renault)
  3. Jenson Button (BAR-Honda)
  4. Mark Webber (Williams-BMW)
  5. Rubens Barrichello (Ferrari)
  6. Jacques Villeneuve (Sauber-Petronas)
  7. Ralf Schumacher (Toyota)
  8. Tiago Monteiro (Jordan-Toyota)

[modifica] Gran Premio del Brasile

Interlagos - 25 settembre 2005 - Gran Premio del Brasile

La gara brasiliana consacra Fernando Alonso come il più giovane campione del mondo della storia della Formula 1, in una corsa che ha ripetuto il copione di molte delle gare recenti. La McLaren si è confermata la vettura più veloce della griglia, riuscendo per la prima volta nella stagione a realizzare una "doppietta", ma ad Alonso bastava un podio per conquistare il titolo, e così è stato.

Lo stesso Alonso parte in pole position anche grazie a un carico minore di benzina e a un errore di Kimi Räikkönen durante le prove. In ogni caso è Juan Pablo Montoya sulla McLaren che dalla seconda posizione prende il comando nei primi giri, seguito da Räikkönen e che riesce a mantenere un po' di vantaggio sul compagno di squadra per tutta la gara cedendo la prima posizione solo per i due pit stop. La pista è umida per un temporale notturno, e cade anche un po' di pioggerellina poco dopo la metà della corsa ma la pista non si trasforma in bagnata e le posizioni restano consolidate fino alla fine della gara. Nelle posizioni successive, una buona ma tardiva prestazione della Ferrari con Michael Schumacher 4° e Rubens Barrichello 6° ad affiancare Giancarlo Fisichella 5° con la seconda Renault.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Juan Pablo Montoya (McLaren-Mercedes)
  2. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  3. Fernando Alonso (Renault)
  4. Michael Schumacher (Ferrari)
  5. Giancarlo Fisichella (Renault)
  6. Rubens Barrichello (Ferrari)
  7. Jenson Button (BAR-Honda)
  8. Ralf Schumacher (Toyota)

[modifica] Gran Premio del Giappone

Suzuka - 9 ottobre 2005 - Gran Premio del Giappone

La gara viene fortemente condizionata da uno scroscio di pioggia caduto proprio durante le prove di qualificazione, cosicché alcuni dei maggiori protagonisti (Fernando Alonso su Renault, Kimi Räikkönen e Juan Pablo Montoya su McLaren) si ritrovano a partire dal fondo della griglia. La pole position viene conquistata da Ralf Schumacher su Toyota, mentre evita la pioggia e conquista il 3° posto l'altra Renault di Giancarlo Fisichella.

Dopo la partenza va subito fuori gara Montoya per un contatto con Jacques Villeneuve, e alla ripartenza dopo la safety car Ralf Schumacher si trova in testa davanti a Fisichella ma è su una strategia a tre soste e così scivola via via indietro con l'avanzare della gara (terminerà 8°), mentre Fisichella mantiene il comando. L'interesse si sposta alla rimonta di Alonso e Räikkönen che risalgono lo schieramento grazie a vetture superiori pur venendo molto spesso "bloccati" da concorrenti difficili da superare; in particolare entrambi i due principali contendenti del mondiale 2005 si trovano a dover superare (anche più di una volta) l'esperto campione uscente Michael Schumacher. Nel frattempo Jarno Trulli viene messo fuori gara da Takuma Sato in seguito all'ennesima manovra poco ponderata che porterà all'esclusione del pilota giapponese dall'ordine d'arrivo.

Le differenti strategie riguardo i rifornimenti portano a vari cambi di posizione da cui emergono Räikkönen dietro a Fisichella e davanti a Mark Webber su Williams, Alonso e a Jenson Button su BAR. Alonso riesce a superare Webber per il 3° posto mentre la rimonta di Räikkönen si conclude con un aggressivo sorpasso al penultimo giro su Fisichella che lo riporta sul gradino più alto del podio dopo essere partito 17°.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  2. Giancarlo Fisichella (Renault)
  3. Fernando Alonso (Renault)
  4. Mark Webber (Williams-BMW)
  5. Jenson Button (BAR-Honda)
  6. David Coulthard (Red Bull-Cosworth)
  7. Michael Schumacher (Ferrari)
  8. Ralf Schumacher (Toyota)

[modifica] Gran Premio di Cina

Shanghai - 16 ottobre 2005 - Sinopec Chinese Grand Prix

La Renault diventa campione del mondo costruttori grazie alla vittoria di Alonso nel GP della Cina. Una vittoria ottenuta davanti a Kimi Räikkönen e alla McLaren. Terzo posto per la Toyota di Ralf Schumacher. Nella gara decisiva per la vittoria nei costruttori il team di Flavio Briatore ha rischiato assetto e configurazione per tirare fuori velocità e prestazioni. Risultato? Prima fila con due piloti e gara di Shanghai gestita alla perfezione e senza rotture. Oggi l'unico ostacolo per Alonso è stato l'ingresso della Safety car in un paio di occasioni: prima per un detrito in pista che ha frenato Montoya (poi costretto al ritiro), poi per un incidente alla Jordan di Karthikeyan (ci sono voluti 6 giri per rimuovere la vettura, i cinesi mancano ancora di un po' di organizzazione). Sfortunato Giancarlo Fisichella, oggi quarto perché penalizzato con un drive trough per aver rallentato Raikkonen all'ingresso dell'ultimo pit-stop. A punti anche Klien, Massa, Webber e Button. Finale inglorioso per la Ferrari, in particolare per Michael Schumacher. Schumi è uscito per un banale testacoda a metà gara (in regime di safety car) girandosi da solo e ritirandosi. Non meglio è andata a Rubens Barrichello che ha chiuso in dodicesima posizione.

[modifica] Ordine d'arrivo

  1. Fernando Alonso (Renault)
  2. Kimi Räikkönen (McLaren-Mercedes)
  3. Ralf Schumacher (Toyota)
  4. Giancarlo Fisichella (Renault)
  5. Christian Klien (Red Bull-Cosworth)
  6. Felipe Massa (Sauber-Petronas)
  7. Mark Webber (Williams-BMW)
  8. Jenson Button (BAR-Honda)

[modifica] Classifiche

[modifica] Classifica piloti

Fernando Alonso su Renault
Ingrandisci
Fernando Alonso su Renault
  1. Fernando Alonso Spagna 133 pt.
  2. Kimi Räikkönen Finlandia 112 pt.
  3. Michael Schumacher Germania 62 pt.
  4. Juan Pablo Montoya Colombia 60 pt.
  5. Giancarlo Fisichella Italia 58 pt.
  6. Ralf Schumacher Germania 45 pt.
  7. Jarno Trulli Italia 43 pt.
  8. Rubens Barrichello Brasile 38 pt.
  9. Jenson Button 37 pt.
  10. Mark Webber Australia 36 pt.
  11. Nick Heidfeld Germania 28 pt.
  12. David Coulthard Scozia 24 pt.
  13. Felipe Massa Brasile 11 pt.
  14. Jacques Villeneuve Canada 9 pt.
  15. Christian Klien Austria 9 pt.
  16. Tiago Monteiro Portogallo 7 pt.
  17. Alexander Wurz Austria 6 pt.
  18. Narain Karthikeyan India 5 pt.
  19. Christijan Albers Paesi Bassi 4 pt.
  20. Pedro de la Rosa Spagna 4 pt.
  21. Patrick Friesacher Austria 3 pt.
  22. Antonio Pizzonia Brasile 2 pt.
  23. Takuma Sato Giappone 1 pt.
  24. Vitantonio Liuzzi Italia 1 pt.

[modifica] Classifica costruttori

  1. Renault 191 pt.
  2. McLaren-Mercedes 182 pt.
  3. Ferrari 100 pt.
  4. Toyota 88 pt.
  5. Williams-BMW 66 pt.
  6. BAR-Honda 38 pt.
  7. Red Bull-Cosworth 34 pt.
  8. Sauber-Petronas 20 pt.
  9. Jordan-Toyota 12 pt.
  10. Minardi-Cosworth 7 pt.
Sport
Progetto:Sport | Portale:Sport | Categoria:Sport | Sport di squadra | Sport individuali | Formula 1

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