Scaldasole
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Scaldasole | |||
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Immagine:Scaldasole-Stemma.png | |||
Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Pavia | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | m s.l.m. | ||
Superficie: | 11 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 80 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Dorno, Ferrera Erbognone, Sannazzaro de' Burgondi, Valeggio | ||
CAP: | 27020 | ||
Pref. tel: | 0382 | ||
Codice ISTAT: | 018147 | ||
Codice catasto: | |||
Scaldasole è un comune di 885 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nella Lomellina meridionale, nella pianura tra il Terdoppio e l'Erbognone, affluente dell'Agogna. Nel paese si trova un imponente castello medioevale (vedi il sito).
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Luigi Andrea Rabeschi dal 14/06/2004
Centralino del comune: 0382 997454
Email del comune: non disponibile
[modifica] Storia
Il toponimo Scaldasole, che si trova anche in altri luoghi in Lombardia, deriva probabilmente dalla voce longobarda sculdascio indicante un giudice locale: se è corretta questa ipotesi, Scaldasole doveva essere già un centro di qualche importanza in epoca longobarda (secoli XVI - XVII). La prima citazione risale al X secolo; appartenne probabilmente alla Contea di Lomello, dipendente dai Conti Palatini. Nel 1250 è incluso nell'elenco delle terre del dominio pavese, nell'ambito della Lomellina. Nel XIV secolo il paese era sotto la signoria dei Campeggi di Pavia, che nel 1334 lo subinfeudarono ai Folperti, anch'essi di Pavia. Il feudo rimarrà in seguito ai Folperti, salvo alcuni anni (1436-1451) in cui ne sono investiti gli Avalos. Nel 1456 però Stefano Folperti lo vendette a Francesco III Pico della Mirandola, che risiedette nel castello e vi morì nel 1461. Gli sopravvisse la figlia Taddea, Signora di Scaldasole, sposa di Giacomo I Malaspina, Marchese di Massa. Ciò diede l'occasione per il potente Malaspina di acquistare anche il vicino vasto feudo di Sannazzaro de' Burgondi, di cui avrà in seguito la signoria una linea dei Malaspina che ne prenderà il nome. Invece Scaldasole, primo feudo malaspiniano in Lomellina, sarà ceduto nel 1577 da Giulio Cesare Malaspina, discendente di Giacomo I, a Rinaldo Tettoni, che pochi anni dopo lo rivendette al cardinal Tolomeo Gallio, nella cui famiglia (Gallio duchi di Alvito, con titolo di Marchesi dal 1613) rimase fino all'abolizione dei feudi (1797). Scaldasole, con tutta la Lomellina, nel 1713 fu incluso nei domini di casa Savoia, e nel 1859 entrò a far parte della provincia di Pavia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti