Noicattaro
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Noicattaro | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Puglia | ||
Provincia: | Bari | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 41 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 577 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Bari, Capurso, Casamassima, Cellamare, Mola di Bari, Rutigliano, Triggiano | ||
CAP: | 70016 | ||
Pref. tel: | 080 | ||
Codice ISTAT: | 072032 | ||
Codice catasto: | F923 | ||
Nome abitanti: | nojani | ||
Santo patrono: | Madonna del Carmine | ||
Giorno festivo: | 16 luglio | ||
Sito istituzionale |
Noicattaro è un comune di 23.676 abitanti della provincia di Bari, centro di produzione e commercializzazione dell'uva da tavola.
[modifica] Cenni storici
Il paese nasce tra l'XI e il XII secolo come piccolo villaggio ("Locus Noa") cinto da mura e protetto da una torre feudale e da una chiesa, attorno alla quale si disponevano le abitazioni. È possibile rintracciare testimonianze riguardo il primo Signore di Noa, Goffredo di Conversano, nipote di Roberto il Guiscardo, seguito nel 1187 da Cornelio de Vulcano (primo conte di Noa) nominato da Federico II. Nei secoli andò consolidandosi l'atto di penitenza e della flagellazione per l'espiazione dei propri peccati, elementi questi tuttora vivi nei riti della settimana Santa. Il paese cambiò nome (23 ottobre 1862) da Noja (l'antico Noa) in Noiacattaro, in segno di rinnovamento dopo l'Unità d'Italia.
Sito di storia locale (interessanti le publicazioni disponibili on line)
[modifica] Monumenti
Noicattaro vanta la presenza di numerose chiese, come la Chiesa S. Maria della Pace (la più importante del paese oltre che la più antica), costruita tra il XIII e il XIV secolo in stile romanico pugliese; segue a ruota la Chiesa Madonna del Carmine in onore della patrona del paese, costruita nel 1587 e terminata nel 1636, e la Chiesa della Madonna della Lama, nota per esser sede del convento Agostiniano e fulcro dei riti della Settimana Santa; degne di nota, la Chiesa della Madonna del Rito e la chiesa della Madonna dell'Incoronata, situate fuori dal paese.
Merita una citazione il palazzo ducale, di cui resta il portale principale sito in piazza Umberto I e qualche traccia dei giardini pensili che un tempo l'adornavano. La leggenda popolare narra di un sottopassaggio fatto di cunicoli usato da Goffredo di Conversano per raggiungere tempestivamente il paese omonimo.
Conservano tracce dell'antica bellezza alcuni palazzi del centro storico: Palazzo Antonelli, Palazzo Capruzzi e Palazzo Positano-Macario.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
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