Mede

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Mede

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Immagine:Mede-Stemma.png

Latitudine: 45° 6′ 0′′ N
Longitudine: 8° 44′ 0′′ E

93 m s.l.m.

33 km²

6.993

31-12-04

Densità:

210 ab./km²

Frazioni:

Goido, Parzano, Tortorolo

Comuni contigui:

Frascarolo, Gambarana, Lomello, Pieve del Cairo, Sartirana Lomellina, Semiana, Torre Beretti e Castellaro, Villa Biscossi

CAP:

27035

Pref. tel:

0384

Codice ISTAT:

018088

Codice catasto:

Nome abitanti:

Santo patrono:

Giorno festivo:

Mede è un comune di 6.926 abitanti della provincia di Pavia. Si trova nella Lomellina sudoccidentale, nella pianura tra il Po, l'Agogna e il Sesia.

[modifica] Storia

Era un importante centro economico in epoca romana; il Museo Civico di Novara ne raccoglie alcuni reperti archeologici.

Nell'alto medioevo fece parte del Comitato di Lomello; nel 1157 venne confermato da Federico I, ai Conti Palatini di Lomello, che peraltro erano stati sottomessi da Pavia, cui lo stesso imperatore assegnò ufficialmente la supremazia della Lomellina nel 1164. Tra i numerosi rami in cui si erano divisi i Conti palatini, uno dei più importanti fu quello dei Conti di Mede; a loro volta si divisero in moltissimi rami, ma ebbero la saggezza di mantenersi tra loro solidali, con patti che escludevano la vendita di quote feudali a famiglie estranee alla parentela; in tal modo ebbero sempre la conferma del feudo di Mede, dagli Imperatori e dai duchi di Milano (cui Mede appartenne fino al 1535), dagli Spagnoli (1535-1706), e dai Savoia (Mede venne conquistato nel 1706 da Eugenio di Savoia per conto degli austriaci. L'Austria lo consegnò nel 1707 ai Savoia, assieme a tutta la Lomellina). Attorno al 1500 le varie linee dei conti di Mede assunsero cognomi propri, derivati probabilmente dai loro capostipiti: Giovannoli, Enriotti, Biasoni, Alessandri, Guizzardi, Isnardi, Genselmi, Brizio, e inoltre Luneri, Biscossa e Zaccaria, entrati nella casata per matrimonio. Nel 1707, all'avvento dei Savoia, sono ancora confeudatari i Giovannoli, i Gorrani (che avevano acquistato delle quote nel 1652), gli Zaccaria, i Guizzardi e gli Isnardi.

In quest'epoca Mede fu sede della Congregazione della Lomellina.

Nel 1806 furono uniti al comune di Mede i soppressi comuni di Tortorolo, Parzano, mentre in precedenza lo era stata la Cascina Ragnera. Nel 1928 fu aggregato a Mede il comune di Goido.

Ragnera è nota fin dal 1250, nell'elenco delle terre pavesi, come Turris Raynerii, torre del visconte Rainerio; nel 1707 ne è feudatario il sig. Corri di Milano; il comune viene soppresso nel 1759.
Parzano appare nell'elenco del 1250 come Purcanum; feudalmente seguì le sorti di Sartirana, appartenente dal 1522 agli Arborio di Gattinara.
Tortorolo, noto nell'elenco del 1250 come Turturolum, fece parte invece del feudo di Frascarolo e Castellaro de' Giorgi, passando dai Birago ai Varesini, di nuovo ai Birago, agli Arborio di Gattinara (1522) e ancora ai Varesini. Nel 1707 sembra non fosse più infeudato.
Goido, come suggerisce il nome, fu probabilmente un insediamento di Goti nell'alto medioevo. Nel 1250 appare come Goyve nell'elenco delle terre pavesi. Appartenne alla Contea di Mede, e fu feudo probabilmente dei Giovannoli, ramo dei Conti di Mede, da cui pervenne ai Gorrani di Milano. Il comune fu soppresso nel 1928.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Economia

Si tratta di un centro agricolo. La coltivazione principale è quella del riso. Sono presenti attività artigianali di oreficeria.

[modifica] Monumenti

Era presente un castello di cui rimane parte del maschio a pianta quadrata.

Vi è inoltre la Chiesa Parrocchiale, dedicata ai santi Marziano e Martino, la cui pianta risale al XIV secolo e che sorse su un precedente tempio pagano.

La Riseria Masinari è la più antica della Lomellina; venne costruita nel XVIII secolo da una congregazione di frati.

[modifica] Manifestazioni folcloristiche

La seconda domenica di settembre si tiene il Palio della Ciaramela che consiste in una sfilata in costume ed una sfida al gioco della lippa, in dialetto ciaramela.