Pieve del Cairo
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Pieve del Cairo | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Pavia | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 80 m s.l.m. | ||
Superficie: | 25 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 87 ab./km² | ||
Frazioni: | Cascina Provvidenza, Cascine Nuove, Gallia | ||
Comuni contigui: | Ferrera Erbognone, Galliavola, Gambarana, Isola Sant'Antonio (AL), Mede, Mezzana Bigli, Villa Biscossi | ||
CAP: | 27037 | ||
Pref. tel: | 0384 | ||
Codice ISTAT: | 018113 | ||
Codice catasto: | G639 | ||
Nome abitanti: | pievesi | ||
Giorno festivo: | Seconda domenica di settembre. | ||
Pieve del Cairo è un comune della provincia di Pavia, nella bassa Lomellina, sulla sinistra del Po. È sostanzialmente unito all'antico centro di Cairo Lomellino.
Indice |
[modifica] Storia
Insediamento gallo-romano, Cairo, fu sede di un'importante basilica cristiane, donde il nome di Plebe Cairi. Possedimento dei Conti Palatini di Lomello, fu distrutto dal Barbarossa, che nel 1164 assegnò il territorio a Pavia. Nel 1250 appare citato, nell'elenco delle terre pavesi, come Cayre Vegium, mentre Cayre Iuvene era il vicino Cairo. Nel XIV secolo divenne feudo dei Beccaria, un ramo dei quali prese dal luogo il nome di Beccaria della Pieve. Il castello di Pieve fu nuovamente assediato e distrutto, da Facino Cane, nel 1404. I Beccaria di Pieve si estinsero nel 1590 con il conte Aureliano, e nel 1597 il feudo fu acquistato da Lorenzo Isimbardi, signore di Cairo, che fu nominato Marchese di Pieve del Cairo. La famiglia Isimbardi rimase feudataria del luogo fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Peraltro, se il feudo di Pieve era passato agli Isimbardi (che continuarono a risiedere a Cairo), i beni e il castello furono ereditati dai padri Barnabiti di Milano.
Nel 1512, gli abitanti di Pieve del Cairo, liberarono il cardinale Giovanni de' Medici, legato pontificio di Papa Giulio II presso l'esercito della Lega Santa, catturato dai francesi nella battaglia di Ravenna e detenuto nel castello locale. Per ringraziare la comunità, una volta salito al soglio pontificio con il nome di Leone X, Giuliano de' Medici concesse due giubilei annui (la prima domenica di giugno e l'8 settembre).
Nel 1818 fu unito a Pieve del Cairo il soppresso comune di Gallia, e nel 1890 anche il comune di Cairo Lomellino.
- Gallia, certamente di origine romana (formava una coppia toponimica con la vicina Galliavola, evidentemente diminutivo di Gallia), appartenne alla contea di Lomello, e nel 1219 è confermato ai conti palatini. Successivamente seguì le sorti di Pieve del Cairo, appartenendo feudalmente ai Beccaria e dal 1597 agli Isimbardi. In epoca napoleonica fu dapprima unito a Galliavola, e successivamente fu definitivamente aggregato a Pieve del Cairo.
- Cairo Lomellino appare nel XII secolo come Castrum Carii; nel 1164, come la maggior parte della Lomellina occidentale, fu sottoposto alla giurisdizione di Pavia da Federico I. Nell'ambito del dominio pavese, fu sede di podesteria. Era signoria dei conti Palatini di Lomello, del ramo di Sparvara, e successivamente dei Torti; ma per matrimonio dell'erede di Torberto Torti, Franceschina, con Lorenzo Isimbardi di Pavia (circa metà del XV secolo), passò a questa famiglia, che ne rimase feudataria fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Nel 1863 il comune prese il nome di Cairo Lomellino, ma nel 1890 fu soppresso e unito a Pieve del Cairo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Altro
Il paese possiede un imponente arco trionfale, costruito dal marchese Isimbardi in onore del passaggio di Margherita d'Austria, diretta in Spagna per sposare Filippo III.
La chiesa di S. Maria della Consolazione, costruita nel 1518, è a tré navate, senza transetti. Di linee settecentesche è la sagrestia nuova. In essa si conserva una grande tela in cui è raffigurato Leone X mentre esibisce la bolla dei giubileo perpetuo.
Il castello (ora di proprietà di privati) è uno dei più grandi nella zona pavese, con pianta quadrangolare.
Di notevole rilievo è il Palazzo Isimbardi (anch'esso di proprietà di privati) situato nella zona di Cairo, che all'interno presenta un salone completamente affrescato (si dice da allievi della scuola del Vasari) in cui sono raffigurate le varie fasi della battaglia per la liberazione del futuro papa Leone X.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Luigi Rossanigo dal 05/04/2005
Centralino del comune: 0384 87107
Email del comune: disponibile non disponibile