Lavochkin LaGG-3
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Lavochkin LaGG-3 | |
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Il Lavochkin LaGG-3 |
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Descrizione | |
Ruolo | Aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Primo volo | marzo 1940 |
Entrata in servizio | 1941 |
Costruttore | Lavochkin |
Esemplari costruiti | 6.528 |
Dimensioni | |
Lunghezza | 9,8 m. |
Apertura alare | 9,8 m. |
Altezza | 2,69 m. |
Superficie alare | 17,5m² |
Pesi | |
A vuoto | |
Massimo al decollo | 3.190 kg |
Propulsione | |
Motore | Motore in linea a 12 cilindri a V Klimov M-105 |
Potenza | 1.050 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 590 km/h circa |
Autonomia | 700 km |
Tangenza | 11.000 m. |
Armamento | |
Mitragliatrici | 2 da 7,62 mm |
Cannoni | 1 SchVAK da 20 mm. |
Altro | 8 razzi RS-82 o 200 kg bombe |
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Progetto:Aviazione |
Il Lavotchkin Gorbunov e Goudkov LaGG-3 era un aereo da caccia monoplano in servizio con la V-VS, l'aeronautica militare sovietica, nel 1940. Fu il primo prodotto dell'ufficio progettazioni di Semen Lavochkin.
L'esigenza di disporre di caccia monomotore di nuova generazione spinse le autorità sovietiche ad emettere le specifiche per i propri uffici di progettazione aeronautica (OKB) relative a monoposto capaci di velocità dell'ordine dei 600 km/h e propulsi da motori in linea dell'ordine dei 1.000 CV. La potenza dei motori non era diversa da quella dei radiali della precedente generazione di caccia, quali l'I-16, ma grazie all'aerodinamica molto più favorita dalla configurazione della snella fusoliera, e del muso in particolare, le prestazioni ottenibili erano, almeno in termini di velocità orizzontale e di picchiata, molto superiori. I vari OKB MiG, Yakovlev e Lavochkin ottennero di portare i propri progetti allo stadio di produzione in serie. Tutti adottavano nella costruzione il legno, ma il LaGG-1 era addirittura progettato totalmente ligneo, eccetto le componenti che potevano essere costruite solo in metallo. Certamente questo fatto lo rendeva economico e bisognoso di pochissime materie prime strategiche. Ma forse anche per questo, quando il prototipo andò in volo nel marzo 1939, i piloti lo trovarono troppo lento in salita e pesante ai comandi. Ne raccomandarono vari cambiamenti, anche perché nel frattempo la "liason dangereuse" tra URSS e Germania hitleriana aveva consentito di accedere a vari dei migliori aeroplani tedeschi, constatando quanto fossero più moderni nella struttura e semplici nel funzionamento, a cominciare dal Messerschmitt Bf 109. La tentazione di riprodurre questo velivolo deve essere stata forte, ma i tecnici sovietici affermarono non senza torto che esso, benché fosse adeguato per le esigenze del momento, non poteva rappresentare la migliore risposta per gli anni a venire. Tra le macchine che vennero urgentemente richieste c'era anche il LaGG-1, ma sebbene fosse addirittura più veloce del caccia tedesco (in realtà lo erano tutti i nuovi velivoli sovietici), i difetti erano numerosi e la tecnologia usata, ad esclusione dell'armamento, assai "rozza". Il compatto monoplano russo, dall'aspetto aggressivo e moderno, venne tuttavia trovato suscettibile e bisognoso di miglioramenti tecnici e operativi. Il modello messo in produzione venne denominato LaGG-3 , meno veloce (circa 575-590 km/h contro i 605 originari) ma assai migliorato in tutti gli aspetti in cui vi fu tempo e modo di operare. Il caccia era il meno brillante del trio della nuova generazione sovietica.
[modifica] Tecnica
La sua costruzione era lignea e le misure molto compatte. Il dorso della fusoliera era rialzato, senza molte possibilità per la visione posteriore, che comunque non era certamente peggiore della maggior parte dei suoi contemporanei. I piani di coda erano tozzi e di forma assai semplice, le ali erano di pianta rettangolare, ma talmente rastremate alle estremità da sembrare quasi romboidali-triangolari. Il carrello d'atterraggio era a larga carreggiata, l'armamento era concentrato nella fusoliera e comprendeva un paio delle ottime ShKAS e l'eccellente ShKVAK da 20mm, tutti sistemati nel muso. Sotto le ali era possibile portare bombe da 50 chili oppure razzi RS-82 da 24 chili, in un massimo di ben 8 esemplari. Erano potenti armi sia nel ruolo aria-superficie che aria-aria, e se non fossero stati impiegati da piloti per lo più molto inesperti sarebbero stati certamente più efficaci di quanto non furono. Il motore era un Klimov M-105 da 1.100 CV, collegato ad un'elica tripala metallica a giri costanti, che consentiva di sfruttarne al meglio la potenza.
[modifica] L'impiego
Il caccia era in linea da pochi mesi nel 1941, circa 300 aerei che più o meno uguagliavano il numero dello Yakovlev Yak-1, ben più maneggevole ed efficace. Il LaGG venne subito usato in coraggiose azioni contro ogni tipo di bersaglio. Venne ricordato specialmente sul fronte finlandese, dove ebbe spesso al posto del carrello erano montati degli sci (sebbene questa modifica non lo aiutasse nelle prestazioni di volo), che però rendevano le operazioni impossibili in condizioni meteo veramente avverse. I LaGG si batterono con una discreta efficacia bellica, ma i Bf 109 tedeschi usualmente li surclassavano senza troppi problemi. L'aereo aveva una pesantezza generale e non perdonava chi lo avesse pilotato con troppa disinvoltura, stringendo le virate al punto che cadeva in vite con facilità senza potersi riprendere. Il LaGG venne assegnato sempre di più alle missioni di attacco al suolo sia da solo che con gli aerei specializzati in questo ruolo, che ne erano quindi anche scortati. Dopo circa un anno di guerra, l'aereo era tuttavia superato sia dall'avversario che da altri modelli connazionali, finendo per uscire dalla produzione dopo ben 6.500 esemplari prodotti in una situazione davvero disperata per l'Unione Sovietica. Il volume di produzione non era un problema per i robusti ed essenziali aerei sovietici.
Non c'e' dubbio che, se non altro nell'attacco al suolo, questo velivolo approfittava della sua robustezza, ma gli aerei di nuova generazione, come i Lavochkin La-5, non fecero certo rimpiangere i Lavocha di prima generazione.